Ieri ho fatto 26 anni e al terzo giro di shottini abbiamo costretto il proprietario del locale, un hiphoppettaro vecchia scuola, a mettere Bla Bla, di Anna e Guè, uscita qualche ora prima.
“La metto solo perché è il tuo compleanno, Lorè, altrimenti ti cacciavo” ci fa Kekko.
Mi aspettavo un pezzo tamarro influenzato da Bla Bla del “malato mentale” Gigi D’Agostino, e anche se i due producer Merk & Kremont non hanno campionato il buon DAG il risultato è quello: base zarra, ritmata, che ti fa atteggiare. Ottimo riempitivo quando sei al terzo giro di vodkaborghetti.
Questo featuring con il Re dell’attitudine gangsta in Italia, ossia Guè Pequeno, conferma che Anna continuerà a macinare numeri su numeri.
Anna Pepe, spezzina 17enne, è una picciotta che ha sfondato i 38 milioni di streams su Spotify con il suo primo singolo: Bando. Non sapete di che sto parlando? Ci può stare, se non avete cugini e fratelli più piccoli e siete nati tra il 1979 e il 1994, altrimenti state mentendo.
Bando per Anna è stata la svolta, tipo il panchinaro che entra all’84esimo nel derby e segna il gol che sblocca e conclude la partita.
Oggi Anna sta con Guè Pequeno in Bla Bla, è inutile fare la parafrasi del testo su genius, è un pezzo studiato per coprire questi mesi di vuoto autunnale e per essere pompato nelle palestre milanesi durante le lezioni di crossfit.
È divertente leggere i commenti degli addetti ai lavori hardcore, quelli che un po’ gli brucia che una ragazzina minorenne faccia soldi e collaborazioni, perché BANDO di Anna è stato remixato da Gemitaiz e MadMan, da Rich The Kid e ha chiuso pure un feat con Ghali, Hasta la Vista.
Brucia ah?
Ha ragione Anna quando dice: “Parli troppo tu, non fai nada, parli troppo non fai nada, tu prega, poi paga!”.
Voi parlate pure, ché lei va a ritirare il cash al bancomat. Sta sfruttando la wave di Bando, e fa bene a posizionarsi così, deve farlo, con canzoni che richiamano quello stile, da primi posti in classifica. Avrà tempo per tirar fuori un disco, per strutturare qualche testo figo, ma per ora deve spingere. Tutto quest’odio che riceve ogni volta che pubblica anche un’unghia smaltata su Instagram, non fa altro che accrescere la sua notorietà.
Per me, questo featuring con Cosimoney Guè è un attestato di successo: Guè commercia gioielli, è socio di ristoranti e mo’ si è aperto pure un club a Lugano, il Jungle. Il suo ultimo album, “Mr.Fini”, ha spaccato il culo a tutta la scena, tra pezzi da hit come Chico, robe street e pure più intime, come Stanza 106 o Ti ricordi?
Guè non è uno che fa le cose a cazzo, insomma.
Se ha scelto di mettersi con Anna, sarà perché ci vede un prospetto su cui puntare.
E voi, sì voi rancorosi e sdegnati, che vi scandalizzate per il successo della trap, ricordate sempre che da piccoli le hit erano robe come cleptomania, calma e sangue freddo e non capiva che l’amavo.
E le cantavamo, le mettevamo sull’Mp3 per smezzarci le cuffiette con le ragazzine di classe, perché seriamente: chi è che limonava coi Metallica e con Iggy Pop?