image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Addio a Milan Kundera, scrittore insostenibilmente pesante ma necessario (a piccole dosi)

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

12 luglio 2023

Addio a Milan Kundera, scrittore insostenibilmente pesante ma necessario (a piccole dosi)
Milan Kundera è stato lo scrittore elogiato da critica e pubblico per antonomasia, il primo dei Peter Cameron e Scott Spencer che invogliano alla lettura adolescenti follower delle pagine di letteratura su TikTok senza rinunciare alla qualità. A volte, forse, troppo pesante. Eppure necessario, soprattutto ora che non c’è più, seppure da alternare ad altro, magari più leggero e divertente

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

È morto Milan Kundera. Per alcuni uno dei più grandi, minuzioso quanto complesso. Silenzioso quanto autore di una ricca bibliografia. Non dobbiamo mentire. Kundera è stato un autore influente, entrato anche nell’immaginario collettivo dello scrittore non commerciale ma popolare, una sorta di unicum in grado di tenere insieme un forte magnetismo (anche per via di alcuni dei suoi titoli, tra cui L’insostenibile leggerezza dell’essere) e una ricca e approfondita visione delle cose, quasi mai valorizzata da una scrittura leggera. In un certo senso, purtroppo, Kundera è stato uno scrittore inflessibile, in grado di regalarci delle grandi opere che, allo stesso tempo, rischieranno di diventare volumi scolastici, noiosi, perfino antiquati. Forse pesanti come l’epoca del loro autore. Grandi ma immobili, in cui la capacità di prendere seriamente i giochi, parafrasando Citati, diventa l’eterno scherzo di prendere per gioco le cose serie. Eterno ma stancante. Kundera è invecchiato male. Ma impossibile non dirlo grande, anzi grandissimo. Se ne va a breve distanza da un altro autore appartato, McCarthy, nonostante il loro ritiro autoimposto ha assunto due connotati diversi. Da un lato McCarthy è uno scrittore di clausura, che ha scelto per sé qualcosa che avrebbe potuto evitare; dall’altro lato, invece, Kundera è un recluso, ingabbiato in una forma di stanchezza – forse – senile. Negli ultimi anni parlava solo ceco, non accettava, per così dire, il compromesso, come l’anziano che evita le buone maniere perché troppo stanco.

Milan Kundera
Milan Kundera

È morto Milan Kundera, in molti non lo capiranno. Altrettanti credono di averlo capito ma è solo apparenza. Lui vive (ha sempre vissuto) di questo doppio, grande profondità ma nessuna leggerezza. Un binomio forse necessario, ma inattuale. Kundera ricorda più un autore della prima metà del Novecento che non un autore vissuto per vent’anni nel nostro secolo, che avrebbe potuto in qualche modo assorbire un po’ della velocità dei nostri giorni. Non ha voluto. Avrebbe potuto farlo, come alcuni autori dotati di un’eccezionale giovinezza, almeno a partire dagli anni ottant’anni, vent’anni prima della virata del Millennio. Ma forse non serviva a lui e non serve a noi. A volte abbiamo bisogno di penne anchilosate per scoprire anche nelle pagine che sembrano meno contemporanee una spunta di attualità. Quindi cosa ci lascia Kundera? Ci lascia Lo scherzo, il suo più grande romanzo, e un cucchiaio di legno, come quello di Cusano, per scavare in profondità dove oggi si cerca con altri strumenti, come quelli della letteratura politica. Kundera, che di politico aveva meno di quanto si credesse, è l’occasione di approfondire senza cedere ai libri volantino, i libri propaganda. Leggerlo, almeno qualche volta, significa ricongiungersi con la letteratura, che è fatta sì di avventure e intrighi di sostenibilissima leggerezza, ma anche di drammi e Storia di insostenibile complessità.

Milan Kundera
Milan Kundera

More

Houellebecq non è invecchiato male, è sempre stato vecchio. E “Qualche mese della mia vita” dimostra il bluff

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Giù la maschera

Houellebecq non è invecchiato male, è sempre stato vecchio. E “Qualche mese della mia vita” dimostra il bluff

È morto Cormac McCarthy, lo scrittore biblico e selvaggio più grande del nostro tempo

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Profeti contemporanei

È morto Cormac McCarthy, lo scrittore biblico e selvaggio più grande del nostro tempo

Auguri Aldo Busi, il Flaubert italiano, che ha scelto di sparire dalla mediocrità contemporanea

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Lui è leggenda

Auguri Aldo Busi, il Flaubert italiano, che ha scelto di sparire dalla mediocrità contemporanea

Tag

  • Letteratura
  • Libri

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)
  • LA BOLLA DEI CONCERTI È ESPLOSA! Tour saltati e mancati sold out, ma non saranno finiti i soldi? Troppi live post pandemia si scontrano con stipendi a picco e aumenti dei biglietti: tutti i dati

    di Gianmarco Aimi

    LA BOLLA DEI CONCERTI È ESPLOSA! Tour saltati e mancati sold out, ma non saranno finiti i soldi? Troppi live post pandemia si scontrano con stipendi a picco e aumenti dei biglietti: tutti i dati

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Måneskin negli stadi, Fegiz: “Hanno i numeri, perché mostrare tette e cu*i?”. E sui Pinguini Tattici Nucleari: “Dov'è il repertorio?” Quanto a Blanco, Ultimo, Tiziano Ferro e Marco Mengoni…

di Maria Francesca Troisi

Måneskin negli stadi, Fegiz: “Hanno i numeri, perché mostrare tette e cu*i?”. E sui Pinguini Tattici Nucleari: “Dov'è il repertorio?” Quanto a Blanco, Ultimo, Tiziano Ferro e Marco Mengoni…
Next Next

Måneskin negli stadi, Fegiz: “Hanno i numeri, perché mostrare...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy