Viviamo in un Paese in cui esiste Virginia Raffaele e la tv sembra non sapere che cosa farsene. Conduttrice, imitatrice, ballerina, contorsionista, acrobata, cantante e pure bellissima, è stato un inspiegabile spreco non vederla nei nostri piccoli schermi per anni. Alla fine, è tornata su Rai 1 con un varietà tutto suo, Colpo di Luna, nella prima serata di venerdì 12 gennaio. E, purtroppo, al netto delle sue sempre splendide imitazioni, dobbiamo aggiornare la nostra rassegnata osservazione di partenza: viviamo in un Paese in cui esiste Virginia Raffaele e la tv, è un doloroso fatto, non sa proprio cosa farsene. Non bene, a tratti malissimo. Andiamo ad analizzare perché, rispetto a questo Colpo di Luna, forse sarebbe stata meglio una eclissi (quasi) totale.
Partiamo da una premessa che potrà sembrare folle: lo scorso anno con Benedetta Primavera Loretta Goggi, 73 anni, era riuscita a mettere insieme uno show più solido, concreto e paradossalmente giovane, attuale rispetto a Colpo di Luna. Aveva imitato la Regina Elisabetta morta che si sbronza in paradiso e parla di accoppiamenti porcini, senza dimenticare svariati affondi al politicamente corretto che rendevano chiaro, evidente come lo show non fosse stato registrato nel '95 ma che parlasse del e al qui e ora. Colpo di Luna, invece, va al risparmio e punta sull'usato garantito: Raffaele ripropone le stesse imitazioni che le abbiamo già visto fare - e che amiamo - almeno dodici anni fa, senza nemmeno aggiornarle più di quel tanto. Funzionano ancora, ovvio. Ma sarebbe stato legittimo aspettarsi qualcosa di più. Colpo di fortuna, poi, il fuori onda di Bianca Berlinguer mandato in onda da Striscia la Notizia che ha reso il personaggio imitato dalla comica freschissimo, nonché tra i pochi momenti imperdibili dell'intera puntata, anche se non lo era. "Buonasera e bentornà".
Unica novità, la parodia della direttrice ("direttore"!) d'orchestra Beatrice Venezi, imitazione destinata a far discutere. Almeno nelle intenzioni. E qui finiscono i risicati meriti di Colpo di Luna. Patty Pravo, Berlinguer, Venezi e una anziana annunciatrice: quattro personaggi, dunque, un totale di otto minuti di show ben fatto su quattro ore. Ma nel mezzo, nell'attesa, cosa c'è stato? Il nulla condito col niente, al netto dei tantissimi ospiti della serata. Con Francesco Arca "valletto-armadio" lì a sorridere e a fare da badante a una stanca Signora Coriandoli che si è portata dietro lo stesso, identico copione che recita a Che Tempo Che Fa ogni domenica sera chez Fazio sul canale 9. Entusiasmante.
Il problema non sono le imitazioni al risparmio, anzi, quelle sono gli unici momenti che si salvano dalla narcolessia generale. Il problema, bello grosso, è tutto il resto della serata: un susseguirsi di tempi morti in cui gli ospiti, quasi tutti in promozione come d'abitudine, cercano di fare qualcosa per tenere sveglia l'attenzione del pubblico. Fallendo. Si distinguono Gianni Morandi e Fabio De Luigi, ma solo perché sono loro a essere sempre una garanzia, non certo grazie allo show che li ingabbia, come ingabbia la stessa conduttrice, nel tunnel degli orrori del già visto e stravisto almeno ottocento volte prima. Cambiano le facce, tra l'altro non sempre, mai la sostanza dei contenuti.
Sui social le imitazioni di Berlinguer e Venezi sono già virali e se lo meritano. Allo stesso tempo, non sussite altro motivo per accollarsi la puntata per intero. E questo, oltre a essere un peccato, proprio un peccato, ma di quelli capitali: Virginia Raffaele ha talenti straordinari, è una creatura meravigliosa, più unica che rara nel panorama dello spettacolo italiano e forse anche internazionale. Viene il dubbio, però, che non lo sappia. Di certo dimostra di non saperlo la Rai che, invece di darle autori in grado di cucirle addosso un one woman show del suo livello, le appioppa la solita prima serata del Servizio Pubblico che non finisce né intrattiene quasi mai. Si scherza un po', si canta, si ballicchia, si intervista qua e là nel disperato tentativo di tirare l'una. Mentre il telespettatore s'assopisce, come sempre.
Ecco, Virginia Raffaele, con tutto quello che sa fare in modo eccellente, non dovrebbe "far assopire", né essere "come sempre". Vederla così depotenziata è uno spreco di talento inaccettabile. Per il pubblico come per lei. Di Signorine Buonanotte ce ne sono tante, tantissime. Di Virginia Raffaele ce n'è una soltanto. E invece eccola alle prese col monologo afflitto, la chiacchiera in poltroncina, "Banane e lampone". Avanguardia pura. Nella speranza che la tv riesca prima o poi a farsi di lei qualcosa che abbia davvero un senso, con grande rammarico, sbadigliamo.