“Cerco un biglietto per una qualsiasi data dei Coldplay a Napoli”. O “vendo un prato a Milano per il 25 giugno per inutilizzo” (sic). Sono solo due dei mille messaggi in cui potreste imbattervi nella miriade di gruppi di rivendita online, dove la compravendita dei tagliandi avviene alla luce del sole. Alla faccia della stretta ai bagarini! Un'odissea che sperimento sulla mia pelle, da “infiltrata”, e che si allarga a vendite al rialzo (esorbitante) e truffe seriali. Inevitabile. I biglietti per le sei (attese) date, doppietta allo stadio Diego Armando Maradona (21 e 22 giugno) e 4 volte San Siro (25, 26, 28 e 29 giugno) sono andati a ruba nel giro di pochissimi minuti - nonostante il limite di massimo 4 nel presale e 6 durante la vendita - con tanti rimasti a bocca asciutta, malgrado in coda da ore e operativi su più dispositivi.
Ciò nonostante - come già denunciato da subito - in pochissimo tempo sono apparsi su siti e social disparati (Facebook in primis) un po' di ticket messi in vendita da privati. Una pratica che sfrutta il cambio nominativo consentito, e usata per rivendere a prezzi maggiorati. E più si avvicina l'evento (poco più di due mesi), più il numero dei tagliandi puzza di bruciato: saranno tutti reali?
Ormai è assodato, lo sciacallo del concerto gioca al rialzo, e chiede anche fino a 500-600 euro (e più) per un biglietto. Vale a dire dalle tre alle dieci volte più del costo originario. Come da allegato, in una contrattazione privata, mi è stato chiesto 450 euro per un prato Napoli (economico rispetto ad altri!). Ma c'è dell'altro, come specificato, ossia un'offerta superiore alla reale disponibilità. Come capire se il venditore è un truffatore? Un indizio: non accetterà mai lo scambio a mano.
A dimostrazione, un altro esempio di trattativa, in cui si preme per l’esclusivo invio via mail dei biglietti, previo versamento per mezzo Iban. Scontato il seguito: una volta ricevuto il pagamento, il negoziante sparirà alla caccia di altri da spennare. E il biglietto? Semplicemente non esiste.
Intanto nei gruppi gira una lista, aggiornata di volta in volta, coi nomi dei soggetti di cui diffidare, chiaramente account fake. Certo, non si può averla sempre sotto mano (è anche riduttiva, essendo variabile), per cui, cosa fare? Tenere gli occhi aperti, e meglio ancora, evitare di rivolgersi al mercato dei biglietti di seconda mano. E se proprio non si resiste alla tentazione di godere dal vivo di Chris Martin e compagni, ci sono sempre i siti dei canali ufficiali, nella sezione dedicata. Nel caso di Ticketone, Fansale, il sito di rivendita ufficiale che consente di rivendere e acquistare senza maggiorazioni. Pochissime disponibilità (anche se in aggiornamento), ma al riparo da qualsiasi (brutta) sorpresa. E meno male che il secondary ticketing era ormai alle spalle...