A partire da Venerdì 2 Maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme l'ultimo album della cantante Elodie “Mi Ami Mi Odi” (che era stato preceduto dall'omonimo singolo già dai primi di aprile) con firme di noti autori come Jacopo Ettorre, Elisa Toffoli, Dario Faini... i tre moschettieri dunque, nessuno dei nominati ha bisogno di presentazioni ulteriori. Troviamo anche due note collaborazioni, una con Tiziano Ferro e una con Lorenezza, in effetti c'è anche anche il brano Sanremese “Dimenticarsi alle 7”... insomma pare già un greatest-hits più che un nuovo album. La copertina ad occhio suggerisce già molto, una croce creata da coni di casse musicali incassati in una struttura liscia e moderna in bianco e nero che crea una separazione tra le due scritte “Mi Ami” e “Mi Odi” come titolo completo del disco. Questo mi fa pensare ad un paragone lievemente al limite del sacro e profano con un Gesù ante-litteram che diceva “O siete con me o siete contro di me”, e in effetti il concetto non è molto distante dall'effetto che fa la musica di Elodie oltre che al personaggio stesso che ha accuratamente creato, nel bene e nel male, appunto. Il singolo che da il nome all'album è stato anticipato anche da un videoclip che ormai tutti abbiamo visto almeno una volta, mentre esiste anche un visual-video per ogni brano a loop infinito della famosa croce in copertina, ipotizzando immagino una sorta di trance o trip allucinatorio, e ora ne parliamo... croce o delizia?
Passando all'ascolto invece c'è altro da dire... premetto che timbricamente lei mi piace sempre e ne apprezzo molto la versatilità vocale, l'inizio con Odio Amore Chimico che lei dice “saremo il sogno degli anarchici” ho qualche dubbio, non ho sentito il nesso di lei che “passa al lato oscuro”, ma è un brano che spazia in moltissime variazioni (trombe lievemente alte nel mix e che a volte non c'entrano proprio niente) e che tutto sommato da subito mi sembra uno dei migliori, sconsiglio l'ascolto con testo alla mano. Per fortuna il brano Thaurus ha un bellissimo basso in risalto ed è musicalmente interessante quantomeno nel sound, certo nulla di nuovo, ma non mi dispiace affatto. Sul testo stesso discorso anche se questa punta a non essere “concettuale” ma una semplice narrazione relazionale. 1 Ora invece ha una voce che vuole forse essere nel mood di “Diesease” di Gaga, ma solo nelle strofe, non capisco la scelta di mettere tanti numeri nei titoli, ma va bene. Togliendo il ritornello è interessante, anche qui sconsiglio la lettura del testo per poter apprezzare di più l'ascolto. L'accento con le vocali aperte milanizzate mi infastidisce su di lei, anche perché non aggiunge ma toglie. Il mood si prolunga comunque su “Di nuovo” che in effetti è un replay dei precedenti, qui al posto degli anarchici nomina addirittura “gli illuminati”, ma più anonimo, forse era più da Rose Villain. Su Cuore nero le scende una “lacrima di plastica” mentre a me non ha dato emozioni nemmeno per un secondo, sono brani articolati al limite dello scioglilingua con accenti spostati e un sound interessante, non credo si riesca ad ascoltare più di una volta integralmente l'intero album e molte canzoni potrebbero facilmente essere scambiate tra loro come il gioco delle tre carte. Su Dimenticarsi alle 7 non mi esprimo più di tanto perché dopo l'ultimo Sanremo ce l'abbiamo tutti bene a mente, non è male, e almeno qui canta, però non c'entra niente con il resto del disco. Proseguo l'ascolto con Black Nirvana che è uno strano incrocio tra Andromeda e qualcosa sempre di suo, forse Nero Bali, il colore nero c'era, insomma confondibile, qui la base e il mix sono pessimi e sicuramente questo tipo di canzone è una prevedibilissima hit estiva perché oltre a non dire niente è da ascoltare in macchina mentre si cerca parcheggio in luogo di villeggiatura. Parte questo brano dal titolo Muah che intuisco si riferisca al fatto che parli di un bacio di sfuggita e nulla di più, stesso tema già affrontato in tutti i brani, ma qui invece il ritornello è bello e apparentemente il testo ha una storia e una sorta di coerenza nei tempi verbali non da poco arrivata quasi a fine album, “ultima chance” come dice anche lei... e forse anche “l'unica”.

