image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Deinfluencer
Deinfluencer

Chiara Nasti: invidia, esclusività e vanità in vista della fine del mondo

Veronica Tomassini

30 ottobre 2023

Due milioni di follower, ma non bastano a salvare il mondo. Anche perché è affaccendata in cose ben più divertenti come affittare lo stadio Olimpico per il cosiddetto gender reveal party (annunciare il sesso del nascituro). Questi serbatoi di invidia sono funzionali al mestiere dell’influencer. Quelli che riempie quotidianamente Chiara Nasti, vista da una grande scrittrice come Veronica Tomassini, che su MOW attraverso la rubrica "Deinfluencer", con gli occhi di chi è abituato a concentrarsi su altre profondità (della cultura e della vita di tutti i giorni), prova a descrivere cosa rappresentano i veri potenti della nostra epoca: gli influencer. Ecco un nuovo capitolo

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Il calciatore e la fashion influencer. E sono già sul banco di Striscia. Ricordate? Cioè l’evoluzione prossima a una starletta era finire con un calciatore. Quindi anche Chiara Nasti se ne sposa uno, Matteo Zaccagni. Mi sembra tutto abbastanza vintage, i negozi dell’usato, un robivecchi che ripropone gloriosi tweed, cappotti di cammello con enormi spalle posticce. Paurosi decenni. Malinconici. Quasi quanto certe canzoni di Sanremo, tipo “Brutta” di Alessandro Canino. La tristezza che mi assaliva come un tedium perenne, mentre applausi scroscianti e fasulli precipitavano sulla simulazione. Però Chiara Nasti se l’è sposato il calciatore, con un altro si era tatuata qualcosa sul collo, era sempre un calciatore. San Siro alla stregua di alcove rosa confetto. Poi con Zaccagni si è tatuato sempre sul collo il nome del figlio (o una dedica, vallo a capire), Thiago. Deduco una congestione alfabetica. Quanto potrà mai essere infinito questo collo? Dai, nemmeno una giraffa. Influencer. Blog di moda. Il protocollo è uguale per tutte. Apri un blog, dai consigli di stile, strizzi in un selfie i tuoi occhioni smarriti come un cerbiatto, ed è fatta. Ma davvero?

Chiara Nasti
Chiara Nasti

Dunque arrivi a fare della superficie (estesa a questione definitiva dell’esistenza) un introito. Un patrimonio persino. Nasti sui 3 mila euro a post. Poveretta. Il mio metro di misura è sempre il senegalese naturalizzato italiano con i 750mila euro. Khaby Lame può comprare una città al giorno. Fallo, accidenti. Ci infiliamo i profughi del mondo, in una settimana li sistemiamo tutti. A te non costa altro, mio caro Khaby, che scrivere due stupidaggini. Puoi salvare il mondo con le stupidaggini! Non potrebbe la Nasti. Andiamo nel suo profilo Instagram, due milioni di follower. Tanti, ma non bastano a salvare il mondo. Anche perché la Nasti è affaccendata in cose ben più divertenti, ad esempio affittare lo stadio Olimpico per il cosiddetto gender reveal party. La tentazione di sputare per terra è fortissima, soltanto perché importiamo ottusità americane, poi siamo un po’ meglio emancipati, ecco perché la tentazione di sputare per terra ha in sé qualcosa di taumaturgico. Ve lo traduco: affittano lo stadio per dire ad amici e parenti di che sesso sarà il nascituro.

Chiara Nasti
Chiara Nasti

Questi serbatoi di invidia sono funzionali al mestiere dell’influencer, il quale deve limitarsi a inanità costose, costosissime sarebbe meglio. Perciò 60 mila euro per affittare l’Olimpico rientra perfettamente nel protocollo di facezie da comporre come un disegno deficiente, deficiente di volumi, contorni, profondità. Il sesso del nascituro viene annunciato in video wall. Un cartello enorme: It’s a boy! Un maschietto, di nome Thiago per l’appunto. Evviva, che novità. Voglio dire poteva essere una bambina, e se ci fosse stato un terzo, quarto sesso, potete scommetterci, l’influencer lo avrebbe senz’altro procreato. Che sia eccellenza in tutto!

Chiara Nasti
Chiara Nasti

Esclusività. Servono, servono per una specie di convenzione con la compartecipe invidia, un tandem allettante, che nutre adepti di vanità uguali, affamate, che incontrano oscenità, noi le chiamiamo provocazioni, o talune avventurose furberie da perdonare (vorremmo dire trucidare, infilzare con roncole e vanghe) con una pacca metaforica, paternalistica alla nostra cara, pregna di tatuaggi, i soliti zigomi e le medesime esorbitanti labbra inturgidite, mentre, noi, digrigniamo i denti per l’odio e la rabbia schizofrenica, per cui talvolta la si spaccia per moralismo, o benealtrismo, sentimenti da yeti metropolitani, che i social hanno tanto bene dato alla luce (alle tenebre, sorry), una procreazione in vitro di obbrobri affetti da logorrea da opinionismo. Però io ho ancora speranza, aspetto la fine del mondo.

More

Gli influencer sono una nuova religione? Ecco perché ne abbiamo bisogno

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Deinfluencer

Gli influencer sono una nuova religione? Ecco perché ne abbiamo bisogno

Giulia De Lellis è una installazione iperconcettuale: ma tu hai capito chi sei?

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Deinfluencer

Giulia De Lellis è una installazione iperconcettuale: ma tu hai capito chi sei?

Lettera agli haters: "Spero non procreiate. Siete pericolosi per l’evoluzione della specie"

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Deinfluencer

Lettera agli haters: "Spero non procreiate. Siete pericolosi per l’evoluzione della specie"

Tag

  • Culture

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…

    di Domenico Agrizzi

    Abbiamo visto “Havoc” su Netflix con Tom Hardy: ma com’è? Oltre alle scene d’azione, rimane la città di cartone (digitale) e i finti inseguimenti in auto. E con l’IA che arriva ci dovremo abituare…
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

di Veronica Tomassini Veronica Tomassini

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Teo Mammucari, nascere Libero e morire Iva Zanicchi a Ballando con le Stelle

di Grazia Sambruna

Teo Mammucari, nascere Libero e morire Iva Zanicchi a Ballando con le Stelle
Next Next

Teo Mammucari, nascere Libero e morire Iva Zanicchi a Ballando...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy