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Amici 23, figli d'arte (Pausini) e ex X Factor: la scuola usa e getta nel nome dei follower e dell'autotune

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

25 settembre 2023

Amici 23, figli d'arte (Pausini) e ex X Factor: la scuola usa e getta nel nome dei follower e dell'autotune
Riapre il vivaio di Maria De Filippi, e ad assicurarsi un banco sono ancora i figli d'arte (figliastro della Pausini) e ex talent (da XFactor a Sanremo Giovani e via così). Tant'è, Amici non è più una scuola per promesse emergenti (e nemmeno per talenti)

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

È iniziata una nuova stagione di Amici (la 23esima) e io non so cosa dire. Decisamente l'appuntamento meno attrattivo della stagione, malgrado il parterre di ospiti chiamati a consegnare magliette, e allenatori (confermati e ripescati) che devono tutto (o quasi) a Maria De Filippi. Vuoi perché li ha creati lei (da Stash ad Annalisa), vuoi perché li ha rimessi in moto sempre lei (Rudy Zerbi, Raimondo Todaro e via così). Che poi il pubblico in studio è sempre più insopportabile e rumoroso, e poco attento ai contenuti artistici (se mai ce ne fossero) e sin troppo agli addominali di questo o quell'altro aspirante (pensa poi quando concorrono e si ritrovano una fanbase bella e pronta). È un pubblico di “bimbiminkia” (la definizione di Morgan dei bei tempi). Ma Amici non può fare a meno di quel tipo di spettatori, è la sua miniera d’oro. Come non può fare a meno, a quanto pare, degli amici degli amici. Vale a dire dei figli d'arte e dei volti già noti, ormai una tradizione dopo LDA, cocco di papà Gigi (D'Alessio) e Angelina Mango, che sia mai qualcuno s'azzarda a dire che è emersa più che altro per il cognome.

Amici la classe
Amici la classe in formazione

Una volta selezionavano gli sconosciuti-sconosciuti, ora è una scrematura opposta: trova l'esordiente puro nel mucchio. Che si aggiunge alla sfida, trova il talento in mezzo al piattume. Almeno una: Mew (come i Pokémon), forse l'unico sussulto in due ore di mortorio. Per fortuna è promossa allieva, un’altra meritevole, tale Giulia (di Napoli), no. Per far posto al primo fenomeno in serie, Mida: eccolo (agli inizi persino con Emis Killa) sul suo profilo IG da oltre 40mila follower abbracciato ad Amadeus sul palco dell'Ariston, a un passo da Sanremo Giovani. Ah. Passiamo poi a Matthew, migliore amico di Irama, e Lil Jolie, già sotto etichetta Elektra Records, label di Warner (con allora Achille Lauro nelle vesti di direttore artistico) e ancora Joseph Carta, in arte Holden.

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Holden figlio di Paolo Carta

Nientemeno che figlio di Paolo Carta, marito di Laura Pausini: anche il figliastro della Pau usa l'autotune. Come direbbe lei: “scusate, ma adesso cantano cani e porci”. Che ridere. C’è poi lo scarto da X Factor. Holy Francisco, che solo qualche mese fa cantava (sotto altro nome) Martina sei una stronza. Escono da una porta e entrano da una finestra, coi capelli d'altro colore, il solito. Per carità, tra i ballerini la musica è la stessa. Allora, vai con Chiara Porchianello, amica di Giulia Stabile, e Dustin, amico di Isobel e altri che già si conoscevano tra loro. Neanche il tempo di un'edizione, hanno già il rimpiazzo sicuro. Rassegnatevi, quella mariana non è più una scuola per promesse emergenti. Che poi è sempre stato un programma televisivo, mica una fucina di talenti: contano solo i follower.

Holy Francisco
Holy Francisco

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