Ci sono momenti che segnano un punto di svolta nella storia dell’automobilismo e quello che stiamo vivendo è proprio uno di questi. Un momento che Lotus non vuole lasciarsi sfuggire, approfittando del cambiamento per indicare al mondo quale sia la nuova direzione che è intenzionata a intraprendere. L'elettrificazione, in altre parole, non solo non spaventa il marchio inglese ma, anzi, sembra rappresentare l'occasione scelta da Lotus per stupire tutti con una proposta estremamente audace. Insomma, ok l'elettrico, ok i SUV, ma nessuno si era mai spinto così in là da pensare di unire le due cose in un prodotto del tutto innovativo. Fino ad ora.
È così che, a pochi giorni di distanza dalla presentazione della Ferrari Purosangue, Lotus ha deciso di mostrare, per la prima volta nel nostro Paese, presso Garage Italia di Milano, la sua Eletre, il primo hyper-SUV elettrico mai concepito: un modello che va ad affiancare Emira ed Evija, le due proposte full-electric già presenti in gamma.
Lo scopo di Eletre è quello di stuzzicare l’animo sportivo ma ecologico di una nuova platea che, per molti aspetti, è stata ignorata dai produttori in questi anni. Un'offert che si somma alla scelta di aprire, nel corso del 2023, nuove sedi in diversi paesi europei, tra cui l’Italia. Il team lavorerà sui piani legati alla Eletre e sugli altri tre modelli “lifestyle” che verranno lanciati nei prossimi quattro anni.
Peter Horbury, Senior Vice President Design Lotus Group, ha commentato: "La Eletre rappresenta una rara opportunità creativa nel campo della progettazione di auto ad alte prestazioni: la possibilità di partire da un foglio bianco e sviluppare un veicolo completamente nuovo, che porta il brand in una direzione completamente diversa. C'è stato un rapporto di lavoro molto stretto e grande collaborazione tra gli studi di progettazione Lotus di Warwickshire e Hethel. Il risultato è un ‘Hyper-SUV’ veramente diverso da quelli presenti sul mercato; il propulsore elettrico ha ispirato un design ‘cab-forward’ che riprende l'iconico layout a motore centrale delle auto sportive Lotus, creando un look e una posizione unici nel segmento dei SUV. L'arrivo della Eletre segna l'inizio di una nuova era di SUV elettrici puri".
Ben Payne, Managing Director Lotus Tech Creative Centre, ha poi aggiunto: "L'Eletre è un veicolo completamente elettrico dalle prestazioni all'avanguardia che incarna emozione, intelligenza, prestigio e, come prima auto lifestyle del marchio, stabilisce lo standard per ciò che seguirà. Abbiamo preso l'iconico linguaggio di design delle auto sportive Lotus e lo abbiamo evoluto con successo in un Hyper-SUV elegante ed esotico".
L’auto è ovviamente a trazione integrale e sviluppa una potenza pari a 600 CV. Grazie alla possibilità di effettuare ricariche a una potenza di 350 kW, è possibile raggiungere un’autonomia di 400 km, con soli 20 minuti di ricarica. L’autonomia completa della vettura è invece 600 km.
La filosofia del design “Carved by Air” che ha ispirato la Evija e la Emira è immediatamente riconoscibile: l’assenza del motore a benzina sotto il cofano ha permesso libertà creativa, sempre tenendo a mente la massima aerodinamicità e risparmio del peso.
Per favorire ulteriormente questi aspetti e ridurre il peso, le componenti esterne del modello sono rifinite in fibra di carbonio e alluminio, mentre gli interni adottano prodotti innovativi che permettono di abbattere i pesi.
Sempre parlando di interni, Lotus ha voluto dotare il mezzo di ogni novità tecnologica: dalle luci interattive, che comunicano con gli occupanti, fino ad uno schermo dell’infotainment che si ripiega automaticamente se non necessario. Non mancano poi gli ADAS che potranno essere aggiornati da remoto nel tempo, così da essere sempre all’avanguardia.
Entro la fine dell’anno inizierà la produzione nel nuovissimo impianto hi-tech in Cina, mentre le prime consegne ai clienti sono previste nel 2023 a partire da Cina, Regno Unito ed Europa. Il prezzo verrà annunciato alla fine di ottobre ma nel caso in cui voleste essere tra i primi a portarvela a casa, potete già prenotarla lasciando una piccola caparra.