Sette modelli “heritage” 2023, niente di più. Sotto al cofano: “Last Call” (“Ultima chiamata”). Così Stellantis ha pensato di dire addio all’auto simbolo della libertà e della forza americane, la Dodge Charger e Challenger a benzina. La muscle car per eccellenza del costruttore che ha portato la sede ad Amsterdam sparirà dalla circolazione e lascerà il posto a modelli più ecosostenibili. Un'auto che ha fatto la storia, presente in film e serie cult e recentemente anche in “Stranger Things”. L’ultimo modello verrà presentato tra l’1 e il 4 novembre di quest’anno al SEMA Show 2022 di Las Vegas. "Stiamo celebrando la fine di un’era rimanendo fedeli al nostro marchio" dice il Ceo di Dodge Tim Kuniskis.
Sono cinquant’anni di storia che gli appassionati saranno costretti a salutare. I modelli 2023 verranno immessi sul mercato contemporaneamente, così da facilitarne l’acquisto e il confronto (una novità per le strategie di marketing della casa automobilistica). Le auto Dodge Charge e Challenger erano riconoscibili per il rombo potente, unico nel suo genere. Il perito Steve Linden, citato dal Washington Post, dice: "Ciò che attira le persone verso le muscle car è esattamente ciò che allontana le persone da loro, e questo è il volume e il suono profondo dello scarico".
La scelta di spostarsi verso l’elettrico arriva con la firma di Biden dell’Inflation Reduction Act che prevede 36miliardi di dollari come incentivo all’acquisto di auto ecosostenibili. Ma già i provvedimenti precedenti avevano costretto Stellantis a comprare crediti legati all'anidride carbonica da altre aziende con minor impatto ambientale. Nel 2020 era arrivata a spendere 362milioni di dollari per comprare da Tesla questi crediti, ma ora lo sforzo non è più sostenibile.
Alcune caratteristiche estetiche verranno mantenute, anche se per i dettagli si dovrà aspettare la fine dell’anno. Il rispetto del marchio e dello stile inconfondibile sarà centrale. Il marchio Dodge ha sicuramente una reputazione da mantenere, soprattutto dopo essere riuscita a ottenere il primo posto nella classifica Initial Quality Study (IQS) per due anni consecutivi (un record che nessun altro può vantare). Stellantis non ha intenzione di perdere clienti disposti a pagare fino a 200mila euro per queste auto e quei tratti di unicità che le hanno sempre caratterizzati. Sul sito di Stellantis si può inoltre leggere: “Il marchio sta anche espandendo la portata dei suoi popolari modelli SRT Jailbreak, che sono stati introdotti all'inizio di quest'anno per Dodge Charger e Challenger SRT Hellcat Redeye Widebody, sbloccando restrizioni di ordinazione della combinazione di colori e contenuti esclusivi. Per l'anno modello 2023, i modelli Jailbreak saranno disponibili anche per Challenger e Charger SRT Hellcat da 717 cavalli, offrendo a un numero ancora maggiore di proprietari la possibilità di costruire la propria muscle car unica nel suo genere”. Quindi un addio che non è un addio. Le promesse sono tante: una conversione per ridurre gli impatti ma fedeltà alla storia del marchi e alla linea di muscle car a cui la Dodge si è dedicata per decenni. I vecchi modelli, come la Charger Daytona vintage del 1969, sono stati venduti all’asta anche alla cifra incredibile di 1,32 milioni di dollari, riporta la rivista Motor Trend, a dimostrazione dell’amore per il marchio e per lo stile unico di queste auto eleganti, di lusso, ma anche muscolari e potenti come poche altre in circolazione. Aspettiamo di ricevere più dettagli e di scoprire se le aspettative di tanti appassionati saranno soddisfatte e la nuova strada intrapresa dal marchio Dodge, del gruppo Stellantis, sarà quella giusta, rispettando il clima ma senza tradire la fama che negli anni hanno conquistato.