Scusate, ma il cu*o di Tiziano Ferro dov’è? Lo vogliamo vedere. Dice: ma in “Feeling” non si vede neanche il cu*o di Elodie. Ok: allora vogliamo Tiziano Ferro in micro bikini e boa di pelo che se lo struscia in ogni dove. Questione di pelo contro questione di feeling. Voglio dire, mica Elodie e Ferro sono Riccardo Cocciante e Mina, che erano altri tempi quelli (anche se, secondo me, con le metafore del tempo, anche “Questione di feeling” di Cocciante e Mina, parlava di una botta ogni tanto e via “ma se canti resti là”, ci siamo capiti), erano anche i tempi di “Feeling” di Morris Albert. Adesso invece, che il cu*o ce lo fa vedere persino Damiano David (quello dei Måneskin, anche se gli dà fastidio che lo ricordiamo), prima della sua svolta stereotipa nel nuovo Valentino, non lo stilista omo, l’attore etero Rodolfo, che poi, a dire la verità, a Hollywood non si capisce niente e dicono che persino a Cary Grant, in gioventù, in piscina, gli piacesse molto il trampolino, ma non sono fatti nostri, dicevo adesso che il cu*o ce lo fa vedere persino Damiano, Tiziano Ferro invece no. Attenzione: non sto dicendo che Tiziano Ferro, in quanto omosessuale, deve per forza cantare l’omoamore, ci mancherebbe.
Qui stiamo parlando di arte, di interpretazione, di profondità dell’anima, come dice Elodie, dove anche la superficie è profonda (lo diceva Nietzsche) per cui i suoi nudi sono “artistici”, che poi è come si chiamavano una volta le foto delle donnine nude: foto artistiche per l’appunto, e anche in quel cinema-teatro lì, a Roma, il Volturno, “e ora direttamente da Parigi (che poi era Agira, o Capracotta, per dire) la grandissima artista…”. Insomma, questo per dire: Elodie e Tiziano Ferro, che ce la cantate a fare la canzone etero, quando siete Tiziano Ferro e Elodie? E questo non perché Fabrizio Corona abbia detto che Elodie è bisessuale, ma perché comunque, dalla coppia suddetta, ci aspettavamo, che ne so, una marcia in più, un overdrive che, come si dice, fluidifica, con l’accento sulla penultima “i”. Del tipo: volete fare la canzone d’ammore eterocontemporanea ché il pubblico è più vasto e anche gli eterocuriosi in macchina con la moglie ascoltano la canzone d’amore tradizionale (fi-i-iiliiiiing), e fatela!
Ma almeno nel video fluidificate come nel calcio di una volta: il completino giacca pantalone se lo mette Elodie e il bikini e il boa di pelo glielo diamo a Tiziano. No? In ogni caso, secondo la coppia Ferro-Elodie, la canzone è così profonda, ma talmente profonda, che i due hanno dato anche una spiegazione, davvero, ci hanno spiegato cosa significa, perché “scopami” non ci arrivavamo a capirlo. Elodie: “Racconta di fragilità che ci danno tridimensionalità, che danno forza se le accogli”. Ferro: “Questo brano esplora la psicologia umana. Il feeling è quella scintilla istintiva che ci guida. La canzone rappresenta una sorta di esplorazione profonda di una situazione complessa”. Sapete chi ci vorrebbe qui? Cercatelo su Google. Ci vorrebbe Renato Pozzetto che risponde a Gigi Marzullo. Io ho ascoltato la canzone. E per me si sarebbe tranquillamente potuta intitolare “Trombamici”. Che poi in fondo, a volere fare il riassunto, alla fine, la canzone è la storia di un sottone e di un bottanone. Questione di pelo.