Poveri supereroi. Una volta salvavano il mondo, mentre ora per trovare un posticino nel mondo politicamente corretto dal quale non sono riusciti a salvarci (e a salvarsi) sono costretti a ostentare la propria sessualità. A patto che sia una sessualità arcobaleno (c’è pure il marchio Pride), visto che la scena di Harley Quinn in cui Batman aveva in mente di praticare del sesso orale a Catwoman è stata censurata dalla Dc Comics perché “gli eroi non fanno quella cosa”. Ma, come direbbe Jessica Rabbit (che essendo un’ordinaria femme fatale vittima del patriarcato di questi tempi viene invece coperta e censurata dalla Disney), non è colpa loro: li disegnano così. È il caso del nuovo Superman, Jon Kent, figlio del vecchio Superman, Clark Kent, che, è stato annunciato, a partire dal quinto numero della serie “Dc Superman: Son of Kal-El” rivelerà il suo amore per il giornalista Jay Nakamura, attraverso un bacio che peraltro più che un bacio (vedi foto sopra) pare un reciproco annientamento di bocche.
Uno spoiler incredibile (una volta i fumetti si leggevano per scoprire cosa succedeva, e se qualcuno lo svelava prima si era autorizzati ad ammazzarlo: ora ci sono dei creatori di fumetti che svelano con settimane di anticipo quello che succederà, perché il punto non è l’intrattenimento del lettore, ma il posizionamento dell’editore) che sa tanto di tentativo di marketing disperato (con annessa ostentazione di supposta virtuosità) per suscitare l’interesse e cogliere la benedizione della sfera woke, quella dei benpensanti risvegliati che avrebbero fatto meglio a rimanere a dormire ancora per qualche secolo. Una mossa disperata ma che almeno sul piano teorico ha funzionato, visto che questo precedentemente misconosciuto personaggio (che è l’ex Superboy, non è il Superman originale, che invece era banalmente e volgarmente eterosessuale, tanto da meritarsi la sostituzione) ora è su tutti i giornali del globo.
Giornali che però, come spesso accade, appecoronandosi l’uno sull’altro non hanno colto la vera notizia, che peraltro li riguarda direttamente. La notizia non è che Superman baci un giornalista, ma che un giornalista, anziché leccare il culo a qualche politico, per una volta limoni con un supereroe, letteralmente con un alieno. E no, non è una considerazione razzista (se credi che lo sia, torna alla biologia delle elementari assieme a Demi Lovato). È una considerazione specista. E se c’è qualche kryptoniano che ha qualcosa da ridire, c’è qui pronto un bel sassone verde che lo aspetta.
Chissà come la prenderà Superman quando i suoi curatori scopriranno che per essere in regola non basta che sia bisessuale o quello che è (tra l’altro è dura sostenere che abbia fatto lui coming out, non risultando un suo annuncio sui social ma una paparazzata di un suo momento intimo), ma occorrerà anche che cambi nome, perché Superman è maschilista e non inclusivo (non è uno scherzo, ci stanno già “ragionando” per gli X-Men). Si chiamerà Superperson (successivamente SuperLGBTQIAPKPerson) e sul petto avrà uno schwa. O meglio, una schwastica.
Nel frattempo ecco in esclusiva uno scoop che cambierà le sorti della galassia: Wonder Woman e il vecchio Superman, oltre che etero, sono fascisti, come dimostra inequivocabilmente l’immagine qui sotto. Buona detenzione.