image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Cara Ambra, Morgan
è un artista e non un giullare.
E tu sei un'altra cosa: due mondi
lontanissimi che si incontrano a X Factor

  • di Roberto Manfredi Roberto Manfredi

25 settembre 2023

Cara Ambra, Morgan è un artista e non un giullare. E tu sei un'altra cosa: due mondi lontanissimi che si incontrano a X Factor
A X Factor si incontrano due mondi lontanissimi, come quello di Ambra Angiolini e Morgan. Lo dimostra l'ultima uscita della giudice più politically correct che ha definito il collega "un giullare". Ma non in senso positivo, cioè chi aveva la licenza di prendere in giro la corte e il Re, ma nell'accezione negativa di "pagliaccio". E ha poi zittito Dargen D'Amico dicendogli “ho venduto più dischi d’oro di te”. Un po' come se l'autore del Pulcino Pio criticasse Dario Fo...

di Roberto Manfredi Roberto Manfredi

Nell’ultima puntata di X Factor Ambra Angiolini, in un attimo di eccessiva autostima, ha dato del giullare a Morgan. Certo che in un programma musicale dare del giullare a un musicista non offende solo la persona ma l’intera categoria dei musicisti. Ok, la televisione da decenni ci ha abituati alla rissa, ma qui la rissa non c’è neanche stata, dato che Morgan con eleganza non ha reagito all’ insulto dell’attrice che piace ai radical chic. Infatti nessun giornale ha riportato l’episodio, anzi, il quotidiano Il Messaggero ha dato 10 in pagella all’Angiolini, mentre il Corriere della Sera ha dato 4 a Morgan. Ora, una parola infelice in televisione può capitare a tutti, infatti capita anche troppo spesso, e da sempre, ma il fatto strano è che sia stata pronunciata dalla paladina del politically correct, quello stereotipo della retorica delle battaglie social e dei fiocchetti rossi a spilletta. Ma una cosa che questa mentalità trascura è proprio il senso dell’arte, di quanto gli artisti, quelli veri, siamo creature da trattare con cura, non da insultare e schiaffeggiare, o da screditare ogni due per tre. La parola giullare, nel tempo in cui la cultura aveva ancora un valore, aveva un significato tutt’altro che dispregiativo. Dario Fo, ad esempio, quando lo chiamavano giullare ne andava fiero, poiché il giullare molto spesso si permetteva anche la licenza di prendere il giro la corte e il Re, cioè il potere assoluto. Un tempo il giullare era considerato il cantastorie nel tardo Medioevo, era esperto nella musica e soprattutto nell’arte del mimo. Nell’accezione negativa di oggi, nell’era dell’ignoranza onnipotente del politically correct, il significato di giullare indica invece una persona priva di dignità e serietà, praticamente un pagliaccio, un buffone. Quindi se Ambra fosse davvero attenta al linguaggio non farebbe uno scivolone simile, ma in realtà è semplicemente come lo sono tanti oggi una conformista del linguaggio progressista, che non è il parlare frutto di studi o di esperienze ma è la lingua di chi si conforma e si omologa, è la moda della lingua. Come non bastasse infatti ha addirittura, così convinta del suo ruolo, preso le distanze dal testo di “10 ragazze per me” di Mogol e Lucio Battisti, da lei giudicato quasi “misogino”, quando invece il testo indica esattamente l’opposto. “Vorrei sapere chi ha detto/ che non vivo più senza te/ però quel matto mi conosce perché ha detto una cosa vera”.

Ambra e Morgan a X Foctor
Ambra e Morgan a X Foctor

Ma c’è altro: Ambra se l’è presa anche con il buon Dargen D’ Amico, rinfacciandogli: “ho venduto più dischi d’oro di te”. Anche Dargen ha scelto nobilmente il silenzio senza ricordarle che anche il Pulcino Pio ha scalato le classifiche, e che anche i Cugini di Campagna hanno venduto più degli Area di Demetrio Stratos, e che se prendiamo il disco d’oro come parametro, allora la musica muore. Eppure Ambra è sempre pronta alla commozione on demand quando ascolta un concorrente meno peggio degli altri. Tant’è che ha una telecamera fissa su di lei, pronta a zoomare sui suoi occhi lucidi. Peccato che un minuto dopo tanta commozione, con la faccia indispettita e severa, dia del giullare o dell’egoriferito ad una persona che le è seduta accanto e dalla quale avrebbe davvero tante cose da imparare, se proprio vogliamo parlare di musica. Che sia per caso invidia? Diciamolo chiaro, Morgan e Ambra sono mondi lontanissimi, parafrasando Battiato. Morgan è un artista, un uomo di cultura, suona quasi tutti gli strumenti e in modo eccellente, è un uomo di spettacolo a 360 gradi che è stato chiamato a X Factor per acclarata competenza musicale unita al saper stare in video, uno che sa comunicare e insegnare significati e valori della musica ai concorrenti, oltre che al pubblico.Non è un caso che Morgan abbia vinto più edizioni di X Factor di tutti gli altri e che abbia insegnato a cantare a Marco Mengoni e a Noemi, tanto per citarne solo due di artisti che hanno il suo imprinting, che non è quello del giullare.

Morgan a X Factor
Morgan a X Factor

Ma oltre a questo, piaccia o non piaccia, è uno che sa suscitare emozioni, contrasti, dinamiche, colpi di scena, è espressivo come pochi. Un artista dinamico, sorgivo, geniale, mai ovvio, statico, scontato e ripetibile. Morgan è come l’Araba Fenice. Il mitico uccello simbolo della rinascita, che si bruciava da sè per poi rinascere dalle proprie ceneri. Quando tutti gli danno addosso, ecco che viene richiamato a salvare la scena, in questo caso un programma televisivo. perché intorno, c’è il deserto, oppure il vuoto imperante del politically correct, in cui vige l’autentica “repressione delle parole”, un fenomeno antico di epoca democristiana in Italia e di epoca maccartista in America, purtroppo tornato ferocemente di moda, fenomeno già denunciato da un grande artista come Lenny Bruce che per la libertà di espressione ha dato la vita. Viviamo in un’epoca di conformismo dilagante in cui parole come inclusione, progresso, sostenibilità si usano come noccioline, mentre viene bandito il libero pensiero, lo spirito critico, e soprattutto la competenza, l’arte e la cultura. Morgan in X Factor è persino sprecato, eppure è fondamentale perché rappresenta l’unica voce fuori dal coro capace di valorizzare la voce e la creatività di quei ragazzi sul palco. Perché la stampa del cosiddetto regime neoliberista finto progressista , finge di non saperlo? Si vuole un coro, senza solisti, come omologazione dell’intrattenimento. In tre parole: Tv, sorrisi e canzoni e anche qualche lacrimuccia per non farci pensare e sentirci tutti più buoni e desiderabili, proprio come il pulcino Pio.

More

Morgan, al Marrageddon c'erano 80mila froc*?

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Morganeddon

Morgan, al Marrageddon c'erano 80mila froc*?

Amici 23, figli d'arte (Pausini) e ex X Factor: la scuola usa e getta nel nome dei follower e dell'autotune

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Talent(i) monouso

Amici 23, figli d'arte (Pausini) e ex X Factor: la scuola usa e getta nel nome dei follower e dell'autotune

Harry Styles, il gentiluomo del pop: riuscite a immaginare un mondo della musica senza di lui?

di Michelangelo Iossa Michelangelo Iossa

Il libro in anteprima

Harry Styles, il gentiluomo del pop: riuscite a immaginare un mondo della musica senza di lui?

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

di Roberto Manfredi Roberto Manfredi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Amici 23, figli d'arte (Pausini) e ex X Factor: la scuola usa e getta nel nome dei follower e dell'autotune

di Maria Francesca Troisi

Amici 23, figli d'arte (Pausini) e ex X Factor: la scuola usa e getta nel nome dei follower e dell'autotune
Next Next

Amici 23, figli d'arte (Pausini) e ex X Factor: la scuola usa...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy