Un'ora di intervista in diretta a Domenica In dopo mesi di silenzio pressoché totale. Così Belen Rodriguez sceglie di tornare in tv. Non conduce più Tu Sì Que Vales e nemmeno Le Iene. Parla di allontanamento volontario da Mediaset ma quello che tutti pensiamo è che sia stata falciata dalla scure della nuova linea editoriale imposta al Biscione da Pier Silvio Berlusconi contro trash e lustrini a vanvera. A zia Mara, l'argentina racconta la fine dell'amore con Stefano De Martino e lo dipinge come un traditore seriale ("aveva un'altra già a un mese dall'inizio del nostro matrimonio, nel tempo ho scoperto dodici 'signorine' con cui mi era infedele"). È molto facile fare dell'ironia sulla vicenda: da professione conduttrice tv a professione cornuta in tv, il passo è stato brevissimo. Appena le hanno tolto il timone delle trasmissioni di cui era alla guida, eccola subito pronta a fatturare sulle proprie sciagure, come una morta di fama qualunque. Che risibile finaccia! Il problema è che, a quanto rivela, Belen è quasi morta davvero. Arrivata a pesare 47 chili, si è fatta ricoverare in una clinica perché non riusciva a riprendere peso per via della batosta sentimentale rimediata dall'ex. Ex che, mentre lei era certa che sarebbe passata a peggior vita di lì a poco, non ha fatto un plissè, sostanzialmente infischiandosene della grave depressione che stava mandando al Creatore la madre di suo figlio, Santiago. Tutto a posto, però: iersera De Martino, ospite da Fabio Fazio, ha replicato citando Charlie Chaplin e chiudendo la questione con la classe dell'elegante vincitore. O almeno questo è il percepito che la pubblica opinione ha stamani di lui. Schiere di maschi sono stati messi in discussione, se non proprio crocifissi in sala mensa per molto meno, per sospetti e accuse di entità decisamente più leggera. Come mai, invece, De Martino se la cava? Perché a Belen Rodriguez non perdoniamo la farfallina.
Quante storie d'amore conosciamo di De Martino? Emma Marrone, per chi se la ricorda, e Belen. Fine. Nel tempo si è pur rincorso qualche gossip su flirt e frequentazioni varie a lui affibbiati soprattutto online, ma non c'è stata mai alcuna conferma né smentita. Nessuna certezza. Manco l'ombra di un post social che non ritraesse Stefano De Martino come amorevole padre di famiglia, uomo tutto d'un pezzo, gran lavoratore che, col sudore della fronte, si è guadagnato sempre più spazio in tv divenendo, nei fatti, perfino più famoso e affermato della propria celeberrima consorte. Celeberrima consorte che, nel frattempo ma già da prima, mostrava e non mostrava la "farfallina" sulla scalinata del Teatro Ariston, faceva una figlia col parrucchiere Antonino Spinalbese e appena si scambiava il primo bacio col fortunato di turno, subito postava caroselli e reel di coppia su Instagram. Un atteggiamento, nel complesso, forse naïf ma di sicuro troppo leggero per un'Italia ancora così orrendamente benpensante.
Belen è (stata) la bellezza, la frivolezza, le paillettes, fonte di invidia, chiacchiericcio e malpensate da parte di tutti. Dal primo giorno in cui ha messo piede all'Isola dei Famosi nelle pochissime vesti di concorrente naufraga. È così che partì la sua carriera, lanciata anche grazie alle furbate mediatiche dello scapestrato compagno di allora, Fabrizio Corona. Il risultato fu che, per anni, la ragazza argentina arrivata in Italia, a Bologna, con 180 euro in tasca per fare qualche scatto da modella divenne una Chiara Ferragni ante litteram: non c'era testata online, quotidiano o rotocalco tv che non parlasse di lei, mentre le si affidavano programmi che era in grado di condurre così così. Ma lei c'era. Sempre. E nel nostro Paese il successo non si perdona. Soprattutto se frutto di qualcosa di tanto effimero e superficiale come la bellezza. Perché, nel pensiero comune, un design ineccepibile è qualità necessaria ma non sufficiente alla fama. Comunque dà fastidio. Assai.
