image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo visto “Fino alla fine” al cinema, ma com'è il thriller di Gabriele Muccino? Ecco perché può dare una scossa alla tua vita (e farti venire voglia di rivedere tutti i film del regista)

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

14 novembre 2024

Abbiamo visto “Fino alla fine” al cinema, ma com'è il thriller di Gabriele Muccino? Ecco perché può dare una scossa alla tua vita (e farti venire voglia di rivedere tutti i film del regista)
Adrenalina, amore, sesso, vita (e morte). Tutto questo è “Fino alla fine” di Gabriele Muccino, un thriller romantico che può essere in grado di far risvegliare lo spettatore dal torpore di giornate tutte uguali. L'abbiamo visto e vi spieghiamo perché

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Fino alla fine non è una love story qualunque. Fino alla fine non è neppure un thriller standard. Assomiglia un po’ all’Estate Addosso e ricorda vecchie storie del passato, questo sì. Ma quel che è certo è che l'ultimo film di Gabriele Muccino non ci ha mai permesso di staccare gli occhi dal grande schermo. Neppure per un secondo. È la storia di una calda notte siciliana in cui Sophie (Elena Kampouris) dopo aver incontrato Giulio (Saul Nanni), invece di seguire sua sorella Rachel, sceglie di allontanarsi e di vivere un'intensa serata in compagnia di quattro ragazzacci. Fino alla fine è un racconto coinvolgente, dinamico. Merito di una regia straordinaria che sin dalle prime scene permette allo spettatore di lasciarsi assorbire dai colori, dai paesaggi e da quel mare blu feroce e profondo che rischierà di inghiottire tutto il resto. La verità è che il film del regista di Sette Anime e Come te nessuno mai ci ha svegliati. Dalla noia di novembre, dalla routine, dai silenzi del dopopranzo, da una stagione di mezzo che sta per abbandonarci.

20241114 160041564 8039
Gabriele Muccino e Elena Kampouris sul set di "Fino alla fine"
https://mowmag-store.myspreadshop.it

La protagonista Sophie scopre se stessa in questo viaggio improvvisato e lunghissimo in una notte dilatata che sembra non finire mai. Sophie scrive il nome della libertà: “su l’assenza che non chiede / Su la nuda solitudine / Su i gradini della morte / Sul vigore ritornato”. Prendendo (con timore riverenziale) le sacre parole del poeta Paul Éluard, certo scritte in tutt'altra circostanza, in tutt'altro tempo, siamo riusciti a capire meglio per quale maledetto motivo sia finita dentro questo casino. Sophie, libera e liberata da sua sorella, dai timori, dalle convenzioni, si unisce a un gruppo di sgangherati per recuperare se stessa. E forse per la durata di una serata dolorosa e irreale, grazie a una missione degna di un thriller poliziesco che dovranno d'un tratto seguire i protagonisti di questo racconto, riuscirà anche lei a scrivere quella parola, a comprendere finalmente il significato della libertà. Di Fino alla fine restano le immagini, segni indelebili di una maestria registica che ci ha fatto tornare la voglia di fare un rewatch dei film di Muccino e le grida di Sophie, Giulio, Komandante e Samba, che più che stridere con il film ne evidenziano invece l'aspetto più interessante: il disagio. Urlato al mondo, di tutti questi ragazzi stanchi che cercano di dare una scossa alla loro esistenza, a ogni costo.

20241114 160857148 3608
Saul Nanni e Elena Kampouris
https://mowmag.com/?nl=1

More

Abbiamo visto The Substance al cinema e vi spieghiamo perché il body horror femminista con Demi Moore e Margaret Qualley è più reale di quanto sembri

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

figata

Abbiamo visto The Substance al cinema e vi spieghiamo perché il body horror femminista con Demi Moore e Margaret Qualley è più reale di quanto sembri

Abbiamo visto al cinema “Eterno visionario” di Michele Placido: ma è un film che parla di Pirandello o di una famiglia disfunzionale?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Una cosa tira l'altra

Abbiamo visto al cinema “Eterno visionario” di Michele Placido: ma è un film che parla di Pirandello o di una famiglia disfunzionale?

Tag

  • Cinema
  • Festival del cinema di roma
  • Film

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

"Il morso di Tyson", Brunori Sas dopo l'elettropop scopre il marketing (anche sui social). Ma com'è il nuovo singolo "furbo" (vedi Netflix e Jake Paul)? Lo abbiamo ascoltato e...

di Benedetta Minoliti

"Il morso di Tyson", Brunori Sas dopo l'elettropop scopre il marketing (anche sui social). Ma com'è il nuovo singolo "furbo" (vedi Netflix e Jake Paul)? Lo abbiamo ascoltato e...
Next Next

"Il morso di Tyson", Brunori Sas dopo l'elettropop scopre il...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy