L'operazione che ha aperto il 2021 con la fusione industriale di Fca-Fiat e Psa-Peugeot nel nuovo gruppo automobilistico internazionale Stellantis continua a far discutere. In serata, all'interno della trasmissione Piazza Pulita su La7, l’ex premier Romano Prodi si è espresso in modo critico rispetto al modo con cui è stato distribuito il potere decisionale.
“Sono preoccupato, ma non per il calo della domanda di auto. Quello c'era già anche prima. Ma questa fusione, che dal punto di vista strategico era necessaria perché FCA era troppo piccola e quindi ha una sua logica, mi preoccupa perché il potere decisionale è totalmente nelle mani francesi. Sia per la maggioranza del consiglio di amministrazione, che per il consigliere delegato e la presenza del governo francese all'interno che sposta il potere decisionale non più in Italia. Spero che il governo Draghi faccia presente questo aspetto, anche perché abbiamo purtroppo salari molto inferiori a quelli francesi e moltissimo inferiori a quelli tedeschi”.
E ancora, l'ex premier ha chiarito che dal suo punto di vista è anche da decisioni come queste che un paese torna a essere protagonista o meno: “Alcune fabbriche funzionano bene, ma il problema è rianimarlo il paese, riportarlo fra quelli che attirano. Il momento che stiamo atraversando è peggiorato anche da decisioni simili. Dal punto di vista strettamente economico è chiaro che sarebbe più conveniente produrre a Pomigliano che a Parigi, ma c’è il discorso decisionale ai francesi. Allora, ritorniamo o no essere un paese che decide dei suoi destini? Questo è il problema”.