Sul brano in feat. con Tiziano Ferro mi esprimo in modo definitivo e breve e conciso ora come non ho fatto quando è uscito il brano e il video annesso. Prima cosa: che all'inizio si dica “Elodie” e “Tiziano” lascia capire quanto siamo indietro ancora, quanto si voglia calcare l'oltreoceano e quanto Ferro non abbia capito che il mondo cambia, specialmente per i cliché atroci descritti in un testo che contiene solo modi di dire e parole in rime improbabili lanciate a caso, riscrivendo un nuovo testo e lasciando l'arrangiamento e la melodia sarebbe potuta essere una bella canzone del primo album di Ferro, ma purtroppo è il 2025 e non è così. Valuto il potenziale che avrebbe avuto in quel caso e la qualità che sicuramente si distingue dal resto, ma se penso solo per un secondo al “Dom Perignon” e alle serate in discoteca mi viene già la nausea, e non da sbornia, perché quella se la saranno presa quando l'hanno scritta. Passando di palo in frasca c'è il feat con Lorenzza nel brano In grado, e devo dire che anche questo non è male, ha un apparente coerenza generale e una malinonia più da post estate, decisamente apprezzabile Lorenzza nel flow senza strafare e senza estreme banalità ad oggi messe a destra e a manca in testi “rap” per così dire. L'album si conclude con Raro che è quello che avremmo voluto per poter fare una buona recensione, qui l'unica rarità è una linea melodica coerente per la voce, ma riflettendo il testo lo ritengo volgarissimo, sarò io malpensante sui doppi sensi e sulle relazioni tossiche (o forse violente)? Può essere... ma questa è stata la mia impressione, peccato perché anche qui con un altro testo e possibilmente qualche parolaccia in meno non sarebbe stato un brutto brano, anzi, arrangiamento e strumentale pazzeschi.
Sul brano portante invece del disco ovvero Mi Ami Mi Odi ho poco da dire... testo discreto ma anche questo nel pastone generale del tema portante del nulla mischiato con il niente, bellissimo arrangiamento e il sound generale, ritornello che inevitabilmente canteremo per l'eternità e che è fatto così bene da non poter non piacere. Anche qui un'occasione persa per dire qualcosa su una base che invece ha tantissimo da dire anche nel sound design. Premio questo con sacrificio.
Mi dispiace non averla sentita cantare davvero come so che potrebbe permettersi di fare Elodie, e non perché bisogna essere per forza chissà che, ma è sempre un peccato quando il potenziale c'è sia per gli occhi che per le orecchie ed essere costretti a percepire un piattume inaudito. Sicuramente il mio modesto consiglio non richiesto sarebbe quello di fare dei testi validi, così almeno tutto acquisirebbe un senso visto che in alcuni brani il sound non manca. Non si capisce se vuole essere un album sperimentale (a parte i cliché dei titoli stessi) o qualcosa che secondo i produttori possa risultare sperimentale. A me sembra tutto molto compresso e assolutamente privo di emozioni, se non lievemente il primo brano, i restanti 11 non mi hanno coinvolta minimamente.

Le pagelle
Ecco quindi la tracklist dell'album con il mio pagellino per ogni canzone:
1) Odio Amore Chimico - 9/10
2) Thaurus - 6/10
3) 1 ora - 8/10
4) Di nuovo - 3/10
5) Mi Ami Mi Odi - 9/10
6) Cuore nero - 5/10
7) Dimenticarsi alle 7 - 7/10
8) Black Nirvana - 0/10
9) Muah - 8/10
10) Feeling (feat. Tiziano Ferro) - 7/10
11) In grado ( feat. Lorenzza) - 8/10
12) Raro - 2/10
