Lo stavamo aspettando tutti, popcorn in mano e smartphone pronti a scattare. Il momento in cui Damiano David, ex frontman dei Måneskin, avrebbe presentato il suo debutto solista. Finalmente. Fabio Fazio, fiero come un pavone, ha pensato di inaugurare la nuova stagione di Che Tempo Che Fa con un colpaccio. Ma cos'è andato storto? Praticamente tutto. L’intervista, che doveva essere epocale, si è trasformata in un sonnellino collettivo. Invece di scavare a fondo, farci capire chi è il nuovo Damiano, ci siamo ritrovati davanti una sfilza di frasi fatte e risposte zuccherose che sembravano uscite da un episodio di X Factor in versione “emo light”. Insomma, un passaggio che manco nei sogni più scialbi dei fanboy peggiori.
Cominciamo dal principio. Damiano entra sul palco con un look che grida “sono elegante, ma non troppo”. Abito bordeaux, camicia bianca, baffi alla Dalí anni ’30. Insomma, molto più vicino al cugino snob di quello che, fino a ieri, era il romanaccio irriverente che mandava a quel paese il mondo dal palco dell’Eurovision. Che cosa gli è successo? Forse è colpa di Dove Cameron, l'attrice americana che ha reso la sua vita sentimentale più zuccherosa di una pubblicità del Mulino Bianco. Ha confessato che stanno pensando di convivere, con lei a Los Angeles e lui a Roma. E chissà, magari il trasloco lo sveglierà. Sennò, ciao ribelle, e benvenuto nel club degli innamorati molli che passano il sabato all'IKEA a scegliere i mobili.
Passiamo al singolo. Silverlines ci è stato venduto come una svolta. Una nuova direzione. E, lo è, ok. Per carità, lo stesso Damiano ha spiegato che parla del “lato positivo della vita”. Sì, perché dopo gli ultimi anni, che per lui sono stati “bellissimi ma pesanti”, aveva bisogno di ritrovare la luce. “Avevo la necessità di raccontare un lato che avevo tenuto nascosto. Ho capito che l’amore è un punto di partenza, non un punto di arrivo. Sono estremamente felice”. Certo, un po' smielato. Però ammettiamolo: la canzone segna comunque una crescita rispetto agli ultimi tre anni dei Måneskin.
E parliamo di ciò che conta davvero: i Måneskin, appunto. Il tema del possibile scioglimento era lì, servito su un piatto d’argento, ma la risposta di Damiano ha lasciato tutti perplessi. “Siamo amici come prima”. Sì come Paola e Chiara? E ha aggiunto “è solo un Erasmus,” con la stessa convinzione di chi legge un copione ben scritto. Ma chi ci crede? Il fatto è che il cantante è troppo impegnato a reinventarsi per tornare a quel vecchio schema. Se li vedremo ancora insieme, sarà una reunion nostalgica per far cassa, non certo per passione. Fine del capitolo?
La verità è che l'intervista non è riuscita a guadagnarsi neanche il titolo di marchetta. Fazio, con il suo fare da simpatico zio a un matrimonio, ha evitato con cura di toccare i nervi scoperti. Invece di affondare le mani nelle questioni che contano, come un buon chirurgo mediatico, si è limitato a fare battutine e sorrisi di circostanza. Damiano, d'altra parte, non ha aiutato, lasciandosi trascinare in un clima da salotto che faceva sembrare il tutto più una conversazione post-cena annoiata che il lancio mondiale del suo nuovo progetto.
Per chi segue i Måneskin (e conosce un minimo il mercato musicale), nulla di questo però è una sorpresa. Già nel 2021, dopo la vittoria all'Eurovision, si sapeva che aveva piani solisti. La vittoria non ha fatto altro che ritardare l’inevitabile. Se la band non avesse vinto, Damiano avrebbe già provato il lancio da solista allora, come chi scrive aveva previsto (e scritto). Dopo tre anni di “vorrei ma non posso”, eccoci qui. Solo che questo debutto, per ora, non è altro che un tiepido antipasto. Sarà interessante vedere se ci sarà anche un passaggio a Sanremo 2025 (e chi scrive, sapete, non parla mai a caso...).