Non in molti la conoscono, eppure è una delle BMW stradali più potenti di sempre. Parliamo della E31 M8, una supercar rimasta allo stato di concept, una one-off tenuta nascosta da BMW dal 1991, quando fu allestita, fino al 2010, quando fu esposta all’interno del museo BMW.
Quando venne svelata, creò scompiglio tra gli appassionati del Marchio dell’Elica: perché mai BMW non l’ha prodotta? Eppure, aveva tutte le carte in regola per fare i grandi numeri: motore V12 da 6,0 litri, la bellezza di 640 CV e ben 300 Km/h di velocità di punta. Non stupisce che quello stesso motore fece da base per il propulsore da 6,1 litri poi adottato dalla McLaren F1.
La ragione per cui BMW decise di limitarsi ad un esemplare non è mai stata rivelata, forse il pubblico di allora non era pronto ad accogliere una gran turismo del genere o forse perchè i costi di realizzazione erano altisssimi.
La notizia è che, finalmente, però, gli uomini di BMW Group Classic hanno deciso di riportare questa incredibile vettura allo stato di forma che le si addice, un compito non particolarmente semplice visti tutti gli anni passati tra magazzino e museo BMW.
La carrozzeria, da lontano, ricorda quella della E31 di serie, ma avvicinandosi si possono notare dei particolari inediti. La prima cosa che salta all’occhio è l’enorme presa d’aria del cofano anteriore, dal quale scompaiono i fari, ora inglobati nei fari supplementari inferiori.
Altro dettaglio non da poco sono gli specchietti nei pannelli delle portiere, ideati per ottimizzare i flussi aerodinamici nella zona delle fiancate. Inedite poi erano anche le prese d’aria sul paraurti anteriore, sulle fiancate e il paraurti posteriore particolarmente sportivo che incornicia lo scarico a quattro vie.
Anche gli interni erano stati adattati ad un impiego più sportivo, senza perdere però d’occhio stile e comodità, come si addice a una vera GT. Insomma, rispetto alla BMW 850CSi, che era la serie 8 più potente in gamma, con 380 CV, questa sarebbe stata tutta un’altra storia, un pezzo per puristi.
A completare il pacchetto ci pensava poi il colore rosso pastello, lo stesso colore con cui è stata riverniciata dagli uominii BMW, e i cerchi, con razze in fibra di carbonio.
L’ostacolo più grande all’interno del processo di restauro è stato rappresentato dalla necessità di ricostruire il serbatoio da corsa, il cui materiale, una gomma con imbottitura interna, era andato sbriciolandosi negli anni.
Insomma, una vettura straordinaria che ha trovato una parziale erede, nel 2018 con la Serie 8 G15, proposta anche in versione M. La potenza è sempre esagerata: 625 CV, ma al posto del V12 ruggisce un meno intrigante V8 e l'esclusività che è in grado di emanare... beh non è neppure paragonabile.
Quanto all'arzilla "nonnetta", pare che presto avremo la possibilità di rivederla in azione. In BMW sarebbero, infatti, intenzionati a rimetterla in strada non appena le condizioni metereologiche tedesche lo consentiranno.