La Cina sta diventando regina delle auto green. Un passo che il Paese compie con velocità e decisione, spinto in particolare dai piani governativi mirati a rafforzare l’industria delle vetture elettriche. Ed ecco che, con una rapidità storicamente senza precedenti, Pechino ha raggiunto la vetta dell’innovazione nel comparto automotive, sia per produzione che per vendite.
Ancora una volta la seconda maggiore economia al mondo riesce a mostrare coerenza e caparbietà nel perseguire gli obiettivi, favorendo di fatto una transizione culturale che ha accompagnato il precedente tratto caratteristico della mobilità territoriale, la bicicletta (primario simbolo locale del partito comunista), a mutare velocemente nelle cosiddette auto ad energia alternativa, intese in particolar modo come quelle non a benzina né a diesel.
La spaventosa produzione di 25 milioni di veicoli nel 2019 (28% del totale globale), dà al contempo l’ultima e fondamentale spinta verso il passaggio alle energie rinnovabili, di fatto già avviato concretamente da Xi Jinping nel 2006, in una sorta di “anteprima mondiale”. Ci pensa quindi l’esecutivo di Pechino ad agevolare in maniera massiccia il passaggio, con incentivi, bonus e soprattutto puntando al massimo sul fisiologico vantaggio di filiera del Paese.
Ne segue un balzo immediatamente visibile in termini di numeri: si pensi solo che negli USA il comparto auto elettriche impiega 10 milioni di persone e rappresenta circa il 3,5% del Pil, mentre in Cina rappresenta oltre il 16% della forza lavoro complessiva e produce il 10% delle vendite al dettaglio.
Numeri che lasciano intravedere una crescita destinata a farsi sempre più massiccia in futuro: secondo l’Associazione cinese dei produttori d’auto, i veicoli a nuova energia vanno verso un +40% nel 2021, toccando una quota produzione a 1,8 milioni. Si aggiunga poi l’espansione fuori confine (si pensi ad esempio all’approdo di FAW in Emilia-Romagna, confermato dall’assessore Vincenzo Colla proprio al nostro giornale) e si fa del tutto realistico l’obiettivo del Paese di stabilire una posizione di leadership globale sul mercato elettrico.