La grande transizione elettrica dell’automobilismo e dell’intera mobilità continua ad andare avanti, nonostante tutti i problemi e i dubbi del caso. Gli automobilisti (soprattutto quelli italiani) non si fidano dei veicoli elettrici, ma a quanto pare non si fidano più nemmeno troppo i colossi dell’automotive. E se smettono di crederci loro… Prendiamo per esempio Toyota, che si è detta sempre refrattaria alle auto Ev, oppure prendiamo Hertz (gigante del noleggio) che dopo le grandi promesse si è visto costretto a fare dietrofront e tornare alle vetture termiche, decidendo di vendere (o svendere) un terzo della propria flotta elettrica (20 mila unità). I modelli a emissioni zero, infatti, hanno enormi spese di gestione e soprattutto di riparazione, e poi sul mercato non attirano abbastanza acquirenti. Proprio per questa ragione Hertz, che aveva annunciato di voler rendere elettrico il proprio parco auto per il 25%, adesso ha deciso di sospendere l’acquisto dei modelli Polestar per il 2024 (secondo quanto riportato dal Financial Times).
E pensare che solamente nel 2021 (come riportato su MOW), Hertz aveva annunciato che avrebbe acquistato 100.000 veicoli Tesla entro la fine del 2022 e 65.000 unità da Polestar in cinque anni. Ma i piani adesso sono stati leggermente rivisti e modificati. Così sono cominciate le vendite, anzi le svendite, dei modelli Tesla della flotta della compagnia di autonoleggio. E ora tocca alle auto del brand svedese, anche se l’azienda (controllata dal gigante cinese Geely) ha voluto in qualche modo salvaguardarsi dalla svalutazione che ha colpito i modelli di Elon Musk. Infatti, ha rivelatoThomas Ingenlath (amministratore delegato di Polestar) al quotidiano britannico, la Casa automobilistica ha concesso la sospensione della partnership, ma a una condizione: Hertz non deve vendere i suoi veicoli in anticipo o a un prezzo troppo basso, e inoltre l’azienda avrà il diritto di prelazione quando queste vetture verranno messe sul mercato.