E se ad apprezzare M – Il figlio del secolo, la serie evento Sky con Luca Marinelli e ispirata ai romanzi di Antonio Scurati fossero proprio i neofascisti? La provocazione arriva da Casapound, ma già a fine 2024 Libero aveva ironizzato sul fatto che, forse, tutto questo antifascismo militante su carta e in streaming potesse essere un assist proprio agli estimatori di Benitone (che proprio per questo motivo il giornale di Sechi e Capezzone ha eletto uomo dell’anno). Ma l’ironia si trasforma in militanza politica (il peggio che potesse accadere nei sogni di Marinelli e Scurati?). Nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 gennaio 2025, in tutta Italia Casapound ha appeso dei manifesti con su scritto: “Viva M il figlio del secolo”. La condivisione delle foto arriva proprio Casapound, che spiega così il gesto: “Voi mi odiate perché mi amate ancora, disse Benito Mussolini ai suoi ex compagni, lasciando il Partito socialista. Più di un secolo dopo, siamo ancora lì”. Chi? Ma loro, naturalmente. E anche i suoi critici.
“Mentre il mondo è in piena trasformazione e l’Italia si trova di fronte a sfide cruciali per il suo futuro, qui si discute ancora e solo di lui. E con la necessità di renderlo quanto più possibile grottesco affinché la sua immagine non ingeneri pericolose tentazioni”. La critica, a dire il vero, incontra il gusto anche di raffinati critici e uomini certamente non fascisti, come Aldo Cazzullo e Marco Travaglio, che hanno accusato la serie di aver reso Mussolini un pagliaccio. La nota continua: “I dibattiti di questi giorni sono quindi spiegabili solo in questo modo: come un segreto atto d’amore. Amore frustrato, amore negato, amore che teme se stesso e quindi si trasforma in odio”. La passione segreta è, più che paura di una nuova ondata nera, un vero e proprio guilty pleasure? Per loro sì: “Lo amano ancora, quindi devono urlare al mondo che lo odiano. Orsù, compagni, ancora uno sforzo, gridiamo insieme: Viva M, figlio del secolo…”