Iniziamo subito con un'affermazione drastica, impopolare, disturbante e forse persino gratuita. Alcuni di voi penseranno che gente come me insegua la diversità a tutti i costi, come se essere diversi fosse una passeggiata di salute. Una ribellione fuori luogo tipica di chi si ostina a non seguire le regole dei pericolosi "buoni d'animo", gli esempi che compongono una società ipocrita e moralista fatta di gente "per bene". Gente che non si sognerebbe mai e poi mai di non onorare le tradizioni pronta a sorridere al suo peggior nemico, alla moglie a cui ha messo le corna fino al giorno prima e al parente serpente di turno. Ebbene, l'affermazione è la seguente: io odio il Natale. E solo poterlo scrivere (ringrazio il direttore di MOW Moreno Pisto che me lo ha permesso) mi dà un senso di liberazione, mi fa sentire meglio, mi eccita addirittura un po'. Attenzion,e io non odio Gesù, non provate a strumentalizzare le mie dichiarazioni solo perché sono una guastafeste. Gesù era talmente avanti da mettersi dalla parte di Maddalena, la peccatrice delle peccatrici ed io, non potrei mai odiare uno che ha difeso una puttana infuriandosi contro la folla esaltata pronta a condannarla e a lapidarla senza pietà, che ha scelto di fermare questo scempio moralista con la mitica frase: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra”, lasciando tutti come coglioni a bocca aperta. Come potrei odiare un uomo che era dalla parte dei deboli, degli emarginati, dei poveri e di tutti quelli che venivano condannati (quasi tutti i miei ex fidanzati erano così), che insegnava a non giudicare e che per primo non conosceva giudizio ma solo perdono: ”Dio perdonali perché non sanno quello che fanno". Gesù era un rivoluzionario dell'amore e della libertà pronto a farsi crocifiggere per i propri ideali a non cercare salvezza se non in una spiritualità al di là della vita, un esempio di verità bellezza e soprattutto, coraggio. Io Gesù lo amo, credo in lui e l'ho sempre preso come esempio. Forse è l'unico nella mia vita di cui io sia stata davvero fan (senza togliere niente a Vasco Rossi).
D'altronde la crocifissione fisica o morale verso chi vuole solo esprimere la propria verità non è mai finita, la verità è da sempre strumentalizzata, spesso derisa, trasformata in colpa, come se niente fosse. Un peccato mortale, una voce stridula e stonata per tutti quelli che non la vogliono ascoltare e si ostinano a cantare a vita la stessa rassicurante banale canzone. Gesù per me è l'amore senza fine. Non mi importa della luna, non mi importa delle stelle. Lui per me è tutto quanto voglio avere. E non ha nulla a che vedere con il vostro Natale del cazzo. Quello ve lo siete inventato voi, per poter mentire meglio e avere un'ora d'aria inquinata, l'avete trasformato in una "festa religiosa". Una grande bugia mascherata da altrettanto grande rispettosa verità. Una scusa per farla franca ancora una volta per continuare a dirvi bugie a cui non credete più nemmeno voi. A Natale tutti debbono far finta di volersi bene anche se si odiano A Natale bisogna essere buoni e spendere molti soldi per fare i regali agli altri, un obbligo che fa passare la voglia di farli spontaneamente quando cavolo ti pare, magari ad Agosto o a Febbraio o in qualunque momento ti venga voglia di compiere un gesto con il cuore e non perché è un obbligo. Il Natale è controllo, lobotomizzazione, consumismo.
Arricchisce le tasche di chi è già fin troppo ricco e rende il popolo più povero, oltre che molto più grasso. Sì perché adesso avete rotto i coglioni con questa cosa che è un tabù dire magro o grasso, con il fatto che "grasso è bello" oppure è body shaming. Essere grassi, al di là del semplice fatto estetico, idioti che non siete altro, rappresenta innanzi tutto oltre al vostro ipocrita orgoglio per "il brutto", un serissimo problema di salute. L'ottanta per cento delle malattie e dei tumori in generale è causato da una cattiva alimentazione. Le persone obese che difendete con un accanimento senza pari, determinazione che non si possiede mai, nel difendere il popolo e l'ingiustizia del fatto che moltissimi, troppi in Italia lavorano sottopagati e ingannati dallo stato, il quale rende schiavi per rubare sempre più soldi, offrendo in cambio il beneficio di una vita di merda, quelle persone obese per voi intoccabili, sono le stesse che spingete a morire male e vivere in malattia finché morte non vi separi e poiché la non sincerità è sempre debolezza e la sincerità, anche in errore è forza ve la dico io la verità: mangiate davvero troppo! Fate schifo! Dovete imparare a non vedere nel cibo una consolazione, a consolarvi con qualcosa di meno dannoso e a distaccarvi da questo attaccamento malato ai piaceri effimeri della carne ma soprattutto ai piaceri ingannevoli degli zuccheri e dei chili di carboidrati super conditi che vi mettete nello stomaco. Parlate di cibo, vivete le vostre giornate pensando a cosa mangerete a cena, vi piace mangiare e non vi piace fare la rivoluzione. Siete pronti a morire per la pasta ma non per un ideale.
