Internet ci ha insegnato che con la giusta ostinazione è possibile correre con qualunque mezzo umanamente concepibile. E un trattorino tagliaerba ha quattro ruote ed un motore, motivo per cui rientra ancora tra le sfide più facili. Ed economiche, perché di questo si tratta: mettere in piedi gare divertenti senza spendere troppo tra mezzi, preparazione e materiali. In Inghilterra c’è anche una federazione, la British Lawn Mower Racing Association, fondata addirittura negli anni Settanta. Ci corse anche Stirling Moss, l’unico al mondo ad aver vinto sia con la Formula 1 che con il tagliaerba il GP di Gran Bretagna. Rimanendo nel mondo della Formula 1 poi, è rimasta celebre la prestazione di Kimi Raikkonen per uno speciale di Sky nel 2014, quando Iceman si mise a guidare un trattorino assieme ad alcuni giornalisti inglesi.
Ora, a vedere l’ultimo onboard pubblicato da Red Bull, viene da chiedersi come mai queste gare non vengano organizzate con costanza anche da noi in Italia. Sarà che non abbiamo la cultura del prato inglese, e di conseguenza dei trattorini, perché altrimenti funzionerebbe alla grande. Honda aveva anche costruito, qualche anno fa, un trattorino tagliaerba in grado di viaggiare a 240 Km/h grazie al motore derivato dalla CBR 1000 RR Fireblade.
Le regole della Red Bull Cut It sono semplici: mezzi che raggiungono i 70 Km/h e cinque diverse sfide su di un circuito che ricorda alla lontana una pista di enduro. Si parte dalle prove cronometrate per stabilire la griglia di partenza e poi si procede con diverse gare. Nella The Eliminator ogni due giri viene eliminato l’ultimo a tagliare il traguardo, come fosse un’americana. Nella gara a punti invece vengono assegnati i punteggi ogni due giri, per un totale di 10 passaggi, mentre nella Joker Lap Race permette di usare una scorciatoia ad ogni concorrente ma una volta soltanto in tutta la gara.