Dici Silverado e pensi alla California, alla polvere, al Far West. Ad un film del 1985 se sei un appassionato di Western, al capolavoro di Chevrolet se sei appassionato d'auto. Abbiamo guidato uno dei pick-up più iconici, sfrontati e rock del pianeta portato in Italia da Cavauto, l’unica concessionaria dello stivale in cui è possibile trovare delle perle esotiche come questa.
Il Silverado 1500 non è un'auto, non si declina al femminile. È un mezzo esagerato, possente. Incute timore quando lo guardi, ispira sicurezza quando lo guidi. Mettersi al volante di un veicolo simile non è un'esperienza facile da raccontare, perché appena ci sali cambia tutto.
Ti ritrovi a pensare che chi lo compra ha ragione, che non hai mai capito un cazzo. Guidare un V8 americano, a benzina, è come fare l'amore con una pornostar. È tutto di più, tutto oltre, potenza e sfrontatezza. E farlo adesso, guidarlo adesso, è un godimento maggiore. Perché il Silverado è da Rangers, ha bisogno di strade vuote, per questo lo abbiamo guidato di notte, durante il coprifuoco. Dalle 23 alle 3 del mattino. In una Milano deserta. Scenario apocalittico. Aeroporto vuoto. Strade sgombre. E il Silverado a comandare.
Un design scolpito nel metallo
Il frontale è un muro che scende dritto, verticale. Dicono che le auto tondeggianti siano state pensate per gli uomini in crisi, per ricordare la serenità materna. Ecco, Chevrolet Silverado è l'esatto contrario. C’è una bella cromatura sulla fascia anteriore, i proiettori a LED che spingono sul moderno, la griglia del radiatore imponente e nera, i fendinebbia raso terra. La linea poi prosegue dritta, tagliata col machete come se l'avesse disegnata Danny Trejo. Cinque porte, fino a sei posti. La fiancata gioca con le linee, con pieni e vuoti, per rendere il pick-up più slanciato. Al posteriore il design rimane così, squadrato. Fanali a LED e l'accesso al cassone completano il quadro.
Anche agli interni i muscoli sono tesi e le linee decise. La plancia, con il bel display dell'infotainment incassato tra le bocchette d'aria e i comandi del climatizzatore, sembra la scocca di un rugged phone, uno di quei telefoni che puoi lanciare dal quarto piano per il gusto di rompere l'asfalto. È tutto solido e compatto il Silverado, con la leva del cambio (automatico a 10 rapporti) sul piantone dello sterzo come da tradizione statunitense. Per chi siede dietro lo spazio è tantissimo, mentre il cassone offre una soglia di carico pari a 1.500 litri, da cui la sigla del modello. Rispetto ai pick-up della stessa categoria, i full-size, Silverado offre 25 centimetri di lunghezza in più da poter sfruttare come vano di carico, il che permette anche di caricare gli Europallet in posizione trasversale.
Chevrolet Silverado 1500, come un Pitbull che insegue una gallina
Per salire c’è una pedana, che generalmente è la prima cosa che viene rimossa dai fuoristradisti incalliti. Perché il Silverado, con le giuste intenzioni, può andare davvero lontano. Il pianale in comune con il GMC Sierra infatti è stato pensato per affrontare al meglio gli ostacoli: di serie c’è una trazione integrale vera, con blocco del differenziale posteriore e marce ridotte. Così, appena sali in cabina, la sensazione è quella di poter scavalcare il traffico passando sopra alle altre auto. Premi sullo starter e il motore si sveglia con un gorgoglio cupo e possente. Sgasata. Un’altra. Un'altra ancora. Il motore è la voce grossa di tuo padre dopo un brutto voto a scuola, un tuono sotto casa durante un temporale estivo.
Inseriamo il Drive e lui parte. I primi metri sono necessari a prendere le misure del mezzo che imponente lo è davvero, non è stato pensato esattamente per le stradine del centro città. La gente si ferma, si gira, sgrana gli occhi. La tentazione di abbassare i finestrini e alzare lo stereo diventa fortissima. Il motore risponde vigoroso al pedale e il cambio a 10 rapporti tende a mantenere imbrigliata la potenza, a tenere bassi i giri del motore per non sprecare carburante. Questa non è la versione Diesel, non è un compromesso. Ma il V8 del Silverado impiega una centralina apposita per spegnere una bancata di cilindri e limare i consumi, cambiando bancata di volta in volta per mantenere costante l’usura dei componenti.
Una volta abbandonate le strade trafficate ed i primi timori reverenziali cominciamo a spingere a fondo sull'acceleratore. A questo punto il Silverado è come un Pitbull sguinzagliato contro una gallina. Spinge come un dannato mentre il motore grida feroce, il suono del V8 è potente, bellissimo. Bisogna ricordarsi delle masse in gioco, perché la tentazione di esagerare tra le curve è forte. L’assetto comunque non è così morbido da far ondeggiare il pick-up, che per la maggior parte del tempo rimane inchiodato all’asfalto. Certo, non è una macchina da rally: va capito, le curve vanno anticipate, le traiettorie devono essere tonde. Ma in fondo lo stiamo utilizzando nel peggiore dei modi. Che goduria però.
I vantaggi di un Silverado in Italia
I consumi, ammesso che non ci si metta a spingere come dannati (cosa che abbiamo puntualmente fatto) sono importanti ma non eccessivi. Ad ogni modo Chevrolet Silverado è l'unico pick-up in Italia con tre alimentazioni disponibili: al nuovo Diesel da 3.0 litri con 6 cilindri in linea si aggiungono le versioni a benzina V8 Ecotec da 5.3 litri (con 355 CV) e l'esemplare in prova, da 6.2 litri con 420 CV. Il Gruppo Cavauto ha poi sviluppato una partnership con Prins per l'installazione di un impianto a GPL ad iniezione diretta sugli esemplari a benzina. La versione bifuel permette di percorrere quasi 600 km con meno di 60€ di carburante senza rinunciare alle prestazioni.
Inoltre, Chevrolet Silverado 1500 per la legge italiana è immatricolabile come Autocarro N1 (in allestimento RST) quindi non è soggetto a superbollo, permette il recupero dell'IVA e gode di altri vantaggi fiscali legati ai costi di utilizzo e di gestione. Il listino prezzi proposto da Cavauto (IVA Inclusa) parte dai 73.749€ per la versione RST Plus con il V8 da 5.3 litri e arriva a 91.439€ per il top di gamma rappresentato dal 6.2 litri da 420 CV in allestimento High Country Ultra. A prescindere dalla versione e dall'allestimento scelto, Cavauto mette a disposizione una speciale garanzia di 3 anni e 100.000 km.
In conclusione
Guidare un mezzo simile è un'esperienza particolare, unica. La filosofia statunitense si riflette alla perfezione nel mezzo, ma una volta saliti a bordo basta un attimo per sentirsi a proprio agio. E apprezzare il comfort a bordo, le sensazioni di una guida alta e dominante, la potenza del motore.
Il giorno della riconsegna è stato inevitabilmente triste. Tristissimo. Forse a questo punto, tornati alla normalità, andremo a comprare un paio di stivali texani e un cappello a tesa larga. Non si sa mai.
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