image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Chi ha rapito Jerry Calà?
Mara Venier: "Tenetevelo!”.
Ecco perché questa è la
commedia più folle del 2023
(da vedere nel 2024)

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

1 gennaio 2024

Chi ha rapito Jerry Calà? Mara Venier: "Tenetevelo!”. Ecco perché questa è la commedia più folle del 2023 (da vedere nel 2024)
Disponibile su Prime, Google Play e altre piattaforme, è in parte commediola per famiglie e in parte giallo light. Non si sa bene a chi sia destinato, ma qualche bonario sorriso nostalgico lo strappa (la battuta sul neofemminismo è una carezza più che una stoccata). Fiera autocitazionista per l’eterno giovane Calà. Il playboy, l’inaffidabile, contornato da amici che a pagare il riscatto non ci pensano proprio. Carrellata di volti: da Massimo Boldi a Mara Venier, da Nando Paone a Maurizio Casagrande. Spiccano Sergio Assisi, comico napoletano che vuole fare stand-up milanese, e il conturbante fascino di Francesca Tizzano. Poi, nel caos, spunta fuori anche “Yuppies 3”. E su Marco Bellocchio…

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

In uno dei periodi natalizi più fiacchi di sempre sul fronte della commedia italiana, spunta “Chi ha rapito Jerry Calà?”, piccola follia post-cinepanettoniana con cui Jerry Calà, il Gatto vanziniano, uno dei volti più emblematici degli anni ’80 da bere, torna alla ribalta dopo il debilitante infarto dello scorso marzo. Diciamo “follia” perché il film – potete vederlo su Prime Video, Google Play e altre piattaforme –, non potendo/volendo più ispirarsi, come peraltro ogni altra commedia di simile caratura, al format del cinepanettone versione Neri Parenti, batte un’impervia strada che fonde in un solo corpo la commedia per famiglie, il giallo light e l’autofiction. A leggerla così, parrebbe impresa proibitiva per Jerry Calà. Invece, tutto sommato, Jerry se la cava nonostante uno humour, quasi sempre autocitazionista, che fa il solletico e poco più. Nonostante un set che è un crocevia di volti più o meno di passaggio, attaccati mani e piedi a una trama sottilissima.

Chi ha rapito Jerry Calà?
Chi ha rapito Jerry Calà?

Eppure, così scalcinato e spontaneo, “Chi ha rapito Jerry Calà?”, pur non suggerendo alcuna nuova formula che possa riportare la risata italiana natalizia ai fasti delle migliori avventure di Boldi e De Sica (ma anche Christian De Sica e Massimo Ghini, in un secondo tempo, funzionarono piuttosto bene), offre cento minuti di anarchico e familiare “fai da te”. Dietro la macchina da presa c’è Jerry Calà, che con l’autofiction flirtava ben prima di “Vita da Carlo” di Carlo Verdone, per intenderci. Ci si stupisce del fatto che sia il vero Jerry Calà (e non un personaggio immaginario) il protagonista del film, ma Sergio Vastano non si rivolgeva a Jerry, chiamandolo appunto Jerry, ne “Ragazzi della notte” (1995)? E il Renato interpretato da Calà nel suo “Gli inaffidabili” (1997) era così diverso da Jerry medesimo? Ben più frizzante di “Odissea nell’ospizio” (2019), “Chi ha rapito Jerry Calà?” è soprattutto un aggiornamento dell’autobiografia di Jerry fuori e dentro il personaggio, che poi è come dire “fuori e dentro sé stesso”. Il playboy, l’inaffidabile (come nel film ribadisce l’ex moglie Mara Venier, anche lei, ovviamente, nella parte di sé stessa). L’eterno ragazzo di 72 anni dalla battuta ancora facile. Talmente sintetica da ridursi a singola parola-tormentone: “ocio”, “capito?!”, “libiiiidine” (con variante maxi: “doppia libidine”). È il Jerry di sempre, “larger than life” nonostante un rapimento, per quanto abborracciato (facile intuire che finirà per ringraziarli, i rapitori).

Chi ha rapito Jerry Calà?
Chi ha rapito Jerry Calà?

