Gli americani non sono certo famosi per avere gusti raffinati. Per fortuna ci devono aver pensato i francesi di Bugatti ed Hermès a mitigare le fantasie dello youtuber e imprenditore milionario Manny Khoshbin.
La collaborazione tra i due marchi francesi risale addirittura all’anteguerra, quando le auto da corsa di Ettore Bugatti venivano equipaggiate con le morbidissime pelli di Hermés, passando poi per le realizzazioni degli anni ’30 quando i ricchi imprenditori richiedevano personalizzazioni alle proprie vetture. Oggi come allora, questa collaborazione è stata portata avanti con una one-off commissionata dal facoltoso imprenditore, amante dei due brand d’Oltralpe.
Il risultato? Una Chiron che è in perfetto equilibrio tra l’eleganza classica e l’essere adatta a un rapper del Bronx. Il fil rouge che lega assieme esterni ed interni è il colore chiarissimo "craie" che, nonostante sembri celare al proprio interno chissà quale significato filosofico, significa molto semplicemente gesso ed è una tonalità leggendaria resa famosa proprio dalle borse di Hermès.
Khoshbin non è solo appassionato di Bugatti, è un feticista del marchio, tanto da avere altre tre auto dello stesso brand in garage (e che garage) e da aver cercato di chiamare il proprio figlio Ettore, come il fondatore della Casa francese. Se i soldi possono fare molto, nulla hanno potuto però contro la volontà della compagna, che ha posto il veto per il nome.
"Quando ho visto la Chiron per la prima volta nel 2015, sono stato uno dei primi clienti al mondo a prenotarne una, ma anche uno degli ultimi a riceverla, ma è colpa mia", ha dichiarato Khoshbin.
L’unico dettaglio a discostarsi dalla tinta gesso, a parte i dettagli in fibra di carbonio e in allumino, sono le pinze dei freni, rosse, che risaltano e non poco rispetto al resto della carrozzeria. Per riuscire a dare una tinta uniforme ai vari dettagli, Bugatti ha lavorato fianco a fianco con Hermès negli Headquarter di Parigi.
Bugatti è riuscita ad inserire dei richiami al marchio di haute couture un po’ ovunque: la griglia a ferro di cavallo della Chiron, per esempio, è stata personalizzata con il monogramma H e il classico motivo "Courbettes" del marchio abbellisce la parte inferiore dell'alettone, dettaglio che si nota solo quando si alza.
I sedili, così come i pannelli interni delle portiere e della consolle centrale, sono stati sviluppati direttamente da Hermès, mentre la plancia e altri dettagli sono stati lavorati da Bugatti, dato che devono soddisfare dei requisiti di sicurezza. Qui all’interno i designer hanno voluto giocare con le tonalità del beige e della tinta gesso, utilizzando pellami di altissima qualità e un filato di cachemire e lana per le zone in tessuto.
"L'ordine di questa Chiron speciale ha comportato due visite a Hermès a Parigi per discutere del design, la realizzazione degli interni e vedere i progressi in corso", ha detto Khoshbin. "Ho scambiato centinaia di e-mail con il team di Hermès e i designer di Bugatti. Mi sono preso il mio tempo per disegnare l'auto e questa è stata una decisione molto consapevole - questa è un'auto che un giorno tramanderò a mio figlio, vivrà per generazioni".
E anche se suo figlio, alla fine, non si chiama Ettore, i due condividono l’amore per le Bugatti, d’altronde i soldi non mancano. "Stiamo per ricevere una Bugatti Baby II per mio figlio", ha detto Khoshbin. "Anche lui va pazzo per le Bugatti e si emoziona ogni volta che sente il nome! La 'Chiron habillé par Hermès' mi piace più di tutte, la guido quasi ogni giorno. È una vera auto da pilota e mi emoziono ancora ogni volta che mi metto al posto di guida".
I dettagli sul prezzo non sono stati svelati ma, se si pensa che il prezzo di una Chiron “base” è di 2,4 milioni di euro, in questo caso la cifra sarà lievitata. E non poco.