No, Jeremy Clarkson non dice (o scrive) mai nulla di banale, anzi. Infatti, le dichiarazioni e i corsivi del volto storico di Top Gear, che sta per tornare in tv con Chi vuol essere milionario?, sono spesso causa di grandi polemiche. Non è poi una novità l’intenzione di Jezza, questo il suo soprannome oltremanica, si voler sempre fare il bastian contrario della situazione. Un ruolo che gli si addice alla perfezione, ma che a volte lo ha messo nei guai; come quando osò criticare, con parole molto dure, la duchessa di Sussex Meghan Markle. Comunque sia, Jeremy è così, ormai lo abbiamo imparato a conoscere; ma soprattutto è così che abbiamo imparato ad amarlo. Una sorta di megafono delle opinioni più soffocate della società, e che nessun altro è autorizzato a esprimere. Con i suoi vari editoriali settimanali, Clarkson tiene aggiornati i propri fan e lettori delle ultime novità, e soprattutto dei suoi pensieri. Nell’ultimo articolo pubblicato dal quotidiano britannico The Sun, Jezza si è scagliato contro i genitori e la loro nuova educazione, “sostengono sempre i loro figli”, contro i giovani del movimento woke (ovviamente), e contro Marcus Rashford, calciatore del Manchester United protagonista di una grande polemica in Uk. Ma soprattutto Clarkson ha parlato della Polestar 4, descritta come “una sorta di Volvo elettrica poco interessante”, e delle proteste degli agricoltori francesi, di cui egli stesso è diventato una sorta di eroe. L’idolo delle proteste dei trattori...
Prima vittima di Clarkson: il nuovo SUV coupé svedese. “La nuova Polestar 4 - scrive Jezza - non avrà il lunotto posteriore. Ciò renderà difficile vedere fuori. Quindi - continua Clarkson - invece di uno specchietto retrovisore ci sarà uno schermo collegato con una fotocamera”. Quella delle telecamere al posto degli specchietti retrovisori pare essere una soluzione molto amata dalle vetture di ultima generazione, ma non da Jezza: “Tutto ciò mi fa meravigliare. E se avessimo sempre avuto fotocamere e schermi e qualcuno avesse inventato una nuova e semplice invenzione chiamata ‘lo specchio’? Sospetto che gli staccheremmo le mani a morsi”. Capitolo chiuso con le automobili, ma aperto con i trattori. Negli ultimi giorni le proteste degli agricoltori in Francia si sono inasprite sempre più, tant’è che “questa settimana hanno bloccato così tante autostrade con i loro mezzi agricoli che Parigi è stata virtualmente tagliata fuori”, e - continua Clarkson - “mentre scrivo la carenza di cibo nella capitale diventa sempre più probabile”. Comunque sia, negli ultimi giorni Jeremy è stato indicato da uno degli agricoltori francesi come una sorta di esempio. A nominarlo è stato Robin Leduc, contadino trentenne, che ha dichiarato: “Una delle nostre celebrità francesi dovrebbe fare come Jeremy Clarkson” (fonte The Telegraph). Ebbene, la risposta di Jezza è arrivata, prima su Twitter, e poi sulle pagine del The Sun. Nel suo editoriale, infatti, il giornalista e conduttore tv ha reso omaggio agli sforzi degli agricoltori francesi e si è detto molto lusingato delle parole di Leduc, ma ha anche sottolineato che c’è già una sua versione francese, ovvero Olivier Martinez (attore parigino),“ogni volta che lo vedo - ha commentato ironicamente Clarkson - è come guardarmi allo specchio”.