Ma come gli è venuto in mente a Claudio Baglioni di querelare Striscia la notizia, nelle persone di Antonio Ricci, Ezio Greggio, Enzo Iachetti e del Mago Casanova (sic!) per le simpatiche e divertenti accuse di plagio nei suoi confronti, raccolte nel libro “Tutti poeti con Claudio”, messo sul sito di Striscia e scaricabile gratuitamente? Un giudice ha disposto il ritiro del libro e subito la conseguenza della denuncia e del ritiro è stata, ovviamente, che lo trovate dappertutto in rete; lo si trovava già da prima, ma da oggi ancora di più e più facilmente.
Ma come gli è venuto in mente a Claudio Baglioni? Il giudice ha detto che l’accusa di plagio, in alcuni casi, è totalmente infondata, come nel caso di autori (Francis Scott Fitzgerald, Garcia Lorca, Cesare Pavese) che essendo fuori diritti non possono essere oggetto di plagio. Adesso, con tutto il rispetto per il giudice, per la legge, per gli avvocati di Baglioni, non è che tutti i plagi si configurano come reati. Ci sono plagi che non sono reati e che restano plagi. Se io dovessi riscrivere l’intera Divina Commedia parola per parola commetterei plagio ma non reato. Se invece la mettessi in prosa (come si fa con tutti i classici per renderli più leggibili) non commetterei plagio se citassi l’autore (Dante, Omero, Eschilo), ma se riscrivo una commedia di Aristofane in prosa e la spaccio per mia sarebbe ovvio che un po’ mi perculerebbero. E poi, come dice il detto francese: i dizionari sono plagi in ordine alfabetico.
Ma come gli è venuto in mente a Claudio? Fino a ieri i servizi di Striscia su Baglioni confluivano nel mare magnum dei plagi musicali, tutti assolutamente divertenti dal punto di vista della satira. Al Bano che denuncia Michael Jackson e che vince, non solo, Carrisi aveva chiesto un risarcimento di cinque miliardi di lire e Jackson è stato condannato a pagarne quattro milioni (il che, a me, fa ridere: quattro milioni di lire erano il budget quotidiano di Michael Jackson per l’acquisto di caramelle per bambini). O i Subsonica, secondo i quali Ennio Morricone aveva plagiato un loro brano per la colonna sonora di “Hateful Eight” di Quentin Tarantino (che fa ridere, non c’è niente da fare). E invece adesso io se sento parlare di plagio non riesco a pensare ad altro che a Claudio Baglioni, acquattato, nascosto nel buio sotto un mantellone, che spia e plagia chiunque, anche i poeti della domenica, soprattutto i poeti della domenica.
Ma come gli è venuto in mente? Quando, in effetti, è stata proprio “Striscia la notizia” a plagiare Claudio Baglioni nella persona proprio del Mago Casanova, che io, quando lo vedo, dico: minchia che bravo chirurgo estetico ha trovato Baglioni, perché fateci caso, il mago Casanova è uguale a Claudio Baglioni giovane, e si veste anche come lui.