E questo peccato originale Belen Rodriguez lo espia ancora oggi. Va da Venier a parlare di aver rischiato di morire, di essere arrivata a pesare 47 chili, di essersi fatta ricoverare in una clinica per cercare di riprendere peso. Mangiava, sì, ma non assimilava nulla ed era certa che sarebbe passata a peggior vita in poco tempo. Non è una "markcaltagironata" questa, esistono foto che mostrano una Rodriguez deperita in modo preoccupante negli ultimi mesi. Questo mentre, sostiene, l'ex marito non si premurava di fare un plissé, impegnato come era a lavorare in quel di Napoli, al Bar Stella, credendosi erede univoco di Renzo Arbore. Il problema non sono le corna, le dodici corna di cui tutti parlano oggi, ghignando di gusto anche se tali perpetuati tradimenti hanno portato la donna che li ha subiti alla più nera depressione. Da un certo punto di vista, è come se ci facesse piacere che Belen, la più bella di tutte, si sia riscoperta cesto di lumache. Ben le sta. Mica possiamo essere cornute solo noi.
Solo noi e Ilary Blasi per cui l'Italia intera si sta stracciando le vesti dopo l'intervista Netflix dal titolo Unica in cui racconta la genesi della relazione extra-coniugale che l'ex marito Francesco Totti, quel bruto patriarcale, ha intrapreso con l'attuale compagna Noemi Bocchi. Come si è permesso di innamorarsi di un'altra donna? Che persona orrenda! De Martino, invece, non lo giudica nessuno. Perché a essere giudicata resta sempre lei, Belen. Belen che tanto è sempre "circondata da fidanzati" (mentre il pio maritino le avrebbe fatto, lo ricordiamo, almeno "dodici corna", non proprio un monaco stilita), famosa solo perché bella, una povera scema miracolata da chissà chi. Come se De Martino fosse veramente er mejo del nuovo che avanza in tv. Il suo picco di rilevanza in questa ultima catodica stagione è stata l'intervista più noiosa e insipida che Belve di Francesca Fagnani si sia mai accollata. Il ragazzo parla un "ufficiostampese" perfetto. Il vero drago è chi gli cura l'immagine che è stato in grado di ripulirlo, di creare un simbionte che piace a tutti perché non sbaglia mai, non si schiera mai, non si scompone, non cade, è ineccepibile. Ma questo non significa che sia un fenomeno, anzi. Basti guardare la replica a Belen che ha concesso in quel di Che Tempo Che Fa. Infatti, guardiamola bene.
Un minuto e trenta secondi in cui il nostro dice che, quando una storia finisce, ognuna delle due parti in causa tiene la propria verità ma che lui, l'elegantone, non renderà mai pubblica la sua. Scelta condivisibile. Senza entrare nel merito delle accuse, sottolinea il bene che vuole a Belen in quanto madre di suo figlio. Ok. E poi chiude con una citazione di Charlie Chaplin, una roba che dice così spesso, che per tradurla, chiaramente la proferisce in "inglese", ha bisogno dell'aiuto di Fabio Fazio. Chi meno ama è più forte, si sa, lo diceva pure Marco Ferradini negli anni Ottanta. Quindi non stupisce che De Martino risulti più lucido di una Belen reduce da un ricovero in clinica. Anzi, stupisce piuttosto che Belen non parli come Nina Moric, vista l'entità della sofferenza da cui è da poco riemersa.
Però, nessuno sembra farci caso. Mentre ci struggiamo per la grettezza di Francesco Totti che ha osato innamorarsi di un'altra donna (sempre che le cose siano andate davvero così), eleggiamo De Martino a cavaliere di eleganza e classe. Perché fa il conduttore, perché si tiene per sé il proprio (variopinto) privato, perché non va da Mara Venier, lui replica da Fazio in un minuto e mezzo mentre gli altri quindici li usa per raccogliere elogi e raccontare progetti grandiosi. Non importano le dodici corna che avrebbe messo alla moglie (o compagna, difficile stare al passo del loro stato civile), chiudiamo serenamente gli occhi anche sul fatto che abbia, a quanto pare, abbandonato la madre di suo figlio, a cui dice, sempre chez Fazio, di volere così tanto bene, nel momento del più disperato bisogno, quando lei temeva, a ragion veduta, di morire. Stefano De Martino esce "vincitore" agli occhi della pubblica opinione non perché sia bravo e bello. Ma solo perché Belen Rodriguez è l'invidia di una nazione. Nazione che non le perdonerà mai la farfallina, i "colpi di testa" sentimentali che pur fanno parte della sua libertà e che lei ha sempre avuto la trasparenza di non nascondere. Forse anche perché, giustamente, non ha mai ritenuto di doversene "vergognare". Paradossalmente, le femministe dovrebbero farle un monumento. Invece, tutto tace e De Martino farfallino è l'uomo del giorno. Eccoci qua, l'ennesimo cortocircuito è servito. Bon appetit.