Attenzione: non azzardatevi a chiamare Damiano David “Damiano dei Maneskin”. Il cantante, frontman della rock band romana ormai conosciuta in probabilmente ogni angolo del pianeta, ha annunciato il suo progetto solista. L’intenzione, a tutti gli effetti, sembra quella di distaccarsi dai Maneskin, creandosi una propria identità sempre più riconoscibile. “Sono Damiano David”, e noi aggiungiamo: “Non chiamatemi Damiano dei Maneskin”. Il cantante su Twitter ha ripreso diverse testate, correggendole sul suo nome. Giusto così. L’individualità è importante, e se Damiano David vuole affermarsi come solista, perché non lasciarglielo fare? L’artista però ha deciso di alzare l’asticella. Non ha solo annunciato un’uscita, prevista per il 27 settembre, ma anche quello che probabilmente sarà il featuring: Labrinth.
E voi direte: ma chi caz*o è Labrinth? In Italia non è troppo conosciuto, ma Timothy Lee McKenzie, questo il suo vero nome, è un artista con la a maiuscola. Cantautore, musicista e produttore discografico, Labrinth ha lavorato con grandissimi nomi della musica, da Ed Sheeran a The Weeknd. Insomma, non esattamente “l’ultimo della classe”. Se tutto questo non bastasse a far capire la caratura di questo artista, nel 2018 ha formato insieme a Sia e Diplo, altri due nomi di “poco conto”, il supergruppo LSD (Acronimo appunto di Labrinth, Sia e Diplo). I tre hanno pubblicato insieme l’album “Labrinth, Sia & Diplo Present…”, un disco decisamente creativo che mescola le caratteristiche migliori dei tre artisti, tra pop, sperimentazioni ed elettronica. Un album da ascoltare, attualissimo anche oggi, che sono passati diversi anni dalla pubblicazione.
Se ancora il nome di Labrinth non vi dice nulla, basterà una parola per farvi dire “ah ma allora è lui”: Euphoria. Il cantante e produttore infatti ha realizzato, nel 2019, la colonna sonora della serie televisiva di successo con protagonista Zendaya. In particolare, potreste averlo notato nel brano “All of US”, interpretato da Labrinth in collaborazione con l’attrice. Questa canzone gli è valsa il Primetime Emmy Awards per le migliori musiche e testi originali. Mica caz*i, insomma. Ad aggiungersi a questa già corposa lista di successi, nel luglio 2019 Beyoncé ha pubblicato “Spirit”, brano tratto dalla colonna sonora del remake de “Il Re Leone” della Walt Disney Animation Studios, dove Labrinth figura come produttore e autore. Nel 2020 è poi tornato a curare la colonna sonora di “Euphoria”, contenente l’acclamatissimo brano “Still Don’t Know My Name”. Labrinth ha una carriera di tutto rispetto, e ai successi raggiunti in questi anni si andrà, probabilmente, ad aggiungere quello del progetto con Damiano David. La curiosità è tanta. Noi speriamo non floppi, perché sarebbe un vero peccato e una “macchia” sulla carriera praticamente perfetta del cantante e produttore londinese.