I supermercati straripano di dolciumi, panettoni ripieni di qualsiasi cosa, torroni coloranti e conservanti e la vita passa, vi passa davanti in un baleno, mentre pensate che essere grassi e deboli sia un motivo d'orgoglio e vi giustificate dicendo "mi piace mangiare".Anche a me piacerebbe commettere un omicidio ogni volta che vivo un’ingiustizia, mi piacerebbe uccidere diverse persone, ma non ho mai ucciso nessuno. Anche a me piace l'idea di torturare gran parte dei politici italiani (detesto chi non conosce l'uso corretto della lingua italiana e ostenta un accento) ma non lo faccio perché non tutto quello che ci piace ha un senso ed un valore morale, quindi che a voi piaccia mangiare è assolutamente irrilevante. Vi piace mangiare perché vi hanno drogato di cibi tossici che creano dipendenza, vi piace non combattere perché fa paura mettere in atto la volontà, il sacrificio, un reale amore verso se stessi al posto di un sottomesso inutile rispetto verso chi vi comanda e vi vuole ammalare. Vi piace mangiare per dimenticare, per far finta che tutto vada bene perché il treno dei desideri e dei pensieri l'avete fatto passare come se niente fosse. E fate i moralisti con chi si fa una canna quando siete drogati dal cibo, dalla tv immondizia che vi addormenta il cervello, dagli influencer che non hanno un cazzo da dire ,dai tutorial di trucco e da tutto quello che in questa effimera vita sia contrario al sano “sesso droga e rock ’n’ roll” che ha influenzato positivamente la musica e l'arte in generale, o contro Baudelaire che scriveva Le fleur du mal, il male creato dall'arte e dalla poesia studiato a scuola svogliatamente, e poi, dimenticato come fosse irrilevante, quando solo attraverso la cultura esiste coscienza. La cultura è l'unica salvezza ed è per questo che ci vogliono sempre più ignoranti perché solo noi stessi possiamo salvarci e questo comporta una sana e viva ribellione, un fragoroso no che non è solo una risposta ma anche un'opportunità per migliorare le cose. senza ansie di arrivare primi ma nemmeno accettazioni di essere per sempre ultimi. Combattete, cazzo, invece di mangiare.
Imparate a dire di no perché i no hanno molto più potere di quegli insopportabili continui inutili, sì. Volate felici più in alto del sole ed ancora più su mentre il mondo pian piano sparisce lontano laggiù. Distaccatevi da questa cruda realtà in cui vi hanno imprigionato per i loro biechi sporchi interessi e scendete in piazza non solo per Gaza, nobile e valido motivo, ma anche per le vostre vite da criceti sulla ruota (una vita che neanche i criceti veri meriterebbero; fateli uscire dalla gabbia ogni tanto). Nessuno merita di lavorare sottopagato fino a spezzarsi la schiena, nessuno al mondo neanche l'essere più spregevole dovrebbe subire incidenti sul posto di lavoro o anche solo vivere emarginato, impaurito da un sistema marcio, ricattato da mutui debiti a vita, e fingere alla vigilia del 24 dicembre di essere felice. Nessuno deve dimenticare le ingiustizie che subisce, nemmeno per un giorno. Cosa cazzo festeggiate? Che vi siete fatti inculare dal potere dall'ingiustizia dalla rassegnazione? Che dovete spendere quei pochi soldi che avete per gli altri? Ma chi se li incula gli altri! È un dovere morale pensare a se stessi quando non si ha una lira e pure se si possiede tanto, non una forma di egoismo perché salvarsi, consente di salvare anche il popolo sovrano nessuno può pensare a qualcun altro se non ha risolto prima con se stesso. Se proprio dovete fare ‘sti' regali, fateli ai bambini, creategli l'illusione che esista Babbo Natale e ingannateli, è giusto che sia così, c'è un momento per essere ingannati nella vita e un altro in cui ci si deve svegliare per forza. L'infanzia è il più meraviglioso degli inganni. Io sono adulta orfana e incompresa. C'è tempo per crescere. C'è tempo per smettere di credere nelle favole. Ma una parte di me è rimasta bambina. Quella bambina che odiava il Natale anche in case molto belle e lussuose con mamma manager meravigliosa e papà Giuliano Gemma ricco e famoso (tranquilli, non odiatemi, sono tempi lontani, al momento non ho una lira). Sì perché, forse è difficile crederci e persino spiegarlo, io a sei anni ragionavo esattamente come adesso, non sono mai davvero cresciuta perché sono nata già grande. Con meno esperienza ma un'inquietudine e una diffidenza profonde verso tradizioni bugiarde e forzate. Un senso di diversità che mi ha fatto soffrire e che negli anni ho imparato ad accettare, a valorizzare trasformandolo in orgoglio forza e dignità, sebbene venga ancora oggi fraintesa, bullizzata sui social e offesa non me ne frega un cazzo anzi ad oggi, mi fa sentire una martire piuttosto sexy e tanta gente, quella giusta mi segue legge quello che scrivo mi comprende e mi ama senza riserve.
