image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Claudio Coccoluto, il ricordo di DJ Ralf:
“Ci vedevano come Inter e Juve,
ma siamo diventati grandi amici”

  • di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

2 marzo 2021

Claudio Coccoluto, il ricordo di DJ Ralf: “Ci vedevano come Inter e Juve, ma siamo diventati grandi amici”
Ci lascia all’età di 59 anni Claudio Coccoluto, icona del deejaying italiano. Abbiamo parlato di lui con DJ Ralf, con cui ‘Cocco’ ha condiviso la sua strada. Spesso in parallelo, poi finalmente insieme

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

È morto all’alba del 2 marzo, Claudio Coccoluto. Aveva 59 anni. Uno dei deejay più importanti d’Italia, icona della musica elettronica, in oltre quarant’anni di carriera ha girato il mondo con i suoi dischi. È stato tra i primi e gli ultimi ad aver fatto suonare i vinili, sperimentando ogni genere di sonorità. Coccoluto lottava da tempo con una grave malattia, ma è stato sempre riservatissimo sulla questione, informando solo i parenti e gli amici più stretti. Come Dj Ralf,  con cui abbiamo scambiato due parole per farci raccontare Claudio.

Eravate amici, suonavate insieme. Chi era Claudio Coccoluto?

“Io e Claudio siamo sempre stati due tra le figure iconografiche del deejaying italiano. Eravamo visti un po’ come l’Inter e la Juve, grandi rivali, ma in modo sbagliato. Non abbiamo mai avuto problemi, non ci siamo mai attaccati né voluti male. Ma ci siamo conosciuti tardi”.

Come nel motorsport, dove ex rivali ora vanno d’amore e d’accordo.

“Esatto, quando sei in pista… ma io non ho mai avuto questa visione. Ma era quello che pensava la gente. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma di sicuro Claudio era un tecnico fenomenale del deejaying, gli ho visto fare delle cose che io non tento neanche. Abbiamo un approccio diverso. Paradossalmente abbiamo iniziato una carriera insieme e ci conosciamo da quando è cominciato tutto, ma è negli ultimi due o tre anni ci siamo conosciuti davvero”.

Avete anche fatto diverse serate insieme.

“Si, ma non parlo di quello. Penso più all’avere una relazione, parlarsi, scriversi. Siamo stati colleghi per tantissimi anni e abbiamo fatto un percorso parallelo, e ad un certo punto abbiamo capito delle cose che non sapevamo l’uno dell’altro. Ho scoperto delle cose di lui che non sapevo come la sua forza, la sua tenacia ed anche la sua dignità. Io ho seguito la malattia dall’inizio, e sono stato uno dei pochi a cui si è confidato. Non aveva reso pubblica questa storia, ma io la sapevo benissimo. Ne abbiamo parlato spesso con lui, con Gianmaria, il figlio. O con Albertino, con Alex, Marco Mazzi, amici in comune… Ho veramente ammirato questa positività, questa tenacia che io non credo di avere. Questa forza gliel’ho anche invidiata, un po’. Quando parlava di questa bestia era sempre positivo: ‘la controlliamo, in qualche modo la risolviamo’, non l’ho mai sentito dire cazzo, non ce la faccio. Poi è arrivato il momento in cui non ce l’ha fatta, la bestia è stata più forte di lui. Però sai, sono contento di averlo conosciuto meglio… e che siano riusciti a portarlo a casa sua, che se ne sia andato partendo da lì. Era quello che voleva, andarsene nel suo studio, la cosa più preziosa che aveva. Vicino a sua moglie, ai suoi due figli e ai suoi amici. Spero non abbia sofferto. È molto bello, se così si può dire, andarsene con le persone che ami vicino a te”

20210302 135540884 1972
Dj Ralf e Claudio Coccoluto

Come ha cambiato il deejaying in Italia? Il suo marchio, la sua intuizione.

“Io credo che il focus di Claudio fosse la tecnica. Aveva un gusto musicale molto personale, e su quello non eravamo molto simili. Avevamo un modo di intendere il deejaying in modo un po’ diverso. Di sicuro, tecnicamente con i vinili è stato uno dei più grandi deejay che abbia mai sentito, tra i migliori al mondo dal punto di vista tecnico. Aveva un sapiente uso degli effetti, dei trick… ed era sempre molto coerente con la sua visione musicale. Poteva piacere o non piacere, ma faceva comunque il suo”.

Che canzone gli dedichi?

“Oddio, per questa ci devo pensare un attimo… Un pezzo di Keith Jarrett. Aspetta, resta in linea. Eccolo. Sun Prayer Live, Kit Jarrett Trio. Il disco si chiama Tribute”.

Andate a sentirla su Spotify, Tidal, Apple Music. Insomma, ovunque.

More

Riccardo Cioni è stato la radio

di Andrea Spadoni

Musica

Riccardo Cioni è stato la radio

Franchino Dj è morto? Viva Franchino: “Non condanniamo i giovani. A tanti adulti preferisco le galline”

di Andrea Spadoni

Vivere per vivere

Franchino Dj è morto? Viva Franchino: “Non condanniamo i giovani. A tanti adulti preferisco le galline”

La separazione dei Daft Punk? È come se i Beatles si fossero sciolti un'altra volta

di Damiano Panattoni Damiano Panattoni

Musica

La separazione dei Daft Punk? È come se i Beatles si fossero sciolti un'altra volta

Tag

  • Claudio Coccoluto
  • Dj Ralf
  • Musica

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ma quale Stephen King, la maestra dell’horror è Shirley Jackson

di Alessia Marai

Ma quale Stephen King, la maestra dell’horror è Shirley Jackson
Next Next

Ma quale Stephen King, la maestra dell’horror è Shirley Jackson

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy