Un amore vecchio stile a ritmo di Tik Tok e Low Fi. È così che Dandy Turner sta scalando le classifiche del pop italiano. La sua “Sei bella come Roma” ha totalizzato più circa venti milioni di stream su Spotify vantando cifre pazzesche anche con Troppi Sguardi, Polaroid e Due cuori a metà, appena uscita. Numeri importanti per il 21enne di Roma Est, all’anagrafe Nicholas Lucarini, che, nella scena underground da circa dieci anni, è definitivamente esploso grazie al social Tik Tok.
“Sapevo subito di aver fatto una hit – ci ha raccontato il cantante romano – Me lo sentivo, quando scrivo mi immagino già il video, come potrebbe reagire il pubblico. È capitato anche di canzoni che pensavo fossero hit ma non lo sono state”. Un nome d’arte al confine tra il sogno e l’infanzia. Essere un Dandy, appunto, è comunque un’aspirazione, vivere senza pensieri nell’eccesso dei vizi. Turner, invece, come quel Timmy del cartone Due Fantagenitori, perché essere bambino è la via di fuga con la difficile vita di tutti i giorni, è un rifugio sicuro. “Prima del concerto sto easy, due secondi prima di salire sul palco sto malissimo, attacchi di panico mi butto tutta l’acqua addosso o se sto greve vomito, dipende dalle situazioni – ha rivelato Nicholas Lucarini – Non capisco chi prende Xanax o altre cose, preferisco vivermela male ma provare qualcosa, vedo gente che beve per fare i live, non ha senso, emozionarsi è bello”. La vita di Dandy Turner è stata una montagna russa di emozioni, una temporanea uscita dalle scene per lanciare un messaggio contro il bodyshaming, la felicità per aver ripreso la corsa della musica, gli amori persi e quelli ritrovati. Dandy Turner vive per la musica, i suoi stati d’animo, le sue insicurezze, le aspirazioni di un ragazzo di soli vent’anni che sente il peso di doverne dimostrare di più. La musica è speranza, è pensare continuamente ad un futuro tranquillo e stabile. È scrivere su un pezzo di carta la propria rabbia e trasformarla in melodia e per Dandy Turner è fonte di vita.
Quando hai iniziato a fare musica?
Avevo circa tredici anni e stavo in fissa con Ne Yo, quella wave lì. Al liceo poi oscillavo tra essere un idolo ed essere preso in giro per ‘sta cosa e quindi smisi di fare musica, ci stava. A distanza di anni quando ci ripenso non provo dolore, è bello anche smettere e ripartire. Tornare e rompere il culo a tutti.
Hai un nome con una storia particolare giusto?
È tutto intorno al sogno. Il dandismo era un movimento, volevo diventare un Dandy da bambino. Turner perché quando avevo nove anni ho passato un brutto periodo della mia infanzia e le mie giornate erano a casa dei miei nonni. Guardavo sempre Timmy Turner di Due Fantagenitori. Dentro di me sono sempre un bimbo, da grande uno pensa a comprarsi roba futile, io mi sono preso cose che non avevo la possibilità di avere da piccolo, tipo le action figure di DragonBall.
Vivi per la musica, ti capita di scrivere anche a notte fonda?
Assolutamente per me la musica è una valvola di sfogo. Calcola che Post It l’ho scritta di mattina alle 6, ho svegliato tutti mi hanno detto ma che stai a fa, scrivo de mattina ho risposto. Altre volte quando sono arrabbiato prendo la chitarra e vado in giro per Roma a scrivere. Ricordati poi le migliori canzoni vengono fuori in macchina da solo, quando ovviamente non le registri.
Come lo vivi un pre-live?
Prima del concerto sto easy, due secondi prima di salire sul palco invece sto malissimo. Mi vengono gli attacchi di panico, mi butto tutta l’acqua addosso e se sto greve vomito, dipende dalle situazioni. Non capisco chi prende xanax o altre cose, preferisco vivermela male ma provare qualcosa, vedo gente che beve per fare i live, non ha senso, emozionarsi è bello. Puoi pensare che sia come la corsa, senti il cuore battere a mille ma sto correndo, respiro e i battiti tornano regolari. Per uno che soffre di ansia non è facile.
