image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Caro Aboubakar Sumahoro,
rappresentare una minoranza non
ti fa essere per forza intelligente (e onesto)

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

22 novembre 2022

Caro Aboubakar Sumahoro, rappresentare una minoranza non ti fa essere per forza intelligente (e onesto)
Stipendi non pagati, maltrattamenti, lavoro nero e fatture false, queste le accuse sulle quali la Procura di Latina ha aperto una inchiesta. E persino chi lo ha candidato, come Agelo Bonelli dei Verdi di sinistra, la considera ora “una leggerezza”. Parliamo del caso esploso intorno ad Aboubakar Sumahoro, in particolare alle cooperative che avrebbero gestito la moglie e la suocera e che sarebbero responsabili di aver sfruttato i dipendenti, quindi con un modus operandi ben lontano dai valori espressi dal neo parlamentare. Lui si dispera e piange in video: “Mi volete morto”. Ma caro Sumahoro, non basta sembrare intelligenti e onesti per esserlo davvero (al di là del colore della pelle)

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Facciamo un po’ di sano razzismo culturale (da siciliano posso e devo permettermelo): Aboubakar Sumahoro sembra uno di quei rivoluzionari africani che non fai in tempo a voltarti che diventano dittatori. Ho detto “sembra” e io sto esprimendo soltanto mie impressioni, non conosco le carte dell’indagine al di là da quanto apprendo dai giornali e non sono un organo inquirente, ma mi “sembra” che anche l’agire di Aboubakar (e moglie) sia molto incentrato sul “sembra”, dagli stivali di gomma in Parlamento (con il pugno alzato) al famoso video con bimbo piangente sullo sfondo dell’audio. E mi sembra che Aboubakar non si sia reso conto che, noi italiani, il “sembra” ce lo palleggiamo, nonostante la schiera di influencer (veri o wannabe) e di gruppi rock in reggicalze: noi, quando uno piange, vogliamo vedere le lacrime!

20221122 104746495 9219
Aboubakar Sumahoro entra in parlamento con gli stivali in segno dei braccianti sfruttati che vorrebbe rappresentare

Per una serie di motivi storici e culturali, noi perculiamo. Quelli come Aboubakar, in Sicilia, li chiamiamo “tragediatori” e abbiamo anche una lunga tradizione di “prefiche” (che non sono le fiche di prima) pagate per piangere e disperarsi. Poi, che Aboubakar dica, senza ironia o autoironia “potrete seppellire me, ma non le mie idee” ci pone dritti dritti nell’ambito nella farsa, o nel delirio di certa società civile (non solo volete la società, per di più la volete civile) che manifesta, proclama, si indigna, poi magari non fa nulla di concreto, ma si sente portatrice di idee, scrive su se stessa una cristologia masturbatoria (e non sei il primo Aboubakar, uh se non sei il primo!). La retorica del “non si sfruttano le persone” ne ha fatto arricchire tanti, dai sindacalisti agli imprenditori illuminati, non è che arrivi tu, Aboubakar, dici quattro parole in croce già sentite, già triturate, già sputtanate, e pensi non solo di avere idee, ma idee non seppellibili.

20221122 104913277 1243
Aboubakar Soumahoro e la moglie Liliane Murekatete

Anzi, diciamo che la retorica del “in nome del popolo (sovrano)” è stata ampiamente abusata, in Europa, ma anche in Africa. Credo non serva annoiare il lettore con l’elenco dei dittatori africani (dai quali mi “sembra” Aboubakar abbia mutuato retorica e movenze – la moglie invece mi ricorda Imelda Marcos, vedova di Ferdinand Marcos, a capo di un regime poco democratico nelle Filippine, sarà la pettinatura o i foulard, vai a sapere) che sono saliti al potere per il popolo, grazie al popolo, sul sangue del popolo, e poi si sono dimostrati peggiori dei regimi che hanno rovesciato.
In buona sostanza: spero che Aboubakar e la moglie, ma anche la suocera e il cane e il gatto, si dimostrino innocenti, quello che voglio dire, e non sto parlando nella fattispecie di Aboubakar, è: non che se uno è di colore dobbiamo per forza dirgli che è intelligente (e onesto).

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Aboubakar Soumahoro (@aboubakar_soum)

More

Aboubakar Soumahoro, simbolo degli sfruttati sul lavoro, ma rinnegato dai suoi stessi compagni: “È solo marketing. Ecco perché non abbiamo fiducia in lui...”

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Alla faccia del paladino!

Aboubakar Soumahoro, simbolo degli sfruttati sul lavoro, ma rinnegato dai suoi stessi compagni: “È solo marketing. Ecco perché non abbiamo fiducia in lui...”

Ok, ma chi ca**o è la moglie di Soumahoro accusata di sfruttare i braccianti?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Siamo uomini o caporali?

Ok, ma chi ca**o è la moglie di Soumahoro accusata di sfruttare i braccianti?

Efe Bal: “Si parla di prostituzione solo quando ci uccidono. E ammazzeranno anche me”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Escort assassinate a Roma

Efe Bal: “Si parla di prostituzione solo quando ci uccidono. E ammazzeranno anche me”

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?

    di Riccardo Canaletti

    Il teatro San Carlo di Napoli pagava la Responsabile anticorruzione 80mila euro all’anno contro il parere del Ministero dell’Economia, mentre la Fondazione pensa a togliere un euro dai buoni pasto dei dipendenti: sindaco Manfredi, ma tutto a posto?
  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Facci ridere (Rai 2) con Pino Insegno e Roberto Ciufoli, ma com’è? Un programma comico che sa solo quello che non è. E se Striscia la Notizia andasse ancora in onda gli avrebbe agevolato una nutrita galleria di Nuovi Mostri…
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Il vero mistero non sono le pecore che girano in cerchio, ma i pecoroni social che condividono i Måneskin

di Michele Monina

Il vero mistero non sono le pecore che girano in cerchio, ma i pecoroni social che condividono i Måneskin
Next Next

Il vero mistero non sono le pecore che girano in cerchio, ma...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy