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Biancaneve femminista? Ai 7 nani preferisce le gang bang (e pure multietniche)

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

17 luglio 2023

Biancaneve femminista? Ai 7 nani preferisce le gang bang (e pure multietniche)
Nel 2024 uscirà il live action di Biancaneve e il Daily Mail ha anticipato alcune immagini dal set. Il risultato? Nessun nano all’orizzonte. Anzi sì, solo uno su sette. Gli altri saranno creature magiche di varia statura, di vario genere e di etnie diverse. Del principe azzurro nemmeno l’ombra e Biancaneve non è propriamente bianca. Il risultato? Quasi un’altra storia. Forse per adulti?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Non c’è niente di più inclusivo del sesso inclusivo. Almeno per la Disney. Tant’è che il live action in uscita per il 2024 del capostipite di tutti i lungometraggi animati, Biancaneve e i sette nani, si misurerà – è il caso di dirlo – con un progetto di tutt’altra statura.

Biancaneve sarà poco bianca, non ci sarà il principe azzurro, i sette non saranno nani. Sostanzialmente Nerapece e i sette (pali). Perché al posto dei sette simpatici minatori avremo sette non meglio definite creature magiche, di diversa etnia e statura, accumunate evidentemente da un’unica cosa: Nerapece.

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Le foto scattate sul set di Biancaneve

Dalle foto pubblicate in esclusiva sul Daily Mail è chiaro che del classico Disney resta poco. A quanto pare la Biancaneve femminista ama le gang bang e pure miste. Non solo. Nessun principe azzurro per lei, l’amore che salva, il rapporto esclusivo, la buona e vecchia monogamia. A Nerapece piace strano.

Nerapece perché l’attrice, Rachel Zegler, è metà colombiana e metà polacca. Certo non è nera. Ma neanche bianca. Potremmo definirla color fluid. E allora tanto vale chiamarla come si vuole. Anche nera.

Le foto scattate sul set di Biancaneve
Le foto scattate sul set di Biancaneve

Ah, tra i sette nani non più nani non ci sono solo uomini. Almeno non uomini etero e cis. A quanto pare a Nerapece vanno bene tuttə tranne uno, l’uomo bianco etero cis e pure ricco. Questo renderà il film decisamente più inclusivo.

Tutti possono salvare tutti, anzi tuttə, ma lui non può salvare nessuno. Il problema non è dunque neanche Gal Gadot nei panni della matrigna invidiosa (Gal Gadot… invidiosa…), ma il motivo di tutto questo. Perché non scrivere una favola diversa?

Le foto scattate sul set di Biancaneve
Le foto scattate sul set di Biancaneve

È chiaro che il problema non sia la variazione sul tema. Il problema è l’aver instupidito una favola intelligente, aver offeso l’intelligenza di svariate generazioni cresciute senza diventare un branco di predatori e prevaricatori. Davvero un live action così ci renderà più buoni e inclusivi?

Scelte del genere hanno l’effetto dei blocchi stradali di Ultima Generazione. Pressoché nullo per la causa, ma è decisamente soddisfacente per chi la pratica.

I nuovi "sette nani"
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