Blanco, alias Riccardo Fabbriconi da Brescia, si è dato alle serenate. Sorta di tour promozionale itinerante nelle principali città italiane, in cui ha incontrato anche la stampa, cioè una manciata di giornalisti tra Napoli Roma e Firenze, in vista del nuovo disco fresco d'uscita - Innamorato (e contenente l’atteso duetto con Mina). Occasione propizia per lasciarsi alle spalle anche il fattaccio di Sanremo e scaricare la responsabilità sulla Rai, come un mega moviolone sul campo. “La cosa veramente brutta non è stata quella dei calci alle rose. Ma il fatto che loro – tanti di loro, escluso Amadeus, che è stato buono - hanno giocato su quest'incidente che ha fatto una hype incredibile [...] La verità è che in Tv non puoi essere te stesso, questa è la dimostrazione [...]”. Finito qua con le sparate?
Macché, il pezzo forte arriva dopo, e mentre piagnucola sulla perduta normalità, da new star che piace (quasi) a tutti, incassa da Mattia Marzi, firma de Il Messaggero, che nel citare un verso di un suo inedito, domanda: “Luna bianca e cocaina, canta in lacrime di piombo. Ne L'isola delle rose dice: Mischio i tuoi sorrisi con le droghe. Verità o finzione?” La replica spiazzante gela tutti: “Ogni tanto mi drogo”. E si continua al rialzo: “Che tipo di droghe assume?”. Stavolta la risposta è blanda, e vira sui sentimenti, o forse, come riferiscono i presenti, edulcorata dall'intervento dell'entourage, che prova a spegnere sul nascere l'ennesima bomba a mano: “Non si può dire... droghe di vita, emozioni (ride)”. Lo riporta fedelmente Marzi sul quotidiano. Blanco sornione, (forse) preso in contropiede, ma non smentisce.
Alché riavvolgiamo veloci il nastro, fino allo spettacolino festivaliero, analizzato (ricorderete) fino a spaccare il capello in quattro, e da ogni fonte possibile e immaginabile. Da Adinolfi a Bassetti, accomunati dalla stessa teoria: “...dopo avergli fatto fare un esame tossicologico”. Allusione-accusa senza contro-prova e fondamenta (a meno che non abbiano i super poteri via tv) ma su cui i ferali twittaroli potranno di nuovo puntare il dito alla luce delle nuove uscite. Eppure, anche fosse vero, e non una semplice boutade da spaccone (ha solo 20 anni, in fondo), finché non ostenta o se ne vanta, saranno fatti suoi. O no?