Siamo passati finalmente al secondo capitolo, dopo un’incredibilmente e inutilmente lunga mobilitazione contro Beatrice Venezi, nominata direttrice musicale de La Fenice. Insomma, pare che Venezi potrebbe finire al Teatro Giuseppe Verdi di Trieste. L’indiscrezione, riportata dal critico musicale Alberto Mattioli su La Stampa dopo la manifestazione del 10 novembre non è stata confermata da nessuno, ma lasciateci sognare. Anche perché a Trieste par la accoglierebbero molto volentieri, come ha dichiarato Mario leotta della Fials Cisal del teatro triestino: “Non ci dispiacerebbe questa soluzione perché Venezi è già venuta più volte a dirigere da noi e ci siamo trovati bene. Da mesi attendiamo una nomina di un nuovo sovrintendente da maggio e siamo senza guida”.
La nomina di Venezi a direttrice musicale della Fenice (che noi vi abbiamo spoilerato prima di tutti qui) annunciata lo scorso 22 settembre, ha contrariato l’orchestra e lunedì 10 novembre la protesta ha raggiunto ha portato alla formazione di un corteo che ha attraversato la città da Santa Lucia fino al teatro. Non solo i dipendenti della Fenice: alla manifestazione hanno partecipato delegazioni dalla Scala di Milano, dal Regio di Torino, dal Comunale di Bologna, dall'Arena di Verona e, curiosamente, anche dal Teatro Verdi di Trieste. Tutto per la direttrice musicale meloniana.
I lavoratori accusano la dirigenza di aver imposto la nomina dall'alto, senza il confronto promesso dal sovrintendente Nicola Colabianchi. Contestano anche il curriculum della direttrice, sostenendo che non abbia mai diretto nei principali teatri internazionali e che la sua esperienza non sia all'altezza di una istituzione come la Fenice (nonostante ci sia una differenza tra teatro e orchestra).
La Fenice ha un fatturato annuo di circa 30 milioni di euro, il Verdi di Trieste si ferma a circa 2 milioni. La Fenice è uno dei teatri lirici più prestigiosi d'Italia e del mondo, mentre il Verdi di Trieste ha dimensioni e visibilità decisamente inferiori.
Venezi ha già diretto alcune opere a Trieste, tra cui un Flauto Magico di Mozart a dicembre scorso, senza incontrare particolari resistenze. Nel 2025 è prevista anche la sua direzione di Die Entführung aus dem Serail. Il motivo, però, non è stato ben chiarito: Venezi ha lavorato a Trieste proprio per rimpolpare il curriculum.
Nel frattempo, il sovrintendente Colabianchi ha diffuso dati sulla crescita degli abbonamenti: il 7% in più di nuovi abbonati, con ottanta nuove sottoscrizioni contro tre cancellazioni. Visto che alcuni apprezzano, hanno fatto una petizione anche contro di lui. Ovviamente per il bene della lirica, va da sé.