Conoscevo Alfa solo perché mi aveva molto divertito la sua canzone Bellissimissima che ha una rima molto divertente che dice: «Vuoi leggerti i messaggi con quella mia amica/Ma non l’hai capito che è solo un’amica/E con il terzo dito mi indichi l’uscita». La fine non gloriosa della sua storia d’amore più importante. Poi mi ha parlato di lui la mia giornalista Tiziana Cialdea a pranzo, avevamo incrociato anche il giornalista e mio amico Andrea Giambruno insieme alla sua bambina Ginevra, figlia di Andrea e di Giorgia Meloni, parlo proprio del premier, e mi ha stupito come Ginevra sapesse tutte le canzoni a memoria di Alfa. Ho pensato a un cantante amato dai giovanissimi. Poi sono stato invitato al Pride di Padova dove dovevo registrare un podcast per la radio insieme a Lorenzo Marchetti, il creativo di Virgo Cosmetics, il grande dj di R101 Fernando Proce. Era presente anche Giacomo Urtis che pur essendo un medico estetico è soprattutto un comico nato perché riesce a rendere divertente qualsiasi cosa. Poco prima c’era un concerto di Alfa e sono rimasto impressionato perché le sue canzoni erano conosciute sia dai giovanissimi, ma anche da persone molto più grandi di 20, 30, 40, 50, 60 anni. D’altra parte non avevo dubbi perché il brano più bello cantato a Sanremo alla serata dei duetti è stata proprio la canzone di Roberto Vecchioni Sogna ragazzo sogna, un pezzo estremamente emozionante, nell’interpretazione di Vecchioni, meraviglioso e poetico, e di Alfa, che sembrava un bambino entrato in una pasticceria, felice come lui solo ad esibirsi a Sanremo con uno dei cantautori più grandi. Mi sono anche commosso e Alfa ci ha aggiunto un testo, una barra finale di Alfa veramente bella e profonda, con una punta di dramma.
È stata una grande emozione Alfa.
È stata una grande emozione anche per me.
Oltretutto Roberto Vecchioni è un cantante amatissimo anche dalla generazione dei tuoi genitori.
Infatti è stato un’emozione anche per loro.
I tuoi genitori non volevano neanche che tu facessi il cantante.
Erano preoccupati, soprattutto mia madre che è psicologa. Pensavano per il figlio un lavoro più sicuro e con un certo sacrificio mi avevano iscritto alla Bocconi di Milano, vedevano per me un altro futuro. È proprio con mia madre ho avuto una un rapporto un po’ difficile su questo punto. Mio padre che è infermiere però mi accompagnava anche alle audizioni.
Nessuna rottura.
Solo frizioni. Dopo il primo vero concerto e la mia prima vera esibizione su un palco ho capito che questo sarebbe stato il mio futuro. Era il 30 gennaio del 2020 quel giorno ho deciso di lasciare la Bocconi.
Ma lo sai che sei il cantante preferito da Ginevra Giambruno la figlia di Andrea e di Giorgia Meloni?
Certo, ho anche fatto un video col telefonino per lei, gliel’ho fatto avere. È stata molto carina, è venuta a sentirmi più di una volta.
E ora che fai?
Quanti più concerti possibili. Voglio passare l’estate a suonare.
E l’amore?
Non si fanno nomi.
Ma so che hai un cuore tatuato sul braccio spezzato in due.
Guardalo, è dedicato alla ragazza di Bellissimissima . Dalle nostre sofferenze, perché davvero mi ha spezzato il cuore, può nascere qualcosa di buono.