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Bambine e Lamborghini,
ecco cosa non dicono
sul servizio di Letizia Battaglia

  • di Simona Scalia Simona Scalia

20 novembre 2020

Bambine e Lamborghini, ecco cosa non dicono sul servizio di Letizia Battaglia
Polemica sulle foto della grande fotografa Letizia Battaglia per Lamborghini. Lei ha risposto: "Palermo è bambina". Ma i commenti sui social hanno replicato. “Sono di cattivo gusto". E la casa automobilistica ha precisato: "Le giovani modelle segno di speranza"

di Simona Scalia Simona Scalia

Lamborghini, prezzo medio di un'auto 500mila euro, un team pubblicitario di tutto rispetto. Un'iniziativa che ormai è polemica da giorni. L'idea è stata quella di fondere la bellezza delle regioni Italiane direttamente con il suo brand, compito per cui sono stati scelti 10 fra i maggiori fotografi italiani.

Un discreto numero di autori (Micalizzi, Piero Gemelli, Gianluca Galimberti alcuni dei nomi coinvolti), una reazione choc, che punta il dito su Letizia Battaglia, “special guest” dell'evento.

La storica reporter è uscita dal suo range con delle foto a colori a soggetti giovani (due modelle quasi adolescenti gradevoli di aspetto, vestite negli standard dei giorni nostri) e una costruzione della fotografia apparentemente casuale e confusionaria.

“Accostare ragazzine alle automobili, questa è mercificazione!” – “non riconosco la Battaglia, dov'è il suo bianco e nero?” – “l’automobile è troppo offuscata dai soggetti” gridano i commenti sui social.

Ok, sono foto che non ti aspetti. In prima battuta non penseresti certo alla mano di una donna che per 40 anni ha fotografato Palermo, bambine, scene in movimento, micro mossi e pochi orpelli… Ma un attimo. Queste caratteristiche in queste foto ci sono tutte!

Non è che questo bianco e nero ci condiziona un po’ troppo?

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Il servizio di Letizia Battaglia

Penso a quante volte ho visto fotografie cercare goffamente di imitare Helmut Newton, ovviamente senza sfiorare il suo genio neanche per sbaglio. Il fatto di aver piazzato una modella in bianco e nero in una posa pseudo – fashion (ormai divenuta l'anti – moda) sembrava conferire a chicchessia il diritto di inserire a caratteri cubitali la didascalia “Tributo ad Helmut”.

Cambia l'autore qui, ma la storia è la stessa. Ecco perché.

Le ragazzine ci sono? Si. Ed è un marchio della Battaglia da sempre. Che dire della composizione? Ho qui davanti un'antologia della fotografa e non c'è neanche una foto composta in maniera pulita (come un Cartier Bresson per intenderci). È un continuo ammassarsi di persone, accozzaglie di gente che si muove, smorfie del viso, soggetto in primo piano con cose che accadono sullo sfondo, quasi casualmente e senza nulla di studiato. Di ragazzine adolescenti ce n'è a volontà. La stessa Letizia in più riprese ha affermato: “Se vedo una ragazzina magra, coi capelli lunghi e lo sguardo triste, la voglio fotografare perché rivedo la me bambina che non ho vissuto”. Ma allora nessuno parlava di strumentalizzazione di minori.

È come imbattersi sulla foto di una bambina di 9 anni al mare con il costume a mutandina: ci sarà chi percepisce una piccola a mare in costume e chi una giovane ragazza un po’ troppo scoperta.

In fondo la mente vede ciò che sceglie di vedere.

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Il servizio di Letizia Battaglia

Avrebbe potuto fare il solito servizio a pellicola, vero. Magari piazzarci anche una prostituta con l'autoreggente in vista che passeggia per via Maqueda mentre le sfreccia di fianco una Lamborghini, purché in bianco e nero. Così sarebbe andato bene a tutti, quale mercificazione? È verità, è “Arte”. La verità è che adesso a via Maqueda ci stanno le fish-and-chips e non trovi un chiosco di arancine neanche a pagarlo oro e Letizia questo lo sa perché a Palermo ci vive. Sarebbe stato anche un po’ ridicolo dipingere la città allo stesso modo di 40 anni fa.

Fa un po’ male dirlo, ma a volte si va timidamente contro ad una regola o si sporca un po’ una foto solo perché chissà, magari fa anche figo. Vedere foto dove si osa veramente è cosa ben più rara. Osare vuol dire anche rimanere fedeli a sé stessi ma al tempo stesso evolversi, raccontare una propria storia senza rispettare le linee guida che compiacciono a colpo sicuro il pubblico.

Più guardo queste foto e più vedo un fregarsene reiterato dei consensi. Un uscire dalla zona di comfort e dalla melodrammaticita' che forse ha caratterizzato un certo tipo di Fotografia per troppo tempo. È probabile che Letizia, ad 83 anni, ci stia dando una lezione su come in fotografia si può ancora osare.

Nel frattempo, Lamborghini ha pubblicato i primi scatti sulla sua pagina Instagram. In apertura, proprio quello con i capelli della ragazzina che nascondono completamente l’automobile. I commenti del suo target di clientela sono per lo più di entusiasmo. Chi ci ha visto più lungo, lo capiremo con il tempo.

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