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Abbiamo visto Sconfort Zone, la serie di Maccio Capatonda su Prime Video, ma com’è? Un trip mistico con Giorgio Montanini, Valerio Lundini e... Ecco perché è tutto, tranne quello che vi aspettate

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

21 marzo 2025

Abbiamo visto Sconfort Zone, la serie di Maccio Capatonda su Prime Video, ma com’è? Un trip mistico con Giorgio Montanini, Valerio Lundini e... Ecco perché è tutto, tranne quello che vi aspettate
Immaginate una serie con Maccio Capatonda: leggera, tranquilla e divertente. Ora cancellate tutto. Perché Sconfort Zone su Prime Video è l’esatto opposto di quello che pensate, ed è proprio questo a renderla una figata pazzesca. Ah, e spoiler: ci sono pure Giorgio Montanini, Edoardo Ferrario, Valerio Lundini e Fru…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Cosa significa guardare una serie con Maccio Capatonda? Starsene spaparanzati sul divano a fine giornata, senza pensieri, occupare un angolo di spazio e accendere la tv per ritrovare dall’altra parte le solite clamorose versioni di se stesso: Padre Maronno, Jerry Polemica, Mariottide. Quelle che conosciamo da decenni e continuiamo ad amare. E invece no. Solo una parte di tutto questo immaginario sopravvive in quella che si rivela una delle serie italiane più interessanti, disponibile su Prime Video. Sconfort Zone nasce da un problema: Maccio Capatonda non ha più idee, è bloccato, senza creatività né inventiva. Lo dice in radio da Andrea Delogu, lo ammette ai suoi amici — i tre moschettieri (e coscienze) Lundini, Ferrario e Fru che incontra spesso in un centro benessere— lo ripete a cena con la sua compagna, lo confessa al suo agente disperato. Poi, un incontro fortunato (o sfortunato?) in ascensore con uno strano e rivoluzionario psicologo (Giorgio Montanini) e… tutto cambia. A Maccio è richiesta qualsiasi cosa, andare oltre i limiti della ragione, fingersi malato terminale, tradire tutti (anche se stesso), assaporare la morte per poter, finalmente, rivivere. Sconfort Zone è una roba serissima, che mette noi e Maccio al centro di una crisi. Un viaggio che sembra trascinarlo davvero dentro un film di Fellini, o trasformarlo in un moderno Odisseo o Enea sprofondato nelle viscere della sua mente, cercando di ritrovarsi. Un percorso catartico, verrebbe da dire, che funziona. Alla grande.

Scomfort Zone su Prime Video
Sconfort Zone su Prime Video
Valerio Lundini, Edoardo Ferrario e Fru in Scomfort Zone
Valerio Lundini, Edoardo Ferrario e Fru in Scomfort Zone

Sconfort Zone è esilarante, ma anche drammatica, costruita con cura e, in più occasioni, salvata dai perfetti Valerio Lundini (che interpreta se stesso con chirurgica precisione), Giorgio Montanini e la rivelazione Valerio Desirò, uno strano Cicerone e fan devoto di Maccio in questa discesa negli inferi della creatività. Tutto fila, tutto regge tra esperimenti di comicità demenziale e meschina, trend senz’anima dettati dagli algoritmi e l’intelligenza artificiale che tanto non basta a nessuno, nemmeno a Maccio Capatonda, che troverà la via d’uscita in questa serie (e nella vita?) solo grazie a se stesso, a chi gli sta attorno. E alla sua Sconfort Zone.

Giorgio Montanini e Maccio Capatonda
Giorgio Montanini e Maccio Capatonda
https://mowmag.com/?nl=1

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