La carriera solista di Damiano David, cominciata con “Silverlines”, potrebbe essere tra le più interessanti che vedremo in futuro. In attesa di ascoltare il suo nuovo singolo, “Born With A Broken Heart”, in uscita venerdì, il cantante ha fatto il suo debutto televisivo da solita al “Tonight Show” di Jimmy Fallon. Noi più ascoltiamo “Silverlines”, prodotta da Labrinth, più ci convinciamo che la nuova direzione presa da Damiano David possa essere quella giusta, per diversi motivi. Il primo, senza dubbio, è quello più importante: la musica. Svestiti i panni della rockstar, Damiano David ha rivelato il suo animo più intimo, senza però ammiccare al pop. Una rivoluzione che riguarda anche il modo di vestire, che ci mostra (anche se l’abito non fa il monaco) un artista anche qui più maturo e consapevole. Damiano David sembra aver imboccato una strada lontana da quella intrapresa con i Maneskin (che, tranquilli, stanno benissimo e non c’è aria di scioglimento della band) e sembra riuscire a indossare perfettamente questa nuova veste solista. Damiano David oggi, sembra aver intrapreso una strada “analoga” a quella presa da Harry Styles dopo lo scioglimento dei One Direction.
Ma perché paragonare Harry Styles e Damiano David? I punti di contatto ci sono, sebbene facciano due generi diversi. Il primo è tra i principi del pop, il secondo ha al momento all’attivo solo un brano solista, ed è quindi difficile dire se la “nuova vita musicale” non prenderà anche quella strada. Quello che li accomuna è che entrambi sin da subito si sono dedicati a una vera e propria ricerca musicale. Harry Style avrebbe potuto continuare sulla strada del pop più mainstream, quello da One Direction che lo ha portato, proprio al suo esordio, ad avere milioni di fan in tutto il mondo. Invece, ha scelto per la sua carriera solista un pop più ricercato, raffinato ed elegante. Soprattutto, c’è stata una crescita vocale pazzesca. Basta guarda la sua prima esibizione a X Factor, con “Hey, soul sister” dei Train, e ascoltare una sua qualsiasi performance dal vivo degli ultimi anni, per rendersi conto di quanto la sua voce sia maturata, ma soprattutto di quanto sia diventato sempre più preciso, intonato, espressivo. Discorso analogo per Damiano David, che avrebbe potuto continuare, anche da solista, la strada intrapresa con i Maneskin. Quella di un rock più soft e, ci passerete il termine, commerciale, in grado di piacere anche al grande pubblico. Invece, Damiano David ha scelto di puntare molto sulla voce, senza troppe sovrastrutture. “Silverlines” è uno dei brani più intimi e riusciti degli ultimi mesi, dove abbiamo la chiara dimostrazione che non servano produzioni elaborate quando c’è una grande voce e, soprattutto, l’intenzione di emozionare e (perché no) emozionarsi. La ricerca musicale è evidente in entrambi i progetti. E se Harry Styles oggi conta milioni di ascoltatori e concerti sold out in tutto il mondo, non possiamo averne la certezza ma siamo abbastanza sicuri che anche Damiano David possa brillare in un panorama musicale che ha sempre più bisogno di musica vera e non di plastica. Di musica, soprattutto, che si prende dei rischi (calcolati o no, ma comunque rischi), che esce dal mainstream e da quel pop a cui ci siamo, forse, un po’ troppo abituati.