La trama? Ma davvero volete sapere la trama di un film del genere? Guardatelo, capirete dove si va a parare dopo dieci minuti. Come alcuni gotici anni ’60 erano tutta atmosfera e poca trama, qui il film si regge sui volti, come dicevamo. Conturbante quello di Francesca Tizzano, la femme fatale della gang dei rapitori. Il più convincente è forse quello di Sergio Assisi, capobanda della scalcinata truppa che tiene segregato Jerry Calà nel diroccato e deserto Cine Sofia. Una delle due vere zampate del film riguarda proprio lui, stand-up comedian napoletano che si propone come comico milanese, invertendo così la rotta di chi oggi si costruisce una finta meridionalità come scorciatoia per arrivare alla risata. La seconda zampata, già che ci siamo, è quella dei rapitori che si presentano al cospetto di Calà mascherati da Greggio, De Sica e Boldi. “Yuppies” è prima esplicitamente citato, poi diventa quasi un auspicio. Presto, nelle mani di Calà, finirà il copione del mai realizzato (ma se n’era parlato a lungo) “Yuppies 3”. Tra le comparse anche la maschera di Nando Paone e il fantastico Maurizio Casagrande, sebbene, a rimorchio del film, si sia parlato più di Mara Venier, Umberto Smaila e Massimo Boldi, tutti nei panni di sé stessi. Chi pagherà il riscatto di Jerry? Beh, diciamo che i tre amici non si daranno granché da fare per ridare la libertà a Jerry. “Tenetevelo!”, urla la Venier ai rapitori. “Chi ha rapito Jerry Calà?” si nega tette e cu*i e si concede giusto qualche “caz*o” come intercalare (oltre a un leggerissimo schiaffetto, en passant, al neofemmismo), preferendo configurarsi come una sorta di bonario roasting ai danni di un Jerry che, in parte blandito dagli emollienti effetti della terza età, si lascia impallinare senza pietà dagli amici-confidenti. Non si è mai certi di dove voglia andare a parare un film così. Di certo non parla alla generazione Z, che di Calà sa poco o niente. Difficilmente soddisferà i cultori dei cinepanettoni più trucidi e speziati. È una strada incerta, quella imboccata dall’autobiografico Jerry. Se solo si fosse lasciato andare più spesso a battute come quella messa in bocca a Boldi: “Sai cosa ti meriti? Un film di Bellocchio!”. Una strana sortita, considerando anche le recenti parole di Jerry: “La battuta nasce dal fatto che noi comici siamo sempre un po’ denigrati dal cinema d’autore, ma un po’ di ironia non fa male. Io poi adoro Bellocchio, ho visto 4 volte Il traditore, è uno dei miei film preferiti. Magari mi chiamasse Bellocchio, ma non lo farà mai... poi dopo questo film!”. Sì, occhio e croce non è ipotizzabile, al momento, un Jerry nelle mani del regista di Esterno notte. Tuttavia Calà il cinema d’autore, seppur di rado, l’ha già frequentato. Più convincente in Colpo di fulmine di Marco Risi (1985) che in Diario di un vizio di Marco Ferreri (1993), ciclicamente subisce però il fascino di un richiamo implacabilmente tentatore: raccontare sé stesso, tutto sé stesso, attraverso un film. Come a ricordarci che c’è stato e c’è ancora. Sempre lui.

More

Come mai tutti parlano del film “La chimera” di Alice Rohrwacher? Ecco perché, se non l'avete ancora visto, dovreste rimediare

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Best of 2023

Come mai tutti parlano del film “La chimera” di Alice Rohrwacher? Ecco perché, se non l'avete ancora visto, dovreste rimediare

Adagio di Stefano Sollima è un western dell’anima che chiude in bellezza questo annus horribilis

di Maria Eleonora Mollard Maria Eleonora Mollard

sergio leone style

Adagio di Stefano Sollima è un western dell’anima che chiude in bellezza questo annus horribilis

Perché il 2024 sarà l'ultimo anno del cinema nei Multisala. Grazie a Netflix, ma non solo...

di Maria Eleonora Mollard Maria Eleonora Mollard

la fine di un'era?

Perché il 2024 sarà l'ultimo anno del cinema nei Multisala. Grazie a Netflix, ma non solo...

Tag

  • Culture

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Chi sono i migliori musicisti 2023 per l'IA? Glielo abbiamo chiesto e non mancano le sorprese

di Simone Feroli

Chi sono i migliori musicisti 2023 per l'IA? Glielo abbiamo chiesto e non mancano le sorprese
Next Next

Chi sono i migliori musicisti 2023 per l'IA? Glielo abbiamo chiesto...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy