Greenpeace ha lanciato un’Ice (iniziativa dei cittadini europei) per chiedere di vietare le pubblicità e le sponsorizzazioni dell’industria dei combustibili fossili. L’Ice è un meccanismo ufficiale previsto dall’Unione Europea secondo cui, se vengono raccolte un milione di firme nell’arco di un anno, la Commissione Europea ha l’obbligo di discutere e di pronunciarsi in merito alla proposta di legge.
Dicono da Greenpeace: “Vietare le campagne pubblicitarie e le sponsorizzazioni di colossi energetici come Eni e Shell, dell’industria dell’automotive e delle compagnie aeree – tra i principali responsabili della crisi climatica e ambientale – impedirebbe a queste aziende inquinanti di sviare l’attenzione dei cittadini dalle loro responsabilità esibendo un falso lato green, mentre in realtà continuano a promuovere modelli di business dannosi per il clima e per la sicurezza delle persone”.
“Già da molti anni – dichiara Federico Spadini, campagna clima di Greenpeace Italia – l’Unione Europea ha vietato le pubblicità e le sponsorizzazioni dell’industria del tabacco, riconoscendo che costituiscono una minaccia per la salute. Ora è tempo di una legge simile contro le industrie dei combustibili fossili, che con le loro attività rilasciano enormi quantità di gas serra e contribuiscono all’inquinamento atmosferico, con gravi ripercussioni per la nostra salute e per quella del pianeta», dichiara Federico Spadini, campagna clima di Greenpeace Italia.«Vietare le pubblicità e le sponsorship dei responsabili della crisi climatica è un passo importante per ridurre il loro enorme potere di influenza sul mercato e sul mondo dell’informazione sempre più inquinato dal greenwashing”.
La petizione “Stop alla pubblicità delle aziende inquinanti” è sostenuta da più di venti organizzazioni europee, tra cui, oltre a Greenpeace, le italiane Focsiv e ReCommon. Tra i sostenitori c’è anche Beppe Grillo, che ha pubblicizzato l’iniziativa sul proprio blog, invitando a firmare. Ma ha senso una proposta del genere, che equipara auto e moto al tabacco, come se fossero un vizio e non, soprattutto fuori dalle grandi città, una necessità? E ha senso che a spingere per questa campagna sia un personaggio visto più volte, oltre che sul camper e su auto di vario tipo, su yacht e motoscafi?
Va bene, auto e moto sono brutte (almeno alcune), sporche e cattive. Quindi con cosa andiamo in giro? Tutti in camper o in yacht con Beppe Grillo?