"Quel giorno Pooh si svegliò con qualcosa da dire". Così Eleazaro Rossi, 131mila follower su Instagram e affermato volto comico de Le Iene su Italia 1, principia nel suo feed il dissing del giorno. Nel mirino, il canale Comedy Central accusato di selezionare giovani stand up comedian alla cieca. O meglio, proprio a membro di segugio. A quanto pare, Rossi avrebbe ricevuto numerosi feedback che definisce "agghiaccianti" riguardo ai modi e soprattutto alle motivazioni con cui gli wannabe vengono falciati dalla rete. In particolare, da un autore che il nostro lascia senza nome ma che definisce con svariati e croccanti epiteti: "il solito besugo rincoglionito che non è mai salito su un palco", scrive. "Un fallito che invidia chi è capace dicendogli 'Fai troppe battute, questo è cabaret, la stand up invece è sofferenza". Con chi ce l'ha? E, in generale, che cazzo sta succedendo a Comedy Central? Vediamo di addentrarci in cotanta querelle che, a occhio, non fa ridere nemmeno un po'. Quindi, forse, è stand up. Perché la stand up è "sofferenza".
Eleazaro in mattinata aveva postato una storia, ancora presente nel suo profilo, che lo immortala di fronte alla vetrina di un negozio di coltelli e taglierini vari. La caption lasciava presagire la tempesta che, da lì a poco, avrebbe fatto scatenare nel feed: "Io quando penso a cosa è diventata Comedy Central Italia". E cosa è diventata? Riportiamo qui di seguito le durissime parole di Rossi (che, tra l'altro, ha sicuramente avuto e forse ha ancora una collaborazione in corso con la rete):
"In merito alla storia di questa mattina su Comedy Central Italia vale la pena spendere due parole in più. Lo faccio io perché posso farlo, perché non ho bisogno di Comedy Central Italia e quindi nessun problema a espormi. Negli ultimi giorni mi sono arrivati un po' di feedback interessanti sui giudizi agghiaccianti che vengono dati ai comici che vanno a fare i provini. Non so, sarò scemo io, ma credo che sia arrivato il momento che una trasmissione che si occupa di stand up comedy abbia un autore che sia uno stand up comedian invece che il solito besugo rincoglionito che non è mai salito su un palco".
L'accusa del comico, in tour teatrale con il suo show dal titolo 'Grande Figlio di Puttana', prosegue con un tiro ancor più polemico. E una gentile proposta. Ironica o meno, a voi la scelta.
"Forse è il caso che a fare le selezioni sia qualcuno che sa cosa significa "far ridere" invece che un fallito che invidia i comici capaci dicendogli "fai troppe battute, è cabaret, la stand up è sofferenza". Guardate, è molto facile scegliere un autore bravo, basta prenderlo tra i primi 5-6 che riempiono i teatri e dirgli "facci una selezione di comici". Io, che rientro nella categoria, se volete lo faccio gratis. Invece no, continuate a dare da mangiare agli scemi".
E così lo sfogo si chiude. Sfogo che ha generato centinaia di commenti a sostegno della totale decadenza del canale, lato selezione e casting. Domandando qua e là, abbiamo appreso il nome dell'autore "besugo". E, leggendo attentamente tra i commenti al post di Eleazaro, potrebbero come non potrebbero saltare fuori almeno le sue iniziali. In generale, l'ambiente della stand up comedy, da quelli che partecipano alle serate a microfono aperto fino ad arrivare a nomi più affermati, sembra per una volta concorde all'unanimità: c'è del marcio a Comedy Central. Ed era ora che qualcuno ponesse all'attenzione di tutti la situazione. L'unica cosa che abbiamo raccolto a parziale difesa dello sciagurato autore "besugo" è che pure lui sarebbe "vittima della stessa mezza mafia. Avrà pure qualche colpa, ma in fin dei conti non può farci niente". Il canale risponderà alle accuse o lascerà correre? Visti i numeri che sta generando questo coraggioso j'accuse di Rossi, dubitiamo che la controparte possa semplicemente restare a guardare. Non mancheremo di tenervi aggiornati.