Chiara Galiazzo è la nuova quota Jalisse di Sanremo? No. Non merita un’etichetta così grottesca, anche se ci strappa un sorriso, che potrebbe segnarle la carriera. E se oggi è virale un suo pezzo che non è stato accettato al Festival, non lo è certo per qualcosa di ironico, ma perché il pezzo in questione è molto valido. Per parlare di Chiara oggi, forse, conviene però ripartire dall’origine. Ve la ricordate nel 2012 quando partecipa a X Factor? Si presenta alle audizioni e, prima di cantare, Elio (delle storie tese) si accorge che quella neo laureata, che sembra passata di lì per caso, ha qualcosa di speciale: “Pensi di vincere?” le chiede. “Voglio cantare, poi se canto ancora davanti alle coinquiline va bene…” risponde. “Spero che tu vinca” le replica Elio. Così, quando spiega di lavorare nella finanza, il giudice la incalza: “Cosa fai quando ti annoi?”. “Penso alla gente che si scaccola”, confessa. “Ma tu sei un’artista”, certifica il coach. Una profezia. Perché poi canta Teardrop dei Massive Attack, dimostra il suo talento e anche gli altri giurati confermano. Morgan: “Hai una cosa che ti fa differire da tutti, sei spontanea”. Arisa: “Tu sai cantare”. Simona Ventura: “Fai emozionare”. Alla fine vincerà quell’edizione di X Factor.
Cosa c’entra tutto questo con il brano Valore, scartato da Carlo Conti, cantato a Binario 2 e sul quale adesso in tanti si indignano sui social? C’entra, perché dimostra che una artista non segue mode e trend, tempi della comunicazione e treni presi o persi di rassegne canore. Che fortunatamente i social servono ancora a qualcosa e che c’è vita anche oltre a Sanremo. Com’è questa canzone? Come Chiara Galiazzo: spontanea, emozionante e cantata benissimo. Rispecchia, cioè, tutti i giudizi che i coach di X Factor, già allora, segnalarono come suoi punti di forza. Un brano d’amore, il tema più usato e abusato - soprattutto in questo periodo che i più temono di avvicinarsi a temi sociali per il rischio di dividere il proprio pubblico -, che però la cantante padovana affronta con una leggerezza che quando ti arriva addosso pesa come un macigno. Tutti possono rispecchiarsi in questa storia minima(l). In un rapporto di vita quotidiana che dimostra quanto sia importante, quando succede, trovare una persona con cui condividere “sbagli, dolori e abbagli”. E che, grazie a questo legame, diventa tutto “piccolo vicino a te”. Quindi, come mai non è stata presa tra i 30 Big di Sanremo?
Sui social è tutto un fiorire di invettive e complotti. C’è chi accusa Carlo Conti di essere sordo, chi punta il dito verso le case discografiche, chi invece vede l’apocalisse: “Hanno escluso questo pezzo meraviglioso da Sanremo per lasciare spazio a gente con un nome capace di attirare più ascolti: è davvero la fine dell’arte”. Non mancano, per forza di cose, i più maliziosi, che sottolineano come Chiara, rispetto ad altre cantanti (chissà a chi si riferiscono), non si presenta desnuda sui social o nei live, quindi senza l’effetto wow dell’uso del corpo in un’epoca dove, mostrarsi senza veli, per alcuni è sinonimo di empowerment femminile. Chissà, forse hanno un po’ ragione e un po’ torto tutti quanti. Io credo che, semplicemente, sia andata meglio così. Anche perché ora Chiara Galiazzo ha posto l’asticella molto in alto per i Big a Sanremo, quindi adesso spetterà a loro dimostrare che Carlo Conti non si è sbagliato.