image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Decidetevi: sulle donne o ha ragione X Factor, o ha ragione Barbero

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

28 ottobre 2021

Decidetevi: sulle donne o ha ragione X Factor, o ha ragione Barbero
Cominciano i live di X Factor e scatta la polemica: “Solo due concorrenti su dodici sono donne”. Sessismo, maschilismo, vergogna. È successo perché nel talent show in onda su Sky sono state abolite le categorie e dunque si è deciso quindi di giudicare gli artisti per questioni artistiche. Una scelta di apparente normalità che però appare rivoluzionaria in un mondo sempre più preda delle ossessioni identitarie. Giudici e produzione sono stati chiamati a giustificarsi. È il perfetto esempio della schizofrenia del dibattito pubblico del politicamente corretto: o le donne sono capaci quanto gli uomini di emergere, o le donne sono “inferiori” e dunque c’è bisogno delle quote. È il caso che gli indignati in servizio permanente si decidano: ha ragione X Factor o ha ragione lo storico Barbero, la cui tesi è che le donne risultino in media meno aggressive e spavalde degli uomini, quindi svantaggiate negli ambienti più competitivi?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Iniziano i live (dunque le fasi finali) di X Factor. Si scorrono i nomi (o si guardano le foto) dei concorrenti e scatta il riflesso pavloviano della polemica: “le donne sono solo due su dodici”. Sessismo. Maschilismo. In sintesi, vergogna. La disparità (per chi non sa parlare di altro, la “discriminazione”) trae origine dal fatto che quest’anno nel talent show in onda su Sky sono state abolite le categorie (under uomini, under donne, over e gruppi) e dunque i giudici nelle proprie scelte non sono stati vincolati da alcun cromosoma XX vs XY Factor. Si è deciso quindi di giudicare gli artisti per questioni artistiche. Una scelta di apparente normalità che però appare rivoluzionaria in un mondo sempre più preda delle ossessioni identitarie, che oltre alla politica (con quote rosa, doppia preferenza di genere e altre forzature) ha contagiato quasi ogni branca dello scibile umano, compresi i film, considerando che per aspirare all’Oscar ora un cast deve assomigliare obbligatoriamente alle barzellette di una volta (tra i protagonisti almeno uno deve essere asiatico, ispanico/latino, nero/afroamericano, indigeno/nativo/nativo dell’Alaska, mediorientale/nordafricano o nativo delle Hawaii o di altre isole del Pacifico, o in alternativa almeno il 30% degli attori deve essere composto da donne, minoranze razziali, Lgbtq, persone con disabilità cognitive o fisiche, o che sono sordi o con problemi di udito). 

Giudici e produzione sono stati chiamati a giustificarsi (“ma di cosa?”, avrebbe dovuto essere la risposta). È il perfetto esempio della schizofrenia del dibattito pubblico del politicamente corretto: o le donne sono capaci quanto gli uomini di emergere, dunque non servono le quote e se emergono gli uomini erano evidentemente più meritevoli, o le donne sono “inferiori” e dunque c’è bisogno delle quote. In sintesi, o ha ragione X Factor, o ha ragione il prima acclamato e ora vituperato storico Alessandro Barbero, la cui tesi è che le donne risultino in media meno aggressive e spavalde degli uomini, quindi svantaggiate negli ambienti più competitivi.

20211028 170111918 9756

“Ci è stata data la possibilità di scegliere una squadra – ha spiegato Emma Marrone, a sua volta unica donna in giuria (che ha in squadra Vale Lp, unica esponente femminile assieme a Nika Paris, che è nel team di Mika, mentre per Manuel Agnelli e Hell Raton ci sono solo “fiocchi azzurri”) – e abbiamo fatto scelte artistiche sulle quali lavorare con la massima cura. Forse le donne che si sono presentate non erano pronte per i live. Buttare sul palco una persona non pronta ad affrontare i live e ciò che succede dopo è uno spreco di talento ed è qualcosa che non porta niente a nessuno. Fino a quando ci chiameranno quote rosa, rimarremo l’anello debole della società”. Il talento non ha sesso, come non lo ha la capacità politica, solo per rimanere in ambienti in cui le quote sono vigenti. Hanno invece sesso, per esempio, i minatori: sono tutti maschi e stranamente non c’è una femmina che si lamenti.

