Me lo domandavo già da tempo, e qui uso la prima persona per empatia verso l'argomento che sto per trattare. Mi domandavo cosa potesse fare ancora Angelina Mango non dico per superare, ma anche 'soltanto' per mantenere il livello di successo raggiunto dopo la partecipazione, e il secondo posto, al talent Amici di Maria De Filippi. Volare su Marte con la sola spinta delle sue vibranti corde vocali cantando l'Inno di Mameli? Forse. Era maggio 2023 e da quel momento la vita della giovane artista figlia d'arte è stata benedetta da una trafila di successi ineguagliabili: dopo l'ottimo singolo estivo ('Ci Pensiamo Domani'), è arrivata a vincere l'ultimo Festival di Sanremo con 'La Noia', rappresentando poi l'Italia all'Eurovision Song Contest. Non ha mancato una tappa dei vari festivalbarini tv della scorsa bella stagione, stando sul palco praticamente ogni sera. Non si contano i duetti sfornati, oltre al disco 'Pokè Melodrama': 'Angelo Custode' con Tedua, fino alla più recente hit 'Per due come noi' insieme al lanciatissimo Olly. Il suo primo tour nei club risale al 2023 e soltanto dieci giorni fa, il management che l'ha in scuderia l'ha proposta ai Grammy per tenerla in considerazione come nominata a 'Miglior Artista Emergente'. Oggi Angelina Mango non ce la fa più e affida ai social una accorata lettera ai fan in cui annuncia di rinunciare all'imminente ennesimo tour, con date in Italia e in Europa perché "Devo prendermi una pausa". Nel giro di poco più di un anno, ha raggiunto picchi di carriera che artisti di lungo corso non hanno visto in un'intera vita nel mondo delle sette note. E la domanda è: va bene battere il ferro finché è caldo, ma la super premiata Angelina non sarà finita nei gangli di una macchina, quella del successo a ogni costo, che l'ha sfruttata all'osso?
Mentre la stampa italiana elogia la giovane artista, 23 anni, per questa coraggiosa scelta di prendersi una pausa di fronte a un imminente tour - ovviamente sold out, qui a MOW ci fermiamo un attimo prima e raccogliamo, concordando, i commenti che gli utenti, fan e non della figlia d'arte, stanno postando sui social: le persone sono preoccupate. Sono preoccupate perché vedono la parabola ascendente di Angelina come una forzatura che lei avrà pur accettato ben volentieri - chi non lo farebbe? - e da cui poi, però, è finita per rimanere schiacciata. Almeno, attualmente. Per restare sempre sulla cresta dell'onda, ha dovuto farsi in quattro, in cinque, in seicento perché così le è stato richiesto. In questo modo, non ha mai bucato un'apparizione tv, una serata per esibirsi, per quanto l'Italia intera stesse già cantando e ballando, non solo su TikTok, i suoi brani. Una centrifuga che, a lungo andare, non ha fatto bene alla sua salute né mentale né fisica. Angelina Mango ha 23 anni, è famosa da poco più di 365 giorni ed è già in burnout lavorativo. Non certo per debolezza personale, intendiamoci, ma perché le sono stati imposti dei ritmi fuori da ogni grazia, come fosse un elettrodomestico: pigi un tasto ed esce la hit, la performance perfetta sul palco, tutta coreografie e voce celestiale. Angelina Mango, però, non è un elettrodomestico, ma un essere umano, una ragazza. Una ragazza oggi molto diversa rispetto da quell'angelo che si esibiva ad Amici di Maria De Filippi piano e voce nemmeno troppo tempo fa. Scavata in viso, emaciata, tesa. C'è chi sospetta, a occhio, che abbia perso almeno dieci chili. E no, nessun nutrizionista sano di mente l'avrebbe messa a dieta.
Impossibile, a questo punto, non pensare alla parabola discendente di Sangiovanni, altro ex Amico di Maria De Filippi, che partecipò allo scorso Sanremo dopo aver rilasciato diverse hit, divenute celebri perfino in Corea del Sud, come 'Farfalle'. 21 anni, sul palco dell'Ariston si era presentato come l'ombra di se stesso, dichiarando sin da subito di soffrire di depressione, attacchi di panico e compagnia invalidante. Impossibile immaginare cosa si aspettasse chiunque abbia avuto il barbaro coraggio di spedirlo, messo così, in quel tritacarne ma il risultato fu, inevitabilmente, un ultimo posto in classifica e il sofferto annuncio di un temporaneo ritiro dalle scene da parte del giovane cantautore, impegnato nella battaglia contro i propri mostri personali. Ha perfino rinunciato a una data al Forum di Assago rendendosi conto di non essere in grado di poterla affrontare con i nervi così a pezzi.
La storia di Sangiovanni è quella di un ragazzo che, una volta uscito da Amici, ha avuto un po' di fortuna discografica anche grazie alla relazione con la ballerina Giulia Stabile, conosciuta proprio in quella scuola televisiva. La coppia, poi scoppiata, finì addirittura sulla cover di 'Vanity Fair' a un'età in cui, in genere, si sogna al massimo di fare i casting per la trasmissione. Tutto troppo presto, tutto troppo subito. Appena la 'fama' si è allontana da lui, in corrispondenza con la rottura dalla compagna, Sangiovanni è caduto in pezzi. Pare che oggi sia tornato in studio di registrazione, che stia riuscendo a riprendere in mano la propria vita e la passione per la musica. Gli auguriamo, naturalmente, ogni bene. Ma la sua storia, per quanto opposta, non è poi così distante da quella di Angelina Mango che oggi rinuncia a un doppio tour dopo essere stata spremuta come un limone. Lei non si ferma perché non ha più un pubblico una volta esaurita l'onda medio-lunga della celebrità concessa dal talent. Ma si ferma perché chi la gestisce nell'ultimo anno abbondante l'ha trattata alla stregua di un prodotto, dicevamo, di un elettrodomestico sforna-hit e non come una persona, una giovane persona. Una giovane persona investita da una fama faraonica, incontestabile, travolta da tutto ciò che aveva sempre desiderato. E tutto ciò che aveva sempre desiderato ha finito per nutrirsi di lei, mangiandiosela fino all'osso. Siamo certi che si riprenderà, perché è un talento vero e cristallino. Il problema, però, resta e assume i contorni del classico elefante nella stanze che nessuno vuole guardare: questi ragazzi, più o meno talentuosi, che escono da programmi televisivi sembrano non avere scampo. Se hanno successo vengono spremuti come limoni finché non crollano. Se non ne hanno o se lo perdono in fretta, le discografiche si dimenticano di loro come non fossero mai esistiti, mandandoli in depressione, prigionieri degli angoli più bui della propria psiche, a 20 anni appena. Potrà mai esistere una via di mezzo? Auspichiamo fortemente che possa esistere. Perché tutto ciò non è accettabile. Anche se non se ne lamenta, se non si indigna nessuno perché no, non conviene. Pazienza. Val sempre la pena di dire ciò che è vero. E sbagliato.