Bill Gates, uno degli uomini più ricchi al mondo. O anche Bill Gates, quello che ha donato in beneficienza 38 miliardi di dollari. Per qualcuno, ironicamente, è Bill Gates che ha scatenato una pandemia sull’umanità per poi iniettare un microchip per il 5G assieme al vaccino. Per noi però, è Bill Gates che ama le auto sportive, Porsche in primis.
A soli 24 anni, con i primi successi di Microsoft, il magnate di Seattle acquistò una Porsche 911 Turbo, due anni dopo essere stato arrestato per eccesso di velocità e guida senza patente. Non solo: negli Stati Uniti è stata introdotta una procedura, nota come ‘Legge Gates’, che permette di immatricolare auto importate dall’estero senza che siano ancora omologate, il tutto per far entrare una rarissima Porsche 959 (292 esemplari prodotti) nel garage di Bill.
In un’intervista a Matteo Persivale per Sette, Bill Gates racconta (anche) della sua passione per le auto, svelando che ad oggi guida ancora un gioiello di Zuffenhausen. “Ho una Porsche Taycan, fantastica, a livello di accelerazione è la Porsche migliore che abbia mai guidato. Vedere oggi motori elettrici così performanti per chi come me è cresciuto con la passione per i motori – che erano solo motori a scoppio – ha del miracoloso. Eppure le auto elettriche al momento sono il 2 per cento del mercato”.
Il futuro però, secondo il fondatore di Microsoft, non sarà necessariamente elettrico: “Sull’ambiente c’è l’interesse popolare, c’è un obiettivo (zero emissioni). Manca un piano. Prendiamo le emissioni delle auto: lì siamo tutti d’accordo. Ma la produzione di acciaio? Cemento? Delle batterie, e il loro smaltimento? E l’idrogeno? Ecco, arrivare a produrre e stoccare idrogeno a basso costo sarebbe una rivoluzione. Le automobili sono solo parte del problema, una parte piccola. La soluzione? Una parola sola: innovazione”.
Auto elettriche sì, ma non per sempre, o almeno non con le tecnologie di oggi. Perché, spiega Gates, le zero emissioni nell’automotive dovranno essere supportate da un modo diverso di produrre energia: “Al momento il futuro, almeno per l’auto, pare elettrico. La fusione nucleare potrebbe funzionare in futuro, in teoria, ma ci sarebbero quelli che definisco problemi di accettazione da parte del pubblico, con il nucleare va così. Ma attenzione: quando avremo sostituito gli idrocarburi per automobili e riscaldamenti e processi industriali, dovremo far crescere la capacità di produrre energia elettrica in modo economico. E pulito. Ma storicamente i sistemi idroelettrici non sono mai stati scalabili".