Striscia la notizia potrebbe davvero chiudere? Dopo 37 anni la trasmissione, tanto amata quanto discussa, sembrerebbe avviarsi verso la fine. “È innegabile che stia vivendo un momento faticoso, dopo 37 anni è normale che succeda”. Queste le parole di Pier Silvio Berlusconi, che su Antonio Ricci ha detto: “Parlo spesso con Antonio Ricci e sono fiducioso che trovi la strada per tornare a crescere. Per il futuro non escludo un’alternanza di prodotto, ma oggi conto molto su Antonio”. A parlare del futuro di Striscia la notizia, e non solo, è anche Carlo Freccero, ex direttore di Rai 2, in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano. “Non ne sono affatto certo. Non credo che Striscia sarà cancellato dal palinsesto perché è il programma più longevo di Canale 5, ed è soprattutto il più identitario”. E ha continuato: “Soffre in termini di share, è vero. Ma il suo rating (il numero di spettatori) è assai superiore alla maggior parte dei programmi di prime time della rete, a parte quelli di Maria De Filippi”.
La “battaglia”, però, non sarebbe tra Striscia la notizia e i programmi Mediaset, ma con i “pacchi” di Stefano De Martino, persa fino a oggi. “Il merito è di De Martino, che è esploso come showman e con il ‘Dottore’ Pasquale Romano ha trasformato Affari Tuoi in un game show, anzi qualcosa di ancora più inedito: un format show che specula in forma ludica sulla ludopatia degli italiani”. E sui reality, genere “di punta” di Canale 5 nell’era di Pier Silvio Berlusconi, Carlo Freccero ha detto: “In questi anni i reality hanno asfaltato tutto, anche per ragioni di budget, a Mediaset ci sarà da lavorare parecchio sulla qualità dei programmi in prime time prima che la Rai si riorganizzi anche in questa fascia. A Mediaset si è persa la comicità, e questo è un ulteriore problema per Striscia”. Ma se fosse Antonio Ricci a volersene andare da Mediaset? “Dovrebbe fare di tutto per trattenerlo. Se posso dare un consiglio, si potrebbe trasformare Striscia in versione stralarge, settimanale da prima serata, qualcosa di analogo a Le Iene. La genialità di Ricci tornerebbe all’era di Drive In, le sue origini da comico puro, e lo farebbe alla grande”. E Frecero ha concluso: “I tempi sono maturi: la storia si ripete, la televisione sempre”.