image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Dj Shocca vent’anni dopo: bentornati nella chiesa old school dell’hip hop “Sacrosanto”, con Inoki, Emis Killa, Gemitaiz e…

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

29 maggio 2023

Dj Shocca vent’anni dopo: bentornati nella chiesa old school dell’hip hop “Sacrosanto”, con Inoki, Emis Killa, Gemitaiz e…
Dj Shocca riaccende la fiamma dello storico “60 Hz” radunando un’eterogenea ciurma di rapper. Con il produttore veneto tornano Danno, Inoki e MadBuddy. Torna anche la fantastica voce soul di Frank Siciliano. Insieme a loro, anche i figli di “60 Hz”, Emis Killa e Gemitaiz. “Sacrosanto”, 24 minuti di fede hip hop non diluita, è qui per ribadire la forza e l’orgoglio della vecchia scuola

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

C’era una volta “60 Hz”, il massiccio “producer album” che collocò il nome di DJ Shocca, da Treviso, al centro della mappa dei beatmaker italiani. Un disco che, a differenza di tanti altri, ha visto crescere la sua reputazione negli anni. Ogni ristampa attesa con salivante impazienza; ogni menzione di “60 Hz” accolta con il cenno d’intesa destinato agli intenditori. Perché tutto ‘sto casino? Per qualche “fat beat” e qualche verso memorabile? Ehm, no, non facciamola troppo semplice solo perché, all’occorrenza, sappiamo armarci di (eccessivo) cinismo. “60 Hz” è un disco epocale perché vent’anni fa la scena hip hop aveva bisogno anche di una simile dichiarazione artistica. Quindi conta nulla se, a posteriori, quel sound possa risultare “risaputo”. Al tempo c’era bisogno di quello, di qualcosa che contribuisse a scolpire nella pietra i caratteri di un’estetica che ha svezzato una generazione di rapper e produttori.

Vent’anni e il mondo è cambiato, quell’hip hop celebrato e annunciato da “60 Hz” ha esaurito la sua missione evangelizzatrice. È il momento dei promemoria. E “Sacrosanto”, sia chiaro, è un maiuscolo promemoria. Imparentato con la nostalgia, ma non schiavo di essa, prova a riproporre – rinunciando ovviamente a ogni effetto sorpresa – un modo – IL modo? – di rendere onore al verbo HH. Preceduto da una discreta trepidazione fra tutti coloro che in un beat ben assestato ci vedono dentro un orizzonte in cui rifugiarsi, “Sacrosanto” offre una parata di rapper tenuti insieme dalla produzione fiera, old school e spavaldamente internazionale di un Shocca che suona ciò che ti aspetti di ascoltare fissando la copertina dell’album. L’immagine è quella di una chiesa fatta di diffusori. Hip hop come fede, hip hop come musica torcibudella fondata sull’espressività di un basso, di un campione, di uno scratch.

“Sacrosanto” non mente perché mentire in chiesa – anche se si tratta della chiesa laica dell’hip hop – è peccato. E Shocca, che è ancora “real” in un’epoca in cui esserlo non conta più un cazzo, lo sa. Fra i rapper tornano quindi Nesli, MistaMan, MadBuddy, Danno e Inoki. Shocca, proprio con quest’ultimo, lo scorso anno ha pubblicato “4 mani”. I due, album in coppia a parte, sono fatti l’uno per l’altro: il rapper bolognese disse agli Arcade Boyz che “se non usi lo scratch in un disco hip hop sei uno stronzo”. La pensa così anche Shocca, spacciatore di basi precise come cronografi svizzeri, ogni strumentale perfetta per un dj-set senza filtri, ogni sample estratto da quell’oceano di ispirazioni costituito dal grande catalogo black.

Con questo progetto pubblicato per Unlimited Struggle, il produttore veneto ha voluto ribadire il suo ruolo, il ruolo della vecchia scuola, qui rappresentata sia da chi c’era due decadi fa, sia da chi è cresciuto con quelli che c’erano due decadi fa (Emis Killa, Gemitaiz, Nitro). Frank Siciliano, in “Senza di te”, si conferma una stilosissima voce soul capace di arrampicarsi sulle melodie con la destrezza di un talento del parkour; Kaos e Emis Killa (“90”) rischiano di apparire mal assortiti ma si incastrano bene; “Sembrava impossibile”, dove c’è lo zampino dei Sottotono, è un bel joint tinteggiato di R&B; “Full effect” (migliore beat dell’album insieme a quello di “Senza di te”?) è orgoglio non diluito, un pezzo in cui Danno rivendica le ambizioni alte dell’hip hop più puro; “Il resto è storia” pare un estratto dalla più sontuosa delle mixtape. Chiude il block-party, troppo presto, a soli 24 minuti dallo scratch che ha dato inizio alle danze, “No survivor/La lezione”, ospite MadBuddy. Strisciante e polverosa per un finale cupo.

Così si fa, vuole dirci Shocca. Secco, espressivo. Innamorato di una bassline perché in una bassline azzeccata scorreva e scorre l’identità di una cultura. Farà proseliti, “Sacrosanto”? Probabilmente no. Può ricordarci che qualcosa è andato perso nella spirale della rivoluzione digitale (“…Mo che non dura manco più mezza settimana, e non sei tu che stai brindando a Copacabana…”, rappa Danno)? Sì. “L’hip hop è qui per restare”, si diceva anni fa, fra i già convertiti. “Sacrosanto” ci rimanda a quei giorni in cui una frase simile era più una forte speranza che una granitica convinzione. E in assenza di certezze assolute la musica, ogni musica, suona più urgente.

More

Madreperla di Gué è un tributo sporco e scintillante alla sua carriera: la recensione traccia per traccia

di Cosimo Curatola Cosimo Curatola

Musica

Madreperla di Gué è un tributo sporco e scintillante alla sua carriera: la recensione traccia per traccia

Emis Killa a MOW: “Marc Marquez mi ha bloccato su Instagram, quando lo incontro gli dò un coppino sul casco! Vale? La MotoGP non sarà più così ”

di Redazione MOW Redazione MOW

MotoFestival

Emis Killa a MOW: “Marc Marquez mi ha bloccato su Instagram, quando lo incontro gli dò un coppino sul casco! Vale? La MotoGP non sarà più così ”

Gemitaiz furioso contro The Sanctuary: “Dovrebbero farvi chiudere per sempre”

di Marco Ciotola Marco Ciotola

Lifestyle

Gemitaiz furioso contro The Sanctuary: “Dovrebbero farvi chiudere per sempre”

Tag

  • Emis Killa
  • Hip Hop
  • Musica

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Dopo il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara il parco è un disastro. Chi pagherà il ripristino? - VIDEO

di Gianmarco Aimi

Dopo il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara il parco è un disastro. Chi pagherà il ripristino? - VIDEO
Next Next

Dopo il concerto di Bruce Springsteen a Ferrara il parco è un...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy