È una nuova guerra fredda? La Russia sì dà alle automobili, ma il risultato non è poi un granché, anzi… Così viene presentata al pubblico Amber, la nuova auto elettrica realizzata dall'Università Politecnica di Mosca che ha visto la luce lo scorso 18 dicembre. A rilanciare la notizia qui in Occidente, quell'occidente che ultimamente con la Russia sembra avere veramente ben poco da condividere, è stato il sito Yahoo! News, che ha parlato addirittura (in modo ironico) di una “Tesla Killer”. E beh, a dire il vero le somiglianze tra la nuova EV di Putin e le automobili di Elon Musk si sprecano. Insomma, stiamo pur sempre parlando di auto elettriche, no? E poi il rosso della livrea di Amber sembra essere il solito della classica palette Tesla, e poi... No, basta. Le somiglianze sono finite qui. A dare nell’occhio è sicuramente il suo design a dir poco bizzarro, anche se nel web sono stati utilizzati dei termini ben più pesanti di questo. Inutile dire che Amber sembra proprio non aver conquistato la comunità di automobilisti in rete, soprattutto i russi, che tra l’altro saranno “costretti” a guidarla questa vettura. E sono stati proprio i russi a non contenersi con l'ironia, realizzando una valanga di meme esilaranti con protagonista proprio la nuova elettrica made in Moscow.
Il progetto della nuova, e temutissima, rivale di Tesla, è stato messo a punto dall’Avtotor di Kaliningrad, una storica azienda automobilistica russa che, prima dello scoppio della guerra in Ucraina e delle varie sanzioni occidentali che sono seguite - così come riportato da Yahoo! - produceva vetture in Russia per conto di aziende automotive del calibro di BMW, Ford, KIA e Hyundai. Amber doveva essere una sorta di simbolo, un simbolo allo stesso tempo di potere e di rinascita della Federazione; un sogno definitivamente tramontato di fronte al goffissimo (e sproporzionato) design di questa automobile, a metà tra una microcar e un furgoncino. Inoltre, a stropicciare questa narrativa di “made in Russia” ci pensa proprio Yahoo! News, che rivela un dettaglio a dir poco fondamentale. “Amber non si distingue solamente per il suo design, ma anche per le affermazioni secondo cui il motore, l’inverter, le schede di controllo e le batterie sarebbero di origine russa”, ma in realtà, continua l'articolo: “la maggior parte dei suoi componenti, come spesso accade nella Federazione Russa, risultano essere cinesi”.