20211028 170202293 8180
Vale Lp e Nika Paris

Allora, è il caso che gli indignati in servizio permanente si decidano: ha ragione X Factor o ha ragione Barbero? Una cosa esclude l’altra. E, sempre rimanendo sull’altro dramma del giorno, come possono gli stessi che si stracciano le vesti per l’affossamento del Ddl Zan, pensato a tutela ulteriore di alcune minoranze, bollare e soprattutto trattare come terroristi, estremisti o, nella migliore delle ipotesi, come parassiti a cui farla letteralmente pagare i no vax e i no green pass, ossia altre minoranze che come i gay o i trans non infrangono alcuna legge, ma che a differenza degli Lgbtq sono oggettivamente e pesantemente discriminati in primis dallo Stato? 

More

Se le grandi conquiste del Pd riguardano l’Iva sugli assorbenti... Nel frattempo bollette e carburante vanno alle stelle

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Persone che mestruano in festa

Se le grandi conquiste del Pd riguardano l’Iva sugli assorbenti... Nel frattempo bollette e carburante vanno alle stelle

La notizia non è che Superman baci un giornalista, ma che un giornalista baci un supereroe (anziché...)

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Segnali di fumetto

La notizia non è che Superman baci un giornalista, ma che un giornalista baci un supereroe (anziché...)

X Factor più che un talent musicale è diventato un corso motivazionale

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Senza infamia e senza musica

X Factor più che un talent musicale è diventato un corso motivazionale

Tag

  • Hell Raton
  • Manuel Agnelli
  • Musica
  • Politicamente corretto
  • Politica
  • donne
  • Femminismo
  • Televisione
  • Sky
  • Alessandro Barbero
  • X Factor

Top Stories

  • Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…
  • Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”

    di Giulia Ciriaci

    Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”
  • Altri dubbi su Michele Sorrentino Mangini, Direttore artistico delle Officine San Carlo: incarichi in due conservatori, graduatorie e punteggi poco chiari. E per l’incarico a Vigliena ha l’autorizzazione?

    di Riccardo Canaletti

    Altri dubbi su Michele Sorrentino Mangini, Direttore artistico delle Officine San Carlo: incarichi in due conservatori, graduatorie e punteggi poco chiari. E per l’incarico a Vigliena ha l’autorizzazione?
  • I lavoratori del San Carlo fanno un esposto bomba: Viviana Jandoli assunta perché suo padre ha donato tramite la Banca d’Italia 80 mila euro alla Fondazione. Ma è vero? Dove sono le prove? Ecco cosa sappiamo

    di Riccardo Canaletti

    I lavoratori del San Carlo fanno un esposto bomba: Viviana Jandoli assunta perché suo padre ha donato tramite la Banca d’Italia 80 mila euro alla Fondazione. Ma è vero? Dove sono le prove? Ecco cosa sappiamo
  • JE NE SUIS PLUS CHARLIE. Libertà di espressione, com’è andata a finire vent’anni dopo le vignette su Maometto e dieci dopo Hebdo? Non potendolo più chiedere a Kirk…

    di Matteo Cassol

    JE NE SUIS PLUS CHARLIE. Libertà di espressione, com’è andata a finire vent’anni dopo le vignette su Maometto e dieci dopo Hebdo? Non potendolo più chiedere a Kirk…
  • Intervista totale a Ezio Guaitamacchi! “Se sei cresciuto con David Bowie, a che serve Lucio Corsi?” Il decano del giornalismo rock tra il mito Jim Morrison e Trump con la faccia da maiale. E sui Nirvana e Red Ronnie…

    di Emiliano Raffo

    Intervista totale a Ezio Guaitamacchi! “Se sei cresciuto con David Bowie, a che serve Lucio Corsi?” Il decano del giornalismo rock tra il mito Jim Morrison e Trump con la faccia da maiale. E sui Nirvana e Red Ronnie…

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Anche se affossato, la verità è che il disegno di legge Zan ha già vinto

di Gianmarco Aimi

Anche se affossato, la verità è che il disegno di legge Zan ha già vinto
Next Next

Anche se affossato, la verità è che il disegno di legge Zan...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy