Chi l’avrebbe mai detto: Beyoncé ha vinto un altro Grammy. Questa volta, però, ha ottenuto il riconoscimento più importante dell’anno, vincendo nella categoria “Miglior album” (in assoluto) con il suo ultimo progetto “Cowboy Carter”. Nonostante la cantante sia l’artista maggiormente nominata nella storia dei premi, è la prima volta che ottiene il riconoscimento più importante ai Grammy Awards. Un caso che l’abbia vinto proprio quest’anno, dopo quanto emerso su Diddy e su suo marito, Jay-Z? “Cowboy Carter” non è il progetto migliore di Beyoncé e, con molta probabilità, non è quello per cui ci saremmo aspettati avrebbe vinto nella categoria “miglior album”.
Beyoncé negli ultimi mesi è stata protagonista di un fenomeno virale sui social. Tutti hanno iniziato a “ringraziarla” dopo una serie di speculazioni (più o meno assurde) su presunte connessioni oscure con Puff Daddy, in carcere da settembre 2024 e accusato di vari crimini. In questo clima di sospetto generalizzato, la sua vittoria ai Grammy potrebbe assumere contorni ancora più interessanti. Perché se è vero che Beyoncé è indiscutibilmente una delle artiste più influenti del nostro tempo, è altrettanto vero che il modo in cui l’industria musicale sembra inchinarsi al suo passaggio stia diventando quasi inquietante. E quest’anno risulta ancora più incredibile la sua vittoria. Come detto, “Cowboy Carter”, suo ottavo album in studio, è il primo di sperimentazione dell’artista nel genere country. Il disco, secondo atto della trilogia discografica annunciata da Beyoncé con "Renaissance", pubblicato nel 2002, è stato acclamato dalla critica, certo, ma non è assolutamente al pari del precedente progetto. E contando che in nomination nella categoria "miglior album" erano presenti lavori di spessore, acclamati da pubblico e critica e che hanno davvero segnato il 2024 come “Brat” di Charli xcx , “Hit me soft and hard” di Billie Eilish e “The Tortured Poets Department” di Taylor Swift, sembra ancora più incredibile che a trionfare nella categoria “miglior album” sia stata proprio Beyoncé. Che sia stato il “grande ringraziamento definitivo” dell’industria musicale mondiale?