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Giuseppe Cruciani con "Nudi"
è il Michel Houellebecq italiano

  • di Ray Banhoff Ray Banhoff

7 ottobre 2020

Giuseppe Cruciani con "Nudi" è il Michel Houellebecq italiano
Sono pochi, pochissimi, i libri in uscita durante un anno solare che meritano di essere letti. Nudi di Giuseppe Cruciani (appena pubblicato da La Nave di Teseo) è assolutamente uno di quelli. E lo è anzi, soprattutto, se odiate chi l’ha scritto

di Ray Banhoff Ray Banhoff

Sono pochi, pochissimi, i libri in uscita durante un anno solare che meritano di essere letti. Nudi di Giuseppe Cruciani (appena pubblicato da La Nave di Teseo) è assolutamente uno di quelli. E lo è anzi, soprattutto, se odiate chi l’ha scritto.

“Odio” non è un vocabolo esagerato, quello di Cruciani forse è uno dei nomi più divisivi d’Italia. L’autore, di cui potete osservare il lato b in copertina, vanta una folla di seguaci che ha storpiato il suo nome in Crux (il richiamo al condottiero romano, il “dux” - che non è Benito attenzione - è molto esplicativa) e altrettanti ammiratori che lo ritengono un populista, un incivile, il diavolo in persona. Si può dire che Cruciani sia il nome più vicino a Houellebecq che abbiamo in Italia. 

Questo paragone non è una paraculata. Alcuni direbbero che i due amano provocare, ma piuttosto dovremmo dire che i due amano essere se stessi. È proprio il non nascondere la loro personalità, le loro vergogne, le loro bassezze, che li rende oltraggiosi. Di solito si da del provocatore a chi ha più coraggio di noi ma non si riflette sugli sforzi che ha fatto quella persona per giungere a un livello tale di autostima da permettersi di fregarsene del nostro giudizio.

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Nudi è un manifesto del crucianesimo. Il titolo svela l’ovvio tema del libro: scambismo, tradimento come unica salvezza per la coppia, perversioni sessuali, storie di puttane, trans, fighe pelose, annusamento di piedi, misure del pene, squirting e così via con qualsiasi sottotema del sesso che è trattato ormai da anni, ogni sera, nella radio di Confindustria, grazie a La Zanzara, la strabiliante trasmissione creata da Cruciani e condotta assieme al suo antitetico compagno David Parenzo (e Alberto Gottardo più recentemente). 

Il sesso è una roba semplice tutti lo facciamo e tutti ci pensiamo. Freud lo metteva ovunque e forse esagerava, ma anche noi lo mettiamo ovunque, specie quando non ne parliamo o lo nascondiamo. Perchè per assurdo c’è ancora qualcuno che nel 2020 ha dei tabù sul sesso, ed è una cosa così da ventesimo secolo che pare ridicola. 

Se c’è un momento di libertà totale nella vita di un essere umano è quando scopa. A letto si può fare di tutto: darlo, prenderlo, farsi schiavizzare, legare i partner, ammanettarlo, penetrarlo/a con uno strap-on. Insomma, già la vita è difficile, almeno a letto lasciateci stare.

Cruciani stende 480 pagine velocissime di racconti e interviste ai radioascoltatori (che comprendono le coppie amatoriali e i gigolò così come Rocco Siffredi, Feltri, Sgarbi, Carlo Pernat, Pupo e lo stesso Cruciani) tema sesso che ha avuto negli anni. Il risultato è palesemente qualcosa che va oltre alla provocazione. Tutto appare così normale, così privo di ogni giudizio morale, così vicino a come lo viviamo. Nudi è un libro che andrebbe letto a chi si sente diverso, a chi si vergogna di volersi fare pisciare addosso, a chi vuole fare un’esperienza con un trans o un gay ma ha troppa paura di affrontarne le conseguenze. 

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Ci sono le storie di chi si prostituisce senza per forza appartenere al mondo dello sfruttamento e del degrado, ma fa quello che in altri paesi è definito il “sex worker” e paga le tasse, mentre da noi è costretto all’esilio sociale. Così come ci sono le storie di tutti quei poligami che hanno realizzato quanto sia impossibile essere fedeli a vita («L’unico maniaco è il monogamo» dichiara Sgarbi) e quanto sia potente riuscire a separare l’amore dal sesso.

Roland Barthes lo scrisse chiaramente in Frammenti di un discorso amoroso: l’amore è una patologia, una nevrosi. La fedeltà è un concetto sociale, ma non fa parte dell’istinto umano quanto piuttosto di un patto di convivenza. Cruciani cavalca queste frequenze.

E la gelosia? È umana e pericolosa e non va sottovalutata. Lo stesso Cruciani parla di quanto ha sempre voluto un rapporto aperto e di quanto sia stato difficile lottare con la propria gelosia. Dice una cosa bellissima: la gelosia che brucia di più è quella del passato, perché non si può intervenire. Si fa raccontare tutto degli uomini prima di lui da una donna di cui è innamorato, fino a eccitarsi e arrabbiarsi, concludendo poi per masturbarsi con lei via messaggio. Solo affrontando quello che ci terrorizza lo possiamo superare e ognuno lo fa a modo suo.

Nudi parla di sesso con il linguaggio del sesso che può essere dolce quanto sporco, scabroso quanto eccitante. 

Ecco alcuni esempi: «È l’erotismo che muove il mondo. Perché la sessualità è un’invenzione, un atto creativo, di immaginazione e volontà di vivere. L’eros è la misura di tutto». (Roberto D’Agostino). 

«Sono normodotato, l’unica parte di me normale è l’uccello» (Vittorio Sgarbi).

Se volete fare un regalo per Natale al suocero di cui scopate la figlia, se volete dire a vostro marito che non vi scopa più come prima, se volete dire a vostra mamma che siete gay, se volete anche solo godervi una lettura bukowskiana, ecco il regalo di Natale che cercavate.

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  • Giuseppe Cruciani
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