La mia emarginazione e asocialità sono diventate una scelta di vita consapevole che mi rende felice e abbastanza irraggiungibile. Lontana da tutta la cattiveria del mondo, da tutte le bugie della vita Serena, a casa, con mio figlio e le mie gatte, Jour e Nuit, troppo bella per essere vera troppo Vera per essere bella. Umile quando serve ma cosciente del mio immenso coraggio di vivere da sempre contro mano. Forte piena di volontà indistruttibile inarrestabile, pronta ad essere crocifissa domani ma anche a vincere l'Oscar. E non me ne frega un cazzo che è Natale, non sarò più buona perché sono buona tutto l'anno. Perché non mi sognerei mai e poi mai di non sorridere ad un bambino Perché prego ogni volta che vedo qualcuno soffrire e piango di nascosto per tutte le ingiustizie del mondo perché combatto in silenzio e non per esibire me stessa e prego, entro nelle chiese nei momenti più impensati senza programmarlo e ogni volta provo un senso di profonda spiritualità e mi commuovo, spesso piango. Perché sono pura, onesta e per me non è mai lo stesso. Perché l'amore è bello come Dio, come il silenzio, la solitudine e chi non ti accetta non sa mai come sei. È bello non pensare essere coscienti della propria estraniazione dal corpo dalla vita e dalla morte. È bello avere una consapevolezza. Quella che il "sé" è immortale. E se c'è troppa gente, troppa confusione se ci si ostina disperatamente a festeggiare si perde questa coscienza questo amore universale che con tutto il rispetto per Giulietta e Romeo e per Shakespeare (che infatti fanno una brutta fine) non ha nulla a che vedere con quell'amore di coppia che vi imprigiona, è un amore indifferente... assente da passioni e battiti frenetici.
Un respiro lento mentre il sangue scorre e il popolo sovrano corre a fare regali e non vorrebbe farli, mai capace di optare per una rassegnazione più sublime... concentrazione, meditazione in solitudine che rallenta finalmente il respiro. Quella solitudine che non ha paura di restare sola. Grazie a Dio posseggo il dono prezioso della consapevolezza e vedo oltre, non ho subito la morte di nessuno perché credo che la morte non esista, ogni giorno mio padre e mia madre sono con me. La festa qui è perenne, dura e pura senza paura. Dedico questo Natale a chiunque vorrebbe essere me e mi odia perché per amarmi ci vorrebbe coraggio. Lo dedico a tutte le Maddalene del mondo, alle puttane di strada, alle spogliarelliste di tutti gli strip club del pianeta, agli innocenti e ai detenuti colpevoli in cella. Agli emarginati ai barboni agli animali abbandonati per strada a quelli che non hanno mai avuto una casa alle dive dimenticate morte in solitudine, ai tossici agli alcolizzati a chi non ha saputo combattere per paura, agli anziani maltrattati per cui la morte è stata l'unica vera liberazione. Lo dedico a chi è nato diverso. A chi non ha ragione mai e non sa essere politicamente corretto perché solo all'idea gli viene da vomitare a chi ha sofferto e soffre la fame ed il freddo, sotto le tende a Gaza senza più un porto sicuro che dovrebbe rappresentare un diritto ma che gli è stato tolto. Lo dedico a chi non piace a nessuno, perché continua a piacere a me e a Dio. E a chiunque si senta solo, voglio ricordare che nella solitudine esiste una grande ricchezza. La forza di amare se stessi senza il bisogno di consensi, l'immortalità che trovi nell'amore che non vuole avere ma vuole soltanto amare. La musica, l’arte, le eredità che non conoscono silenzio e prepotentemente si fanno ricordare per sempre. Perché solo ciò che si dimentica torna a volare nel vento e non esiste più.