Luisa Ranieri è senza dubbio una delle donne più belle e più “cinematografiche” d'Italia. Se ne è accorto Johnny Depp, inserendola “senza bisogno di fare un provino” nella scuderia del film Modì, per cui è regista, in uscita nel 2024 in tutte le sale. Se ne è accorto anche Fabio Fazio, invitandola in trasmissione a Che Tempo Che Fa per un'intervista esclusiva sui retroscena più inaspettati della sua carriera e del nuovo film in lavorazione negli Stati Uniti con Depp. “Sul film con Depp? È andata bene ed è stato tutto molto divertente. Ad agosto, ero in vacanza, mi chiamò la mia agente dicendomi che Johnny Depp mi voleva nel suo film. Dissi che non avevo date e che non avevo tempo per fare un provino. Lei mi disse che non voleva farmi un provino, voleva direttamente offrirmi il ruolo”. L'attrice napoletana parla anche di quella che sarebbe “la maledizione di Lolita Lobosco”. Ogni volta che è indaffarata per le riprese sul set del suo personaggio più celebre, ecco arrivare qualche proposta irrinunciabile: “Prima con Sorrentino, poi con Depp... E mi succede ogni volta di interrompere. Lolita sa che, di tanto in tanto, dovrà prendersi una pausa”. La Ranieri si lascia andare anche a un discorso molto particolare sulla sua dimensione mentale. In un periodo nel quale l'attenzione ai problemi psicologici è particolarmente alta, Luisa Ranieri sceglie di aprirsi, con il suo vissuto e i suoi problemi personali, nonostante il successo stratosferico a cui si è affacciata grazie a È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino. Rivela, a poche ore dal red carpet, di aver preso un calmante. “Ero completamente distaccata dalla realtà che mi circondava” aggiunge “Avevo troppa paura”.
Ammettiamolo: quante volte capita di vedere un personaggio così in vista fragile di fronte a milioni di telespettatori? Quante volte la voglia di apparire viene meno rispetto al bisogno di esprimersi per ciò che si è? Peccato che Fabio Fazio preferisca rimanere in superficie, non scavare a fondo. Fazio accenna a tantissimi argomenti, ma non ne approfondisce mai mezzo: è la tecnica per cui un'intervista esiste più in funzione delle domande dell'intervistatore, che delle risposte dell'intervistato. E così sopravvive lo schema per cui lo scambio tra i due farà notizia a prescindere dalla verità e dall'opinione di chi siede di fronte allo “spara domande”, che in questo caso è Fazio; che in troppi casi è Fazio. “Sono cresciuta in una famiglia di donne, come Lolita Lobosco. Mia madre si è separata molto presto, aveva tre figli. Io sentivo molto la responsabilità di rigare dritto, di non dare pensieri. La mia fisicità dava ansia a mia madre e io la percepivo. Per questo non ho vissuto benissimo la mia femminilità, anzi, per molto tempo mi sono protetta, non la esibivo tanto”. La realtà di Luisa Ranieri viene abbracciata da molte donne, che crescono con l'idea che essere belle sua fondamentale per essere felici. La stessa Ranieri ha conosciuto l'esperienza di guardarsi allo specchio e di non rispecchiarsi nell'immagine riflessa, non riuscendo a filtrare quei sentimenti di paura, di disagio, di non accettazione di sé e del proprio corpo, che l'hanno caratterizzata per una vita. “Nonostante tutte le paure che ho avuto nella mia vita e, soprattutto, nonostante quei calmanti presi prima degli Oscar del 2022, oggi mi ritrovo a vivere un momento straordinario della mia carriera”.
Verso la parte finale della serata, Luisa Ranieri aggiunge quella postilla che riesce a conquistare il pubblico in studio: “E questo momento arriva proprio tra i 48 e i 50 anni”. Un messaggio, il suo, che esprime speranza e senso di rivalsa anche per le donne che, alla soglia dei cinquanta, arrivano a una fase di stallo. In molte sviluppano depressione e totale distacco dall'età che stanno vivendo. La Ranieri che vediamo da Fazio parla di sé, ma rende il suo vissuto concreto e universale, identificandosi nella categoria femminile con una delicatezza appena visibile tra le righe. Quello che lascia l'amaro in bocca è che Fazio, proprio come nell'intervista alla modella Naomi Campbell, incentri quasi tutto l'intervento della Ranieri su una “questione estetica” e slitti subito a un altro argomento quando lei accenna ai calmanti, alle ansie per il suo fisico e alle paure che esse hanno generato con il passare del tempo. Come se le domande a una bella donna debbano essere “solo” domande a una bella donna e non a una donna di successo, fatta di carne e sentimenti. L'impressione è che Fazio sappia perfettamente come catturare l'attenzione di una grande fetta di pubblico e che si mantenga costantemente nella comfort-zone della bellezza femminile, che gli alza lo share; ma è davvero questo il massimo a cui aspiriamo dalla televisione italiana? Forse no, ma è quello che ci meritiamo.