Si dice di te che sei un emo-trapper, che significa?
È una cosa che lessi in giro, non l’ho mai detto in realtà. Però mi piaceva e quindi sai cosa da oggi sono emo trapper. Diciamo di per sé faccio roba emotiva, non emo tipo siamo tristi. Comunque è normale soffrire per amore. Io posso fare pezzi pop, ma utilizzando il Low-Fi dove insieme a Fasma sono stato uno dei primi in Italia.
Ma tu sogni la musica?
In realtà faccio solo incubi. Tipo che devo correre o c’è il terremoto. Una volta mi son svegliato con il sangue che mi colava dal naso, è stato bruttissimo. Però mi hai fatto venire il pallino dello “scrivere i sogni”, da oggi quando me li ricordo me li scriverò, poi ti prometto che se faccio una canzone su di loro ti cito.!
A chi ti ispiri?
Sono un super fan di XXXTentacion, sto in fissa con Juice Wrld , Killa Roy, Post Malone tutta roba americana. Non ti nascondo però che l’ultima uscita di Young Thug non mi è piaciuta…
Cosa ha detto?
Una roba strana sulla credibilità in Europa, cioè gli artisti europei famosi sono fake. Mi ha fatto un po’ incazzare, non perché sei americano allora sei il più forte, prendono solo in considerazione l’America. È sbagliato abbiamo tantissime cose che vanno oltre la musica. Se fossero coerenti allora, non dovrebbero vestire Gucci o Palm Angels. Nel loro immaginario l’Italia è vista sempre come mandolino, Mario Bros e Spaghetti, ‘sta cosa è superata da un pezzo, anche basta.
È vero che sei un romanticone vecchio stile?
Cerco di incanalare tutto quello che ho passato, non è sempre tutto molto bello. La tua ragazza ti tradisce, può capitare fa parte della vita. Sento di differenziarmi da chi parla di cose che oramai son sparite, parlano tutti di spicci e troie. Io no. Non so perché parlare di scopare sembra figo, ma non lo è. Ecco per dirti, in America queste cose magari le dicono anche ma le donne le trattano bene, nei video sono sempre al centro, c’è più rispetto.
Tu vieni da Tik Tok, secondo te è un trampolino di lancio importante? I social sono il nuovo X Factor?
Lo era un annetto fa adesso è difficile, prima il ragazzino dalla cameretta poteva emergere e ambire a fare la hit di turno. Da quando Trump ha bannato Tik Tok è sparita la magia, è cambiato tutto, anche il proprietario. Prima era molto diverso non c’erano i pregiudizi, potevi fare qualcosa, adesso solo balletti e le canzoni virali spagnole.
E uscito il tuo nuovo singolo Due Cuori a metà, di cosa parla?
Parla di una relazione finita che era davanti finita davanti al muro dell’orgoglio. L’ho scritta in venti minuti con la mia ex in studio ed è uscita in due tre mesi. Poi mi ci sono lasciato.
Anche il videoclip è particolare, le star sono Barbie & Ken…
C’è una storia strana dietro, siamo andati da Toys e giravamo per gli scaffali. Abbiamo creato un po’ di hype perché nessuno ci aveva mai pensato, vorrei che qualcuno dicesse cavolo questo ha messo Barbie e Ken nel video. Alla fine chi c’è più star mondiali di loro?
Si vive di musica?
Adesso no, prima sì. Riesci comunque a mangiarci, però non riesci ad andare via di casa. Ora che i live non ci sono, speriamo per poco, più figuriamoci.
Quindi come ti vedi in futuro?
Spero in una casa mia, messo bene economicamente e a non fare lo scemo in televisione tipo dalla d’Urso, poi oh se va tutto male, vado anche da